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Questo articolo riguarda la flotta spagnola. Potresti stare cercando il ricordo di Edward Kenway o il ricordo di Alonzo Batilla.
Thatch: Il suo carico era ricco quanto si dice in giro?
Edward: Mille volte tanto! Dico che almeno un milione di sterline è affondato quel giorno.
―Barbanera e Edward Kenway parlano della flotta spagnola del tesoro[src]

La flotta spagnola del tesoro, o flotta tesoriera spagnola o più propriamente flotta delle Indie occidentali, è stato un sistema di trasporto su base annuale di ricchezze dalle colonie dell'impero spagnolo verso la madrepatria, utilizzato tra il 1566 ed il 1790.

Purtroppo, la flotta del tesoro si ritrovò molto spesso a dover fare i conti con il clima caraibico, a causa delle formazioni di tempeste tropicali e uragani. Infatti diverse flotte nel 1622, 1715, 1733 e 1750 furono distrutte dagli uragani, affondando nell'oceano Atlantico assieme ai loro preziosissimi carichi.

La flotta del 1715 venne quasi interamente distrutta da un uragano, ma si salvò solamente una nave, El Dorado, allontanatasi dal resto della flotta dopo essere stata rubata dal pirata Edward Kenway.

Storia[]

Dopo la fine della guerra di successione spagnola, il re Carlo V di Spagna ordinò che fossero portate in Europa le ricchezze accumulate nel Nuovo Mondo durante il conflitto. Una flotta del tesoro salpò da L'Avana il 13 luglio 1715, sotto il comando del capitano generale Don Juan Esteban de Ubilla, avente per destinazione Siviglia.[1] Oltre al prezioso carico di beni prodotti nelle colonie, quali oro, argento, giada e tabacco, le navi trasportavano anche una fortuna in real.[2]

La flotta trasportava anche dei pirati catturati dalle forze spagnole.[2] Tra questi si trovavano Adéwalé, destinato a diventare un interprete in Spagna,[3] e il pirata gallese Edward Kenway, che era stato imprigionato su ordine del governatore di Cuba, il Gran Maestro Laureano Torres y Ayala, per aver tentato di truffare i Templari facendosi passare per l'Assassino traditore Duncan Walpole.[4] Edward e Adéwalé riuscirono a liberarsi dalla prigionia e, dopo aver sopraffatto le guardie, a recuperare le loro armi. I due decisero di rubare un brigantino per tentare la fuga, e liberarono quindi gli altri prigionieri a bordo dei galeoni affinché formassero la loro ciurma.[2]

I pirati uccisero il capitano del brigantino El Dorado e se ne impossessarono. Malgrado la resistenza di qualche cannoniere, una tempesta impedì agli altri vascelli di inseguire i pirati, che riuscirono ad attraversare il mare in tempesta ed a raggiungere acque più calme.[2] Edward diventò il capitano del brigantino, che ribattezzò Jackdaw, con Adéwalé come quartiermastro.[5]

Le altre undici navi della flotta, invece, fecero tutte naufragio a causa dell'uragano che le colpì, diventando dei ricchi relitti. Nel 1716, gli spagnoli tentarono di recuperare l'oro della flotta perduta, ma furono attaccati dal pirata Henry Jennings e la sua ciurma.[6] Altri pirati ebbero mire sui relitti: ad esempio Edward Thatch evocò la possibilità di esplorarli.[7] Nel gennaio 1718, Edward Kenway usò la campana subacquea della Jackdaw per esplorare il relitto della San Ignacio, una delle navi della flotta spagnola, alla ricerca di medicine per la repubblica dei pirati di Nassau, ma le medicine erano rovinate a causa della lunga permanenza nell'acqua.[8]

Nel novembre 1716, i pirati Samuel Bellamy, Olivier Levasseur e Alonzo Batilla tentarono di attaccare una flotta del tesoro, riuscendo a catturare un galeone. Tuttavia Bellamy, sulle tracce del frammento dell'Eden, rimase deluso di non averlo trovato e convinse Alonzo di raggiungere, prima che scappasse, il secondo galeone della flotta. Quest'ultimo riuscì a raggiungere il galeone e a distruggere le sue navi di scorta. Purtroppo, prima che potesse catturare definitivamente il galeone, giunse sul posto una fregata della Royal Navy capitanata da Francis Hume, il quale avverso ai pirati, ingaggiò battaglia contro Alonzo. Quest'ultimo non poté nulla contro la potenza della nave avversaria, se non mettersi sulla difensiva, e solo il tempestivo aiuto di Levasseur gli permise di disimpegnarsi dalla battaglia e ritirarsi in un luogo sicuro. Alla fine delle sei navi che componevano la flotta, solo un galeone riuscì a salvarsi dei pirati grazie all'intervento di Francis Hume.[9]

Apparizioni[]

Fonti[]

  1. Assassin's Creed: Initiates - Database degli Iniziati: Il naufragio della flotta spagnola del tesoro
  2. 2,0 2,1 2,2 2,3 Assassin's Creed IV: Black Flag - La flotta del tesoro
  3. Assassin's Creed IV: Black Flag - Database: Adéwalé (Black Flag)
  4. Assassin's Creed IV: Black Flag - Quel che mi spetta
  5. Assassin's Creed IV: Black Flag - Capitano alle prime armi
  6. Assassin's Creed IV: Black Flag - Database: Charles Vane
  7. Assassin's Creed IV: Black Flag - Difese solide
  8. Assassin's Creed IV: Black Flag - Medicine sommerse
  9. Assassin's Creed: Pirates - La flotta del tesoro (Pirates)

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