Assassin's Creed Wiki

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Galeazzo Maria Sforza (24 gennaio 1444 - 26 dicembre 1476) è stato il duca di Milano e il marito di Bona di Savoia. Nonostante fosse sposato, Galeazzo ebbe una relazione extraconiugale con Lucrezia Landriani, con cui concepì Caterina Sforza, la futura contessa di Imola e Forlì.

Biografia[]

Giovinezza[]

Primogenito di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti, nacque a Fermo presso la rocca del Girifalco. Quando il padre morì, nel 1466, Galeazzo, che si trovava in Francia, tornò dopo un tortuoso viaggio, in cui subì un agguato in Val di Susa, a casa come il nuovo duca di Milano.

Nei primi anni vi fu una sorta di co-reggenza di Galeazzo Maria assieme alla madre ma ben presto si crearono degli attriti e Bianca Maria decise di allontanarsi da Milano.

Intorno al 1474, Galeazzo, attraverso una riforma monetaria, introdusse a Milano la nuova moneta, il Testone d'argento. Il suo nome derivò dal fatto che sulla moneta vi era il profilo dello Sforza.

Assassinio[]

Nel 1476, la città di Milano e quella di Firenze si allearono, rafforzandosi a vicenda culturalmente, economicamente e militarmente. L'alleanza ebbe un impatto negativo sui Templari, che stavano organizzando una cospirazione per prendere la città di Firenze. Consapevoli del fatto che la morte di Sforza avrebbe indebolito, temporaneamente, il potere di Lorenzo de' Medici sulla sua città, escogitarono un piano per assassinarlo.

Nello stesso periodo, giunsero alle orecchie dell'Assassino Giovanni Auditore da Firenze e di Lorenzo de' Medici alcune voci riguardanti Milano; il Magnifico inviò Giovanni ad indagare. Non molto tempo dopo, una notte in un vicolo di Firenze, l'Assassino attaccò un gruppo di Templari guidati da Rodrigo Borgia. La confusione del combattimento permise al Borgia di fuggire senza essere fermato dall'Assassino, il quale si ritrovò costretto a catturare uno del gruppo per poterlo interrogare. Di conseguenza, il Templare venne messo sotto tortura da Lorenzo e interrogato da Uberto Alberti e, alla fine, a causa delle torture, iniziò a rivelare la cospirazione in atto per assassinare il duca di Milano.

Galeazzo e il Templare

Galeazzo davanti a Lampugnani.

Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, Sforza andava nella basilica di Santo Stefano Maggiore per assistere alla Messa. Tre Templari, Carlo Visconti, Gerolamo Olgiati e Giovanni Andrea Lampugnani, furono scelti per uccidere il duca. Lo stesso giorno, Giovanni Auditore arrivò a Milano ed entrò nella chiesa all'inizio della messa. Quando vide Lampugnani inginocchiarsi e baciare la mano a Sforza, Giovanni cercò di attraversare la folla per raggiungerli ma non riuscì a salvare il duca, che venne pugnalato al petto prima da Lampugnani, poi dagli altri due congiurati. I congiurati cercarono di fuggire, mentre i loro uomini li proteggevano delle guardie del corpo del duca. Anche Giovanni entrò nel combattimento, cercando di raggiungere Lampugnani, ma venne anticipato dalla guardia del corpo del duca che uccise Lampugnani, nonostante Giovanni tentò di dissuaderlo dall'ucciderlo. Non essendo riuscito a salvare il duca, la cospirazione dei Templari fu un successo.

Apparizioni[]

Fonti[]

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