Francesco Troche (1459 - Roma, agosto 1503) è stato un nobile romano, fratello minore di Egidio Troche, e il ciambellano di Papa Alessandro VI.
Divenne un amico personale di Cesare Borgia, il figlio illegittimo del papa e capitano generale dell'Esercito dello Stato Pontificio.
Nel 1503, confidò al fratello Egidio i piani di Cesare per la conquista della Romagna. Egidio scrisse quindi una lettera all'ambasciatore veneziano, sperando di contrastare i piani di Cesare. Tuttavia, una delle sue lettere venne intercettata da uno dei corrieri dei Borgia, che vedendo il sigillo dei Troche, la consegnò subito a Cesare.
Cesare si convinse quindi del fatto che Francesco volesse tradirlo, così lo fece uccidere da Micheletto Corella, che lo strangolò con un cappio. Il suo cadavere venne gettato nel Tevere.
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