Assassin's Creed Wiki

Le wiki internazionali di Assassin's Creed si uniscono per porre fine alla cultura tossica all'interno di Ubisoft.
→ Per saperne di più

LEGGI DI PIÙ

Assassin's Creed Wiki
Iscriviti
Advertisement
Assassin's Creed Wiki
PL Affranto Qui si cerca di espandere la mente degli uomini.

Questo articolo è uno stub e ha bisogno di espandersi. Puoi aiutare Assassin's Creed Wiki aggiungendo altre informazioni.

"Non lasciare che i sentimenti compromettano la missione."
―Evie Frye[src]

Dama Evie Frye (9 novembre 1847 - ?) è stata una Maestra del ramo britannico della Confraternita degli Assassini, operante durante l'epoca vittoriana.

Nata all'interno della Confraternita in quanto figlia di due membri di essa, Evie crebbe sviluppando un forte senso del dovere verso gli ideali del Credo e gli obiettivi a cui aspiravano gli Assassini. Proprio per questo venne sottoposta fin dalla precoce età ad un severo addestramento da parte del padre, cosi come suo fratello gemello Jacob che tuttavia a differenza sua si dimostrava parecchio disinteressato. Appena ventenni persero prematuramente il padre, venendo di conseguenza affidati alle cure dell'amico e confratello George Westhouse.

Un giorno, in seguito ad una importante missione, i due gemelli si stancarono di seguire gli ordini del loro nuovo tutore, ed in preda ai loro desideri ed ambizioni decisero di partire per Londra: capitale dell'impero britannico e cuore del potere Templare. Da lì sotto la guida del loro pari indiano Henry Green, i gemelli Frye intrapresero un'audace crociata votata alla liberazione del popolo dall'oppresione capitalista; Evie in particolare tentò di impedire che i nemici secolari della Confraternita si impossessassero di un potentissimo Frutto dell'Eden noto come Sindone, entrato nelle mire del loro Gran Maestro Crawford Starrick.

La pericolosa missione portò la giovane Assassina a riesumare la storia degli Assassini britannici, gli antichi santuari e cripte che quest'ultimi avevano nascosto a Londra e gli oscuri segreti lasciati dal noto Maestro Assassino Edward Kenway. L'impresa dei due fratelli culminò con l'assassinio di Starrick ed il recupero della Sindone, atti che sancirono il ritorno in auge dell'influenza degli Assassini sull'impero inglese e la loro nomina a Maestri. Furono inoltre insigniti al cavalierato della giarrettiera dalla regina Vittoria, con la quale divennero esimi collaboratori.

Nel 1888 fu anche tra i protagonisti della caccia a Jack lo Squartatore, il serial killer più temuto di Londra. Nel 2015 le sue memorie genetiche furono rivissute da un Iniziato unitosi agli Assassini attraverso il sistema Helix della tecnologia Animus.

Biografia[]

Primi anni[]

"Prima impara i passi, e poi comincia a ballare."
―Una massima dell'addestramento ricevuto da Evie[src]

Evie nacque a Crawley il 9 novembre 1847, quattro minuti prima di suo fratello gemello Jacob. Suo padre era Ethan Frye, un noto membro del ramo britannico della Confraternita degli Assassini; la madre Cecily anch'essa membro della Confraternita morì lo stesso giorno della sua nascita a causa di un'infezione contratta durante il parto. Dunque i due bambini crebbero insieme alla nonna, finché all'età di sei anni il padre non iniziò ad addestrarli secondo le tradizioni degli Assassini. La ragazzina dimostrò subito un talento naturale per le arti dell'omicidio e dell'investigazione, rivelandosi molto più interessata alle lezioni del padre rispetto a suo fratello Jacob - il quale era molto più dedito alle risse di strada ed a combinare guai.

Evie in particolare si interessò molto alla Prima Civilizzazione e ai Frutti dell'Eden, frangente in cui il padre era un ricercatore e specialista della Confraternita. Iniziò dunque a dare ai manufatti un valore commensurabile alla speranza per gli Assassini di sconfiggere una volta per tutte i Templari, loro nemici storici. Una volta completato il suo addestramento, ad Evie venne assegnata la sua prima missione sul campo: uccidere il proprietario di un mulino a Crawley che non retribuiva adeguatamente i suoi dipendenti. La missione fu un completo successo e alla fine il mulino fu preso in gestione dalla Confraternita.

Il laboratorio di Croydon[]

Brewster: Miss Thorne ha già trovato un altro Frutto dell'Eden, ben più potente dell'ultimo.
Evie: Prenderò anche quello.
Brewster: Combattiamo per cose che siamo destinati a perdere.. è la nostra natura.
—Evie ascolta le ultime parole di sir Brewster[src]
Una chiave tra gli ingranaggi 1

Evie e Jacob parlano con George a Croydon.

Evie e suo fratello persero il padre nel gennaio del 1868, venendo affidati a George Westhouse: uno dei migliori amici dei loro genitori e anch'egli membro della Confraternita. Questi si occupò dei due ragazzi, allora appena ventenni ed ancora molto inesperti nelle missioni sul campo vere e proprie - motivo per cui non gliene assegnava mai di complesse o rischiose. Inoltre mitigò spesso il desiderio di entrambi di andare a Londra per estirpare la fonte del potere dei Templari, ritenuti ancora troppo forti persino dal Consiglio degli Assassini britannico.

Un eccezione nelle loro missioni avvenne il 10 febbraio di quello stesso anno, quando George assegnò ad Evie e Jacob, rispettivamente, l'omicidio dei Templari David Brewster e Rupert Ferris, entrambi risiedenti nel comune di Croydon. Dunque Evie svolse qualche ricognizione negli studi del suo bersaglio, rubando anche alcune mappe che riconducevano al suo laboratorio. Elaborato quindi un piano di assassinio, Evie si infiltrò tramite un treno di merci nelle fabbriche di Brewster, scoprendo tramite una conversazione di quest'ultimo con la consorella Lucy Thorne che lo scienziato stava sperimentando su un Frutto dell'Eden con lo scopo di attivarlo.

Un piano semplice 17

Evie assiste sir Brewster nei suoi ultimi momenti.

Interessata al manufatto Evie decise di recuperarlo; dunque interrogò una spia della Confraternita catturata, scoprendo che Brewster deteneva un laboratorio segreto in zona. Per accedervi dovette rubare la chiave dell'ingresso ad un mercenario, ed una volta entrata vide che pur di attivare il potere del manufatto, il Templare lo stava sottoponendo ad una fortissima scarica elettrica - consapevole del rischio di renderlo instabile. Infine Evie lo assassinò, scoprendo dalle ultime parole dello scienziato che la sua consorella Thorne aveva trovato un altro manufatto a Londra. Subito dopo Evie fuggì dal laboratorio, che esplose insieme al Frutto dell'Eden per la troppa energia al suo interno.

Ricerca della Sindone[]

Arrivo a Londra[]

Henry: Due Assassini. Stessa altezza. Una femmina e un maschio. Vent'anni.. e un sorrisino diabolico. Siete i gemelli Frye!
Evie: E tu sei?
Henry: Henry Green, al vostro servizio.
—Evie e Jacob incontrano il signor Green[src]
Un piano semplice 24

Jacob e Evie fanno rapporto a George.

Ucciso Brewster e scampata all'esplosione del laboratorio, Evie si recò sul luogo in cui George attendeva il rapporto dei due gemelli. Inizialmente incontrò solo suo fratello, che la prese in giro per via della sua amarezza nell'aver fallito nel recupero del Frutto dell'Eden. Subito dopo arrivò anche il loro tutore, al quale riferirono la morte dei loro rispettivi bersagli. Dunque chiesero di poter andare a Londra per combattere in maniera più diretta i Templari, incontrando ancora il dissenso di George: ribadì che il Consiglio prendeva decisioni e che il nemico era troppo forte.

Quindi Westhouse si dileguò dando ai due appuntamento a Crawley. Tuttavia Evie e Jacob decisero di seguire le loro ambizioni: liberare il popolo inglese oppresso dalla macchina capitalistica dei Templari. Dunque presero un treno per la grande capitale britannica ed una volta giunti in città sfruttarono una mappa di loro padre per cercare la bottega del loro confratello Henry Green. Quindi dopo una scaramuccia con dei criminali, raggiunsero un punto elevato per cercare di individuare la bottega dell'Assassino indiano; questi li raggiunse inaspettatamente, riconoscendoli subito come i figli di Ethan - per la cui morte porse le sue condoglianze ai gemelli. Fatte le presentazioni, Evie riferì che erano giunti in città con lo scopo di liberarla dal giogo dei Templari.

Verde come la speranza 6

Evie e Jacob incontrano Henry Green.

Green li informò però che i loro nemici erano capeggiati da Crawford Starrick: Gran Maestro riconosciuto dalla società come un potente e pericoloso capitalista, con in mano l'intera macchina industriale, politica e finanziaria di Londra. Inoltre rivelò che Starrick controllava la città grazie alla sua banda di criminali, i Blighters; la cosa incuriosì Jacob, che decise di costruire il proprio sindacato criminale, che avrebbe chiamato Rooks. Evie non appoggiò l'iniziativa del fratello preferendo seguire le orme di suo padre trovando il Frutto dell'Eden di cui le aveva parlato Brewster.

Ascesa dei Rooks[]

"Ora avete l'occasione di unirvi ai nostri ranghi! Accogliamo chiunque voglia opporsi a Starrick e ai suoi sgherri!"
―Evie annuncia l'avvento dei Rooks a Whitechapel[src]
Verde come la speranza 14

Evie e Jacob parlano con Henry alla sua bottega.

Decise le loro strade nella persecuzione della liberazione del popolo inglese dal giogo dei Templari, i gemelli Frye seguirono Henry Green alla sua bottega; durante il tragitto incontrarono anche il noto Charles Dickens: una conoscenza che il sicario indiano suggerì di non ignorare. Arrivati alla bottega, Henry li mise subito al corrente della sua rete di contatti in città e del fatto che il Templare a capo dei Blighters di Whitechapel, Rexford Kaylock, stesse cercando di rubare alcune ricerche della Confraternita in merito alla Prima Civilizzazione. Evie e Jacob dunque iniziarono ad adoperarsi per uccidere Kaylock.

Ma prima presero contatto con gli alleati di Green: il sergente di polizia Frederick Abberline e la banda di bambini capeggiata da Clara O'Dea, che agiva da rete di spionaggio per gli Assassini. Su loro indicazione indebolirono la presenza della banda rivale sul quartiere ed infine la sfidarono in una rissa di strada per il controllo del distretto. Facendo della decaduta banda dei Clinckers i primi Rooks, Jacob uccise Kaylock e conquistò Whitechapel. Inoltre i due gemelli ottennero come vincita un treno ed un dispositivo capace di sparare un rampino con cui scalare rapidamente qualsiasi edificio. Parlarono quindi con la pilota del treno Agnes MacBean, ingaggiandola e adibendo il loro nuovo mezzo di trasporto come quartier generale mobile: Evie catalogò tutte le ricerche di suo padre ed Henry sulla Prima Civilizzazione in un apposito archivio.

Jacob invece sfruttò una parete del treno per stabilire i suoi bersagli e pianificare le sue mosse. Inoltre il loro confratello indiano li portò dall'inventore Alexander Graham Bell, che modificò il rampino di Kaylock per adattarlo al bracciale della lama celata degli Assassini. Evie inoltre lo aiutò a sistemare dei ricevitori radiofonici lungo gli impianti dell'abbazia di Westminster. Così facendo avrebbero indebolito la compagnia telegrafica gestita da Starrick - Bell rivelò inoltre alla ragazza che stava ideando un nuovo apparato fonico capace di trasmettere anche la voce umana oltre che le normali note musicali; su suggerimento di Evie lo chiamò "telefono".

Libertà di stampa 9

Evie ripara i ricevitori radiofonici.

Dopo averle testate su dei Blighters, tornò sul treno della Confraternita. Lì presero contatto con Ned Wynert, un affarista del sistema metropolitano britannico. Consolidata la loro rete di alleati e aggiornati i loro obiettivi ed equipaggiamenti, i due gemelli Assassini cominciarono a dedicarsi ai loro piani. Evie dunque prese a studiare i suoi documenti sui manufatti antichi, occasionalmente aiutando suo fratello ad uccidere i capibanda rivali dei quartieri londinesi e conquistandoli a favore della crescita dei Rooks. Come ricompensa la giovane Assassina ottenne dal poliedrico inventore delle bombe fumogene con una formula migliorata.

I segreti di Kenway[]

Henry: Gli Assassini di Londra avevano trovato una Sindone!
Evie: "La Sindone dell'Eden è in grado di guarire qualsiasi ferita."
―Evie e Green analizzano il diario di Edward Kenway[src]
Casse in fuga 2

Evie informa Jacob del carico in arrivo per Thorne.

Nel corso dei suoi studi, un giorno Evie venne a sapere che Lucy Thorne avrebbe ricevuto un carico in tarda serata nei pressi di Southwark. Credendo che la donna avrebbe ricevuto il Frutto dell'Eden, si recò a spiare l'incontro - accettando anche il supporto di suo fratello Jacob, seppur con riluttanza. Dopo aver individuato il carro della Templare e il baule di merci consegnatole dagli uomini di Starrick, Evie attese l'opportunità migliore per raggiungere di soppiatto il mezzo di trasporto e rovistare dentro al baule: al suo interno trovò soltanto dei documenti racchiusi in un taccuino recante lo stemma della Confraternita.

Sfortunatamente prima che lo potesse analizzare, Jacob, che avrebbe dovuto creare un diversivo per dare a sua sorella l'opportunità di infiltrazione, prese le redini del carro e si lanciò in una fuga d'emergenza. I due Assassini riuscirono a fuggire a bordo di un treno nonostante la stretta pressione dei Blighters; Evie riuscì a portare con sé soltanto il taccuino poiché era stata costretta a malincuore ad abbandonare gli altri documenti all'interno del baule. Quindi fece ritorno sul treno e mostrò a Green il manoscritto che aveva recuperato.
Analizzandolo i due scoprirono che nel XVIII secolo la Confraternita britannica aveva trovato e nascosto una Sindone dell'Eden a Londra: tale manufatto era capace di guarire ferite mortali e persino resuscitare i defunti.

Inoltre grazie al suo occhio dell'aquila, Evie vide il disegno di un edificio nascosto in una delle pagine del tomo, oltre alla mappa per raggiungerlo. Presa coscienza della pericolosità di un simile manufatto in mano ai Templari, la ragazza ed il suo confratello indiano si misero in cammino verso l'edificio indicato dal manoscritto: nientemeno che la vecchia dimora del Maestro Assassino e pirata Edward Kenway, uno degli Assassini più noti del ramo britannico. Quando arrivarono alla sua casa, scoprirono che Lucy Thorne si era rintanata al suo interno e che l'edificio era diventato un covo dei Templari. La cosa non impedì agli Assassini di infiltrarsi nella tenuta e di raggiungere la stanza dei giochi - come indicato dallo stesso taccuino di Kenway.

Suonare a orecchio 16

Evie recupera il manufatto di Edward Kenway.

Una volta dentro individuarono un passaggio nascosto per una sala segreta che Edward aveva fatto costruire per nascondere i segreti suoi e della Confraternita. Aperti i suoi cancelli tramite un enigma al pianoforte della stanza i due entrarono dentro la cripta del defunto Maestro Assassino: al suo interno ritrovarono molti oggetti inerenti alla sua vita da pirata, carte e documenti sulla storia degli Assassini britannici. Evie in particolare recuperò un manufatto a forma di medaglione ed un documento a riguardo delle cripte che i suoi antichi confratelli detenevano in città. Alla fine lei e Green fuggirono tramite un'uscita segreta prima che miss Thorne potesse scoprirli.

L'amuleto di Budicca[]

Evie: Vuoi la Sindone per acquisirne il potere, ma poi saprai controllarla?
Thorne: E tu perché la vuoi tanto? Solo per impedire ai Templari di averla. I soliti Assassini, hanno il potere della vita eterna eppure hanno troppa paura di usarlo!
―Evie parla con Lucy Thorne nella cripta[src]
La dama con il lume 6

Evie distende Clara sulla branda di miss Nightingale.

Ritornata al quartier generale, Evie iniziò a studiare l'entità del manufatto trovato alla dimora di Edward Kenway. Tramite il documento lì recuperato venne a conoscenza di una cripta in cui quest'ultimo aveva nascosto la Sindone, e di come questa fosse accessibile tramite una speciale chiave nascosta in un'altra cripta. Tale antro secondario era accessibile tramite la risoluzione di un enigma che comportava unendo l'artefatto ritrovato in casa Kenway alle sculture dell'obelisco del quartiere centrale. L'Assassina non poté però approfondire ulteriormente la sua scoperta, in quanto decise di recarsi al laboratorio di Alexander Bell con suo fratello.

Questi in seguito ad alcuni esperimenti donò ai due gemelli dei prototipi di bombe voltaiche. Più tardi Evie si recò al manicomio di Lambeth. Infatti in seguito all'assassinio del Templare sir John Elliotson da parte di Jacob, l'intero settore medico era entrato in crisi: Elliotson era il principale distributore dell'elisir lenitivo che le officine di Starrick producevano per curare le malattie dei cittadini e con la sua morte il farmaco smise di circolare sul mercato; l'atto comportò una circolazione di medicine scadenti inadatte alle cure del popolo inglese. Arrivata al manicomio - ormai chiuso e trasformato in un pronto soccorso rudimentale - Evie incontrò Clara O'Dea, che dopo averla informata delle precarie condizioni di salute dei bambini le svenne tra le braccia.

Fortunatamente Florence Nightingale, che stava all'interno dell'edificio, accolse la richiesta di aiuto di Evie permettendole di entrare insieme alla bambina. La donna offrì a lei ed agli altri bambini delle cure approssimative, richiedendo quindi all'Assassina di recuperare i rifornimenti e le medicine non adulterate che erano state messe all'asta. Evie collaborò, rubando un carro pieno di medicine di qualità da donare a miss Nightingale: il risultato culminò con la ripresa dei malati al manicomio e una leggera ripresa economica del settore medico. Riparato dunque il danno commesso con incoscienza da Jacob, Evie si recò all'obelisco di cui parlavano i documenti di Kenway.

Camera con vista 15

Thorne aggrappata alla collana di Evie.

Analizzandole prima la base e unendo poi il manufatto in suo possesso al bronzo della sua sommità, realizzò che la cripta per la chiave della Sindone si trovava alla cattedrale di Saint Paul. Raggiunta quindi la grandissima chiesa, la ragazza risolse l'enigma sotto l'incisione della statua san Paul e aprì la cripta nascosta tra le mura del puntale della cupola. Al suo interno trovò la chiave necessaria ad aprire la camera in cui era nascosta la Sindone: l'amuleto di Budicca. Nello stesso tempo tuttavia arrivò Lucy Thorne, che costrinse l'Assassina allo scontro armato. Evie si dimostrò nettamente superiore alla sua avversaria, che tuttavia riuscì a strapparle l'amuleto dal collo ed a fuggire.

Nella torre di Londra[]

Thorne: Siete di così corte vedute! Voi Assassini non usereste mai quel potere, mentre noi miglioreremmo la vita dell'uomo. Spero che non troverai la Sindone, non hai nessuna idea di ciò che può fare.
Evie: Dimmelo.
Thorne: No.
—Evie ascolta le ultime parole di Lucy Thorne[src]

Con l'assassinio di Pearl Attaway da parte di Jacob, l'intera rete di omnibus della città subì un blocco operativo: ciò causò un momentaneo arresto lavorativo da parte delle fabbriche ed una notevole riduzione della produzione economica della città. Nuovamente costretta a riparare agli errori di suo fratello pur di mantenere l'integrità industriale britannica, Evie si recò a Southwark per visitare delle compagnie di omnibus. Per strada tuttavia si ritrovò a salvare Edward Bayley da un gruppo di Blighters. I due dunque si recarono presso la vecchia compagnia di omnibus dei Attaway, dalla quale Evie rubò gli atti di cessioni e li consegnò a Bayley.

Così facendo strappò la più grande compagnia di omnibus londinesi ai Templari; successivamente venne introdotta da Edward agli altri fondatori della London General Omnibus Company, i quali notificarono il loro sforzo per la ripresa dei trasporti in città. Tornata sul treno della Confraternita, Evie avvertì Jacob sulle conseguenze dei suoi omicidi affrettati. Quindi riprese a compiere ricerche sulla Sindone con il supporto di Henry Green: i due volsero la loro attenzione principalmente all'amuleto di Budicca. Scoprirono da alcuni documenti che il manufatto rubato da Lucy Thorne apparteneva alla tesoreria reale custodita nella Torre di Londra.

Credendo che la Templare fosse già dentro al castello alla ricerca del Frutto dell'Eden, Evie prese di fretta un traghetto al Tamigi per raggiungere la torre e mettere fine alla vita di Thorne una volta per tutte. Da un punto elevato individuò diverse opportunità con cui pianificare il suo omicidio: il custode delle chiavi della regina e un comandante della guardia reale preso in ostaggio dai Templari. Dunque rubò le chiavi per crearsi una via di fuga e liberò l'ufficiale in modo che chiamasse rinforzi e creare un diversivo esterno. Dopodiché si finse prigioniera grazie ad una spia infiltrata di Henry, che la portò al cospetto di Thorne.

Approfittando di un momento di distrazione di quest'ultima, Evie la colpì e la uccise con il suo bastone animato. Nelle sue ultime parole la donna rivelò che la Sindone non si trovava dentro la torre, rivelando un profondo disprezzo per la paura che la Confraternita nutriva verso l'utilizzo dei manufatti della Prima Civilizzazione. La giovane Assassina tentò di convincerla a rivelare ciò che sapeva a riguardo, ma la sua rivale mantenne il silenzio anche ad un passo dalla morte. Dunque miss Frye recuperò l'amuleto di Budicca dal cadavere della defunta e fuggì dal castello.

Crollo capitalistico[]

Abberline: Ora nessuno si fida della banca o della valuta inglese! Ci sarà l'inflazione, rivolte, le industrie andranno in America per risparmiare! In breve l'Inghilterra è finita.
Evie: Jacob l'hai fatta proprio grossa!
―Evie viene a sapere dell'ennesimo danno di suo fratello[src]

In seguito all'assassinio di Lucy Thorne, Evie e Green recuperarono le sue carte in merito a delle ricerche sulla Prima Civilizzazione e i relativi manufatti: analizzandoli per conto della ragazza, Henry scoprì una lettera a nome del principe consorte Alberto di Sassonia, nella quale era presente la stessa incisione dell'amuleto di Budicca. Datata 1847, la lettera esprimeva chiari dettagli riguardo la restaurazione di Buckingam Palace: pensando che la cripta della Sindone si trovasse proprio nel perimetro della residenza reale i due realizzarono che appropriandosi dei progetti del palazzo avrebbero potuto individuarla.

Per fare ciò contattarono un alleato della Confraternita: Duleep Singh, maharaja indiano e ospite della corte inglese come rifugiato di guerra. Questi tuttavia rivelò che i progetti del palazzo erano stati rimossi per ordine di Crawford Starrick; fortunatamente consegnò ai due Assassini un recapito con scritto l'indirizzo verso cui erano diretti gli uomini del Templare. Quindi i due idearono un piano rubare efficientemente i progetti e lasciare la zona senza allarmare eccessivamente i Blighters di pattuglia: mentre Green avrebbe adescato le guardie, Evie si sarebbe infiltrata in zona in cerca delle carte desiderate. Sfortunatamente la missione venne compromessa dalla scarsa esperienza del sicario indiano nelle missioni sul campo, motivo per cui venne catturato e torturato dai criminali.

Evie fu dunque costretta ad abbandonare la sua ricerca dei progetti ed a salvare Green, che durante la fuga si scusò più volte con la ragazza per esserle stato di impiccio. La giovane tuttavia sottolineò indirettamente che avrebbe continuato le sue ricerche da sola, sottintendendo l'effettivo peso che Henry le era costituito nel corso dell'operazione. I due quindi si separarono; il giorno dopo Evie venne a sapere di continue rivolte contro la borsa finanziaria inglese a causa della morte del Templare Philip Twopenny e quindi incontrò il sergente Frederick Abberline per chiedere spiegazioni in merito. Furioso, il poliziotto riferì che suo fratello aveva ucciso il governatore della banca direttamente dentro la sede dell'economia monetaria nazionale.

Tale imprudenza causò uno scandalo che portò alla sfiducia del popolo nei confronti della sterlina, nonché ad un declino economico che da lì a breve avrebbe segnato la rovina finanziaria dell'impero. A peggiorar le cose, le matrici con cui la banca produceva le banconote erano state rubate dai Blighters, che avevano avviato un traffico di denaro falso. Quindi su richiesta del sergente, Evie seguì alcuni falsari fino al loro covo, recuperando le matrici e bruciando il denaro falso. Dopodiché si infiltrò nella banca nazionale, riportando le matrici e facendo passare la loro scomparsa come uno scherzo. L'atto comportò una ripresa economica destinata ad un nuovo consolidamento.

Il principe nero[]

"Purtroppo i parlamentari più influenti sono ben oltre la mia portata. Ma queste persone hanno ordinato una carrozza per il ballo di stasera. Voi procuratemi una carrozza e noi porteremo i politici a destinazione, per strada parlerò con loro e alla fine vi dirò dove sono i progetti."
―Evie ascolta l'offerta di Duleep Singh[src]

Restaurata l'economia dell'impero inglese, Evie tornò sul treno e si immerse in un profondo periodo di studi e ricerche, nel disperato tentativo di individuare la posizione della cripta della Sindone dentro al palazzo reale. Un giorno venne a sapere che Jacob aveva ricevuto un invito a cena da parte di Maxwell Roth: un alleato di Crawford Starrick, nonché la più brillante mente criminale di Londra. La sorella si oppose dicendo che l'invito andava rifiutato, cosa che tuttavia non sfiorò il suo gemello, il quale raggiunse Roth con lui a compiere atti criminali contro le società di Starrick.

Solo quale settimana dopo, Evie venne sapere che Jacob aveva ucciso il socio durante una rappresentazione teatrale al teatro Alhambra - dato alle fiamme dallo stesso Roth - in seguito ad un torto che l'Assassino gli aveva fatto durante una delle loro scorrerie. Arrabbiata per l'ennesima imprudenza commessa da suo fratello, Evie lo riprese duramente una volta ritrovatisi sul loro treno. Per tutta risposta Jacob sottolineò il successo nello smantellare la rete di Templari che opprimeva il popolo, in netto contrastato con le inconcludenti ricerche di sua sorella. Il dialogo sfociò dunque in un'intensa lite tra i due fratelli, che venne però fermata da Green: questi infatti aveva ricevuto notizia della presenza di Starrick al ballo reale che si sarebbe tenuto quella sera a palazzo.

Il Gran Maestro si sarebbe impossessato quindi della Sindone, e con il potere in esso contenuta avrebbe ucciso i vertici di stato e chiesa, proclamandosi sovrano della città e dell'impero britannico. Coscienti del pericolo imminente, i due fratelli appianarono le loro incomprensioni reciproche e tornarono a collaborare. Contattarono quindi il primo ministro Benjamin Disraeli e sua moglie Mary Anne. Chiesero se v'era disponibilità di altri inviti al ballo, e ricevuta una risposta negativa dalla prima dama, concordarono nel rubare quelli dei coniugi William Gladstone e Catherine Glynne. Di ciò si occupò Jacob, che oltre a rubare gli inviti rubò anche la loro carrozza.

Inoltre aiutò il sergente Abberline ad infiltrarsi a palazzo con un travestimento da guardia reale, in modo che potesse portare e nascondere le loro armi e uniformi. Evie invece si preoccupò di rintracciare l'ingresso della cripta della Sindone, per cui si recò dal maharaja Duleep Singh a chiedere una seconda copia dei progetti di Buckingam Palace. Questi accettò di dirle dove la regina teneva i progetti solo se l'Assassina lo avrebbe aiutato ad avvicinare alcuni politici influenti. Il principe infatti desiderava con ardore riottenere il potere temporale sul Punjab e tornare in patria per governare libero dal colonialismo inglese.

La cripta della Sindone[]

Starrick: Il punto è che la gente dimentica. E poi ripete gli stessi errori giorno dopo giorno.
Evie: La gente può imparare.
Starrick: Davvero? Non vedete che tutti ripetono gli stessi passi? Se un uomo ricordasse la musica e ne conoscesse il tempo, allora potrebbe davvero cambiare le cose!
—Evie balla con Starrick al ricevimento reale[src]

Rubata una carrozza recante lo stemma reale, Evie trasportò il principe Singh tra le strade di Londra, concedendogli un incontro privato con alcuni ministri. Molti di loro si rivelarono disponibili ad aiutarlo nella sua lotta per la riconquista del Punjab, tutti tranne sir William Gladstone: costui riteneva che l'egemonia inglese fosse la migliore soluzione per risollevare il popolo indiano dal malsano governo dei Sikh. Dopo averlo riaccompagnato alla sua tenuta, l'Assassina scoprì dal principe che la regina teneva le sue carte private nel Salotto Bianco.

Dunque la ragazza tornò sul treno, indossò il suo abito da sera e prese con sé l'amuleto di Budicca. Quindi diede le sue armi al sergente Abberline e con suo fratello si infiltrò al ballo reale sfruttando gli inviti e la carrozza rubati ai Gladstone. Una volta dentro i due si separarono: mentre Evie avrebbe rubato i progetti per individuare la cripta, Jacob avrebbe ucciso gli sgherri di Starrick camuffati come guardie reali e liberato quelle vere. La giovane Assassina dunque rapì un soldato e si fece scortare ai piani superiori; avuto accesso al Salotto Bianco rubò i progetti e tornò ai piani inferiori. Lì incontrò la signora Disraeli, che le presentò sua maestà la regina Vittoria I.

Dopo una breve conoscenza con l'anziana sovrana, Evie tentò di uscire da giardini del palazzo. Tuttavia venne fermata da Crawford Starrick in persona, che la costrinse ad un ballo in coppia: durante la danza i due si scambiarono un dialogo sull'operato del capitalismo Templare su Londra e di come il popolo ignorante si prostrasse al suo giogo. Terminato il ballo, Evie ricevette da Jacob il segnale di poter raggiungere la cripta, per cui stordì Starrick, attirando però l'attenzione indesiderata degli ospiti. Dissolti i timori degli altri ospiti, Evie vide a terra la cinghia dell'amuleto di Budicca: realizzò che il Templare le aveva rubato la chiave della cripta mentre ballavano. Allarmata, consegnò a Jacob i progetti del palazzo e lo mandò a fermare Starrick.

Lei lo raggiunse solo dopo aver recuperato il suo equipaggiamento, salvandolo da una morte certa. Infatti il Gran Maestro aveva già preso e indossato la Sindone: con essa respinse e guarì da tutte le ferite che i due fratelli gli avevano inferto durante il loro scontro finale. Ad un certo punto i due Assassini si ritrovarono immobilizzati dalla presa del loro avversario, che non riuscì a prosciugare però la loro forza vitale a causa dell'intervento di Henry Green. Anche l'Assassino indiano venne però facilmente neutralizzato; alla fine Evie riuscì a bloccare Starrick lungo l'altare della cripta, dando a suo fratello l'occasione di strappargli la Sindone. Infine i due gemelli lo uccisero con un assassinio combinato, sventando i suoi piani di conquista.

Cavalierato[]

Assistenza alla regina[]

"Ora siete tutti membri dell'Ordine della Giarrettiera."
―La regina Vittoria introduce Evie, Jacob ed Henry al cavalierato[src]

Subito dopo aver pugnalato mortalmente Starrick ed aver ascoltato le sue ultime parole, i due fratelli iniziarono a discutere delle loro divergenze, infine riappacificandosi. Evie inoltre aiutò Henry a riprendersi e notando il suo eroico intervento durante lo scontro finale con il Gran Maestro, dichiarò che da quel momento avrebbe agito sul campo insieme a lei. Dunque i tre Assassini rimisero la Sindone nel suo forziere e sigillarono la cripta. Successivamente Evie si fidanzò con Green, ed insieme a lui e Jacob riportarono in auge il dominio della Confraternita sull'impero inglese - dopo quasi un secolo di sottomissione ai loro nemici giurati.

Qualche giorno dopo vennero convocati dalla regina Vittoria I, la quale era stata informata dal sergente Abberline di come tutti e tre avessero contribuito a salvarle la vita dai piani di Starrick. Come ricompensa la monarca inglese li insignì al cavalierato del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera: il più antico ed illustre riconoscimento della corte inglese. L'atto sancì l'inizio di una strettissima collaborazione tra gli Assassini e i casati reali di Hannover e Sassonia, tanto che i due gemelli Assassini furono spesso convocati da sua maestà per degli incarichi segreti. Un giorno infatti investigarono sulla morte di una guardia reale, il cui cadavere era stato trovato nel studio di Vittoria.

Quindi i due gemelli indagarono esternamente per dare la caccia al colpevole, scoprendo che una bomba era stata piazzata all'interno del palazzo reale. La cosa si rivelò però una menzogna, in quanto una copertura della guardia reale assassinata: in realtà si rivelò il giornalista Henry Raymond entrato in uno stato di morte apparente e travestito da soldato reale. Egli infatti aveva l'obiettivo di rubare lo scettro con la colomba, che la regina avrebbe dovuto utilizzare per eleggere cavalieri alcuni imprenditori che si erano battuti contro il lavoro minorile. I due gemelli riuscirono ad uccidere il giornalista nonostante egli tenesse in ostaggio un giovane Arthur Conan Doyle.

Più tardi vennero convocati in sede reale, poiché la regina aveva scoperto che i residui dell'Ordine dei Templari si era mobilitato per riconquistare il potere perduto con la morte di Starrick, il tutto attraverso atti di terrorismo e commercio illegale di esplosivo. Evie e Jacob si occuparono di eliminare le ultime cellule dormienti dei loro nemici, sventando anche un attentato alla sede del parlamento ed al primo ministro Disraeli. Per i loro meriti la regina Vittoria volle ricompensarli con una posizione di favore nella sua lotta per l'espansione coloniale dell'impero inglese, che i due gemelli rifiutarono per via del Credo. Mantennero comunque il loro cavalierato e la loro alleanza con la casata regia.

Fantasmi e scienza[]

"Viviamo nell città più progredita al mondo, ma i cittadini sono talmente in balia del sovrannaturale che si lasciano irretire dai ciarlatani. Ed è per questo che ho fondato il Ghost Club: la prima organizzazione al mondo che indaga seriamente sul fenomeno dei fantasmi. [...] Allora vi unirete a noi?"
―Dickens invita Evie e Jacob ad unirsi al suo circolo[src]

Sempre nel 1868 Evie e Jacob si interessarono alle vicende che colpirono alcuni dei personaggi più noti della società vittoriana del tempo, molti dei quali coinvolti in misteri e complotti destinati a segnare il clima londinese. Entrarono in contatto con Charles Dickens, che catturando il loro gusto per il sovrannaturale, li invitò ad unirsi al suo Ghost Club: un circolo di appassionati investigatori del paranormale. Oltre che a case stregate ed a carrozze fantasma i due gemelli prestarono una particolare attenzione ad alcuni furti irrisolti ai danni degli aristocratici e al caso di Jack il saltatore. Dalle loro indagini scoprirono che il primo era dovuto ad un ipnotizzatore italiano che induceva i cittadini a rubare per suo conto, per cui dovettero uccidere l'illusionista.

Il secondo importante caso sovrannaturale non riuscirono invece a risolverlo, poiché sebbene in un primo momento credettero di aver ucciso Jack, questi ricomparve qualche tempo dopo tornando a seminare il terrore tra le strade di Londra. I due gemelli cercarono di fermarlo, ma il presunto spettro riuscì a fuggire per l'ennesima volta. Nonostante ciò ricevettero la gratitudine e la stima di Dickens per la fama che avevano portato al suo circolo. Altra nota figura che aiutarono fu Charles Darwin, brillante scienziato e padre della teoria evoluzionistica per selezione naturale. In particolare lo assistettero nella difesa della sua reputazione in qualità di biologo e scienziato, poiché per via delle sue ricerche aveva ricevuto minacce di violenza alla sua persona ed a quella dei suoi colleghi.

In particolare alcuni criminali avevano ucciso e preso le sembianze dottor Schwartz, un suo collega tedesco che un giorno gli avrebbe dovuto portare un raro fossile. Fortunatamente gli Assassini uccisero il falso biologo tedesco prima che potesse nuocere a Darwin e consegnarono a quest'ultimo il fossile per le sue ricerche. Più tardi lo aiutarono ad estirpare dai giardini di Londra un fiore allucinogeno e a cancellare le caricature offensive che servivano da propaganda contro la sua immagine. Infine lo salvarono dopo che alcuni criminali che lo avevano rapito e torturato, curandolo grazie all'aiuto di Florence Nightingale. Darwin e Dickens successivamente strinsero un'alleanza per ricevere un'orchidea dal Madagascar e un loro amico noto come John Hammon.

Questi infatti stava tornando a Londra per sposare la sua morosa dopo aver fatto fortuna in Sud Africa, e su richiesta di Dickens a Darwin i gemelli Frye lo aiutarono a riconquistarla dopo anni di assenza. Tra gli altri alleati della Confraternita vi fu Karl Marx, filosofo tedesco e autore del manifesto socialista per i diritti dei lavoratori venuto a conoscenza dell'operato di Evie e Jacob per la società londinese. Proprio per questo chiese loro di aiutarlo nella sua lotta per contrastare l'oppressione contro i lavoratori e Evie accettò, costringendo anche suo fratello. Quindi si occuparono di uccidere alcune spie della polizia locale, in modo da permettere a Marx di contattare i suoi alleati a stabilire una riunione sindacale.

Tuttavia un membro del sindacato di nome Simon rivelò alla polizia della riunione segreta. I gemelli Frye lo catturarono e lo portarono al cospetto di Marx, che dopo aver chiesto ragione delle sue azioni lo congedò. Ulteriori interventi di Evie e suo fratello a favore della lotta dei socialisti furono il furto di alcuni documenti per la cessione di una fabbrica che sfruttava i lavoratori direttamente nelle mani di Marx e per impedire che un operaio furioso per un lutto familiare usasse dell'esplosivo dei Templari per distruggere il Westminster Palace. Infine lavorarono come guardie del corpo di Marx durante uno dei suoi comizi pubblici, eliminando i Blighters che tentavano di interrompere l'evento.

Grato ai gemelli Assassini per i loro servizi, Karl Marx li invitò ad unirsi al suo sindacato. I due però declinarono l'offerta dichiarando il loro scarso interesse per la politica e una loro propensione verso altre responsabilità. Il filosofo insistette promettendo delle ricompense onorarie, stavolta rifiutate da Jacob - che tuttavia riconobbe una sana determinazione nell'anziano tedesco. Evie e Jacob svolsero anche piccole mansioni per conto dei loro dipendenti a bordo del treno della Confraternita e conquistarono tutti i quartieri di Londra sotto il vessillo dei Rooks.

Autunno del terrore[]

Viaggio in India[]

"L'ultima volta che io, Henry e Jacon eravamo insieme è stato in India... quindici anni fa."
―Evie analizza una foto ritraente lei insieme a Jacob ed Henry in India[src]

Verso la fine del 1868 Evie ricevette la proposta di matrimonio da parte di Henry e la ragazza accettò, trasferendosi con lui in India l'anno successivo e lasciando a suo fratello Jacob la guida della Confraternita inglese. I due congiugi giunsero nell città natale di Henry, Amritsar, dove furono accolti dai loro confratelli locali. Costoro dotarono Evie di una nuova uniforme, nuove armi e le insegnarono le tecniche del protocollo terrore. Un anno dopo venne raggiunta da Jacob e da alcune giovani reclute della Confraternita da addestrare.

Anche loro furono istruiti all'uso dell'intimidazione terroristica per le loro missioni e fu un giovane bambino di nome Jack a spiccare tra i tanti. Dopo qualche tempo Jacob e le sue reclute tornarono a Londra, mentre Evie continuò a prestare servizio presso gli Assassini indiani insieme ad Henry. I due fratelli ripresero i contatti nell'agosto 1888, quando Evie ricevette una lettera in cui suo fratello la richiamava a Londra per braccare insieme Jack lo Squartatore: un folle serial killer che stava decimando gli agenti della Confraternita.

La scomparsa di Jacob[]

Abberline: Io e i miei diamo la caccia allo Squartatore da mesi ma non abbiamo nulla su di lui. Nulla che si possa rivelare.
Evie: Che cosa c'entro io con questo? Mio fratello mi ha fatto venire dall'India, che fretta c'è?
Abberline: A quanto ne so, tu sei l'ultima Assassina di Londra.
—Abberline rivela ad Evie la scomparsa di suo fratello[src]Evie raggiunse la sua patria un mese dopo, venendo scortata dagli agenti di polizia di Frederick Abberline alla divisione H di Scotland Yard. Qui venne informata della scomparsa di suo fratello ad opera dello Squartatore e venne richiesto il suo aiuto per fermare il serial killer e il suo regno di terrore; pertanto l'Assassina venne condotta sulla scena del crimine di Mary Ann Nichols, che dopo aver analizzato vari indizi sul suo omicidio, riconobbe come un'allieva di Jacob. Fattasi un'idea generale del modus operandi dell'omicida tornò da Abberline.

L'ispettore quindi la indirizzò all'appartamento di suo fratello a Whitechapel, dove Evie rinvenne alcuni degli strumenti da intimidazione tipici degli Assassini indiani. Sospettando che suo fratello le avesse lasciato un indizio da seguire, iniziò a rovistare nella sua stanza da letto, trovando una foto di lei, Jacob ed Henry davanti al tempio di Khali la distruttrice insieme al loro allievo Jack: da qui Evie scoprì che lo Squartatore era in realtà un Assassino traditore, a testimonianza del suo curatissimo modus operandi e della sua capacità di instillare terrore.

Proprio quella foto la spinse a cercare la miniatura di Khali che aveva regalato a Jacob anni prima, al cui interno trovò un biglietto nel quale Jacob la spingeva a cercare una sua adepta di nome Nellie. Recatasi nel bordello più vicino Evie scoprì che la giovane prostituta stava per essere condotta in un altro ritrovo di cortigiane gestito dalla ricca dama Olwyn Owers; l'Assassina quindi seguì la carozza dove alcuni uomini al servizio di lady Owers avevano caricato Nellie, ed infiltratasi nel secondo bordello, avvicinò la ragazza durante una inaugurazione tenuta da lady Owers in persona.

La giovane Assassina riferì ad Evie che Olwyn Owers era uno degli agenti assoldati da Jack lo Squartatore per mantenere il suo controllo sulla città e che assassinarla era l'unico modo per avere una valida pista che portasse al killer; Frye quindi provò ad avvicinarsi alla ricca signora per ucciderla. Tuttavia questa si accorse della sua presenza e fece disperdere gli ospiti, salendo infine su un carro per fuggire. Evie la seguì e dirottò il carro, scoprendo tuttavia che al suo interno via era Nellie e non il suo bersaglio. Realizzando di essere caduta in un depistaggio, Evie decise di seguire lady Owers alla sua tenuta e ucciderla dentro la sua stessa dimora.

Gli agenti dello Squartatore[]

Billingsworth: Guardati, fai l'innocente è così? Credi davvero che qualche impiccato in meno cambierà i nostri piani?
Evie: Nostri?
Billingsworth: Che cosa pensi? È l'idea di tuo fratello... la sua visione!
—Le ultime parole di Billingsworth ad Evie[src]Quello stesso giorno Evie prese un treno che la portasse alla villa della ricca dama; dal picco di una balconata scorse perciò alcune opportunitá di omicidio: seguì il maggiordomo di casa e grazie a lui intercettò un passaggio segreto dietro ad uno scaffale. Quindi rapì il marito del suo bersaglio, Thomas Owers, sfruttandolo per cogliere di sorpresa la lady ed ucciderla con un brutale colpo dei suoi kara. Ascoltate le sue ultime parole, Evie rubò una foto ritraente alcuni giornalisti con tutti i volti cancellati tranne uno: Arthur Weaversbroke.

Per cercare quest'ultimo chiese aiuto ad Abberline, che tuttavia la rimproverò per l'omicidio di lady Owers: l'atto infatti rischiava di compromettere i rapporti tra l'ispettore e la Confraternita, poiché Evie era stata etichettata come criminale prioritario. Abberline quindi le disse che Weaversbroke abitabva vicino la cattedrale di st. Paul; in quella zona l'Assassina lo salvò da alcuni sgherri di Jack che intendevano nuocergli. Quindi lo salvò e lo interrogò sugli altri uomini presenti nella foto rubata a lady Owers: erano tutti scomparsi e probabilmente uccisi dallo Squartatore.

Inoltre quando Evie si presentò come la sorella di Jacob, l'anziano giornalista la pregò di liberare suo figlio dai criminali che prima lo importunavano, cercando di ricattarlo facendo leva sulla vita del ragazzo. Quindi la donna si recò al porto e seguì un luogotenente dello Squartatore che lo condusse sulla nave dove era detenuto il giovane Weaversbroke; una volta libero il giovane rivelò ad Evie che i prigionieri di Jack venivano portati tutti alle navi Deptford. Quindi partì con un traghetto verso i relitti della flotta.

Giunta sul luogo vi si infiltrò e interrogò i prigionieri, che rivelarono le condizioni disumane in cui vivevano e di come gli agenti dello Squartatore li torturassero quotidianamente; infine rivelarono che a gestire le carceri era il guardiano John Billingsworth. Quindi raggiunse la cima di un albero maestro per scorgere alcune opportunità di omicidio: adocchiò un mazzo di chiavi con cui avere accesso al magazzino del guardiano e udì anche il malcontento di alcuni prigionieri. Quindi rubò le chiavi del magazzino e prese con sé una tanica di esplosivo.

Con questa liberò i rivoltosi, che scatenarono un conflitto armato con i mercenari del guardiano concedendo ad Evie l'occasione di uccidere Billingsworth sfruttando una carrucola. Nelle sue ultime parole il folle agente dello Squartatore espresse il suo disprezzo verso il Credo professato dalla Confraternita e di come il suo padrone la volesse guidare verso la conquista di Londra attraverso il terrore; infine Evie liberò i prigionieri e lasciò i relitti di Deptford, contattando Scotland Yard perché arrestasse gli ultimi agenti di Billingsworth.

Scontro a Lambeth[]

"Sono nato qui, uscito dal manicomio e addestrato dal migliore, ma poi lui mi ha tradito. Su, prova il tuo Credo contro il mio."
―La sfida finale di Jack ad Evie[src]

Tornata a Londra, Evie venne a sapere che il suo nemico aveva scatenato la sua ferocia su un'altra giovane consorella: Mary Jane Kelly. L'atto spinse Evie ad introdursi nelle stanze dove le forze dell'ordine aveva occultato il cadavere, venendo però fermata dall'ispettore Abberline, preoccupato per le sorti delle indagini giacché gli indizi ritrovati sulle scene del crimine riconducevano a Jacob ed alla Confraternita. Quindi l'Assassina prese ad analizzare la camera di Kelly e grazie ai suoi sensi sviluppati scovò un messaggio che lo Squartatore aveva lasciato per lui: se avesse voluto trovare il suo nascondiglio avrebbe dovuto trovare altri indizi sulle scene dei suoi primi delitti.

Quindi la ragazza analizzò gli omicidi di Annie Champman e Catherine Eddows, nei quali decifrò gli altri messaggi lasciati da Jack apprendendo la sua storia: figlio di un'Assassina morta per mano dei Templari, venne internato al manicomio di Lambeth quando era ancora molto piccolo. Lì dopo ogni sorta di violenza venne liberato e addestrato da Jacob secondo gli ideali del Credo; tuttavia il ragazzo era divenuto mentalmente instabile a causa degli abusi subiti al manicomio e per questo addossò al suo maestro ed alla Confraternita la colpa della morte di sua madre: nacque così il mito dello Squartatore e il suo progetto di punire gli Assassini ed i loro ideali corrotti.

Per ottenere altre risposte Evie si recò anche nella scena del crimine della madre di Jack, venendo però colta di sorpresa da quest'ultimo tramite una bomba del terrore; caduta sotto l'effetto allucinogeno della polvere emanata dall'ordigno, l'Assassina fu costretta ad affrontare illusioni multiple dello Squartatore. Alla fine si accorse che le persone da lei affrontare non erano altro che comuni civili e nel panico comprese che il suo obiettivo era rintanato al manicomio di Lambeth, dove ebbe origine la sua follia omicida.

Giunta alla decadente casa di cure la giovane Frye vide che l'intero personale era stato macellato e che i pazienti instabili erano stati liberati. Recandosi quindi nella sala principale del manicomio scoprì un ultimo messaggio dello Squartatore che la induceva a recarsi in cantina per affrontarlo; Evie vi si addentrò finché non vide suo fratello Jacob esanime e rinchiuso in una cella. Quindi si posizionò al centro della cantina, venendo immediatamente assalita da Jack e costretta allo scontro. Dopo una durissima battaglia riuscì a sconfiggere le illusioni dello Squartatore ed a distruggere il suo mito.

Ultimi anni[]

Subito dopo aver ucciso Jack, Evie liberò suo fratello Jacob e venne raggiunta da Abberline ed i suoi poliziotti. Questi decisero di occultare il cadavere dello Squartatore e con esso la sua storia, poiché la sua identità da Assassino avrebbe compromesso i rapporti tra la Confraternita e la società inglese. Quando suo fratello si riprese la signora Frye tornò in India. Anni più tardi tornò in patria data la nascita di sua nipote Lydia Frye: unigenita del figlio maschio di Jacob.

Poiché i genitori della piccola erano troppo impegnati in missioni per conto della Confraternita, furono lei e suo fratello a crescere Lydia e ad addestrarla secondo la tradizione degli Assassini. Nel 1914 con lo scoppio della prima guerra mondiale, Evie e Jacob non furono più in grado di proteggere la loro città, per cui lasciarono l'arduo compito ad una ormai matura Lydia. Evie quindi passò i suoi ultimi anni in India insieme ad Henry, con cui ebbe almeno un figlio.

Eredità[]

"Dovrai cercare il Frutto dell'Eden nelle vite di Jacob e Evie Frye, due gemelli Assassini della Londra vittoriana."
―Vescovo incarica l'Iniziato di rivivere i ricordi dei gemelli Frye[src]

Le azioni di Evie e suo fratello in qualità di membri della Confraternita segnarono profondamente la storia del ramo inglese. In particolare l'interesse dell'Assassina nei confronti dei manufatti della Prima Civilizzazione, le tradizioni e i segreti più oscuri dei suoi antichi confratelli, assicurarono la riesumazione di cripte ritenute perdute o addirittura in mano ai Templari. Permise anche alla Confraternita di mettere sotto protezione la Sindone e di allacciare un'alleanza con il casato reale di Hannover, nonché di acquisire nuove informazioni sulla Prima Civilizzazione e i relativi artefatti. Oltretutto fu proprio Evie a salvaguardare l'integrità degli Assassini dal cancro dello Squartatore.

La vita di Evie e quella di suo fratello risultarono di un certo interesse anche per gli Assassini e i Templari dei tempi moderni. Quest'ultimi infatti avevano rintracciato i discendenti di entrambi acquisendo dei campioni di DNA. Le sequenze geniche vennero archiviate negli uffici di Isabelle Ardant a Londra, venendo prontamente trafugati dagli Assassini Rebecca Crane e Shaun Hastings: mandarono i dati raccolti alla loro consorella, Vescovo, che incaricò un loro confratello membro del collettivo hacker degli Iniziati di rivivere i ricordi dei gemelli con l'obiettivo di trovare la Sindone da loro custodita e recuperarla - così facendo avrebbero assestato un duro colpo ai progressi del progetto Phoenix mandato avanti dalle Abstergo Industries, multinazionale gestita dai Templari.

Caratteristiche e personalità[]

"Per ogni missione c'è un approccio giusto e uno sbagliato. Irrompere sconsideratamente in combattimento è, il più delle volte, la seconda."
―Evie riflette sui vari approcci di una missione[src]

Sin dalla tenera età Evie mostrò una forte dedizione e rispetto assoluto nei confronti delle tradizioni degli Assassini e il loro Credo, a differenze di suo fratello - ritenuto molto spesso un immaturo ed uno scapestrato da loro padre. Difatti mentre Jacob si divertiva a causare guai tra le strade di Crawley, la giovane ragazza si allenava da autodidatta amplificando gli insegnamenti che le venivano impartiti. Mostrò da subito anche un nutrito interesse per l'occulto e le questioni mistiche, nonché un particolare gusto per la storia della Confraternita e quella della Prima Civilizzazione: tra un allenamento e l'altro infatti si dilettava nello studio di alcuni documenti appartenuti a suo padre.

Evie a differenza di suo fratello sviluppò una certa cultura, prevalentemente di stampo classico e con una preferenza per la filosofia platonica. L'amore per la conoscenza le fu trasmesso da suo padre, alla cui memoria fu sempre molto legata: tanto che recitava spesso alcune massime espresse dallo stesso Ethan quando era ancora in vita. Concordava con lui sul fatto che suo fratello mostrasse poco ritegno e rispetto verso le pratiche ed i costumi della Confraternita; ciononostante era molto legata a suo fratello tramite un genuino senso di competitività e reciproca antipatia. I rapporti tra i due si incrinarono al loro arrivo a Londra, poiché entrambi convinti che il proprio modo di combattere i Templari e l'oppressione fosse quello più corretto.

Difatti mentre suo fratello sognava la gloria nel mondo criminale nella convinzione che uccidere la gerarchia nemica avrebbe portato la pace a Londra, Evie credeva che bastasse strappare dalle loro mani il potere dei Frutti dell'Eden. Ella era infatti desiderosa di seguire le orme di suo padre, dal quale aveva ereditato la passione per il misticismo e l'occulto. Durante la sua ricerca la ragazza fu spesso costretta a risolvere i continui guai commessi da Jacob, alcuni dei quali comportanti il rischio di distruggere i pilastri portanti della società o dell'economia britannica. Alla fine la rabbia della giovane verso l'indifferenza raggiunse il culmine e i due litigarono violentemente.

Fu grazie a Green che i due tornarono a collaborare, seppur inizialmente con riluttanza, nella loro missione finale al ballo della corte reale. Dopo aver ucciso Starrick e completato i loro reciproci obiettivi, si riappacificarono: Jacob ammise i suoi sbagli e rifiutò la gloria tanto bramata che avrebbe potuto ottenere con la Sindone, mentre Evie dovette riconsiderare l'opinione di verità che aveva sul suo gemello e le ideologie del padre non sempre corrette. Durante le missioni mantenne sempre un atteggiamento freddo e calcolatore, sfruttando il suo acume per pianificare azioni che le garantissero il successo. Quest'ultime qualità saranno alla base del suo carattere in età adulta.

Equipaggiamento e abilità[]

"Molte guardie. Giri di pattuglia prevedibili. [...] Meglio rimanere nell'ombra."
―Evie pianifica un'infiltrazione[src]

Sin dalle prime fasi dell'addestramento giovanile, Ethan Frye notò in sua figlia un talento naturale per i metodi e le pratiche della Confraternita. Proprio in queste infatti, Evie restava sempre un passo avanti a suo fratello Jacob - cosa dovuta principalmente al fatto che la ragazza si sottoponesse ad un addestramento assiduo e giornaliero a differenza del suo gemello. Divenuta ufficialmente un'Assassina, diede subito prova delle sue grandi abilità; in ambito di corsa acrobatica era capace di scalare normalmente qualsiasi edificio o elemento naturale e di eseguire una discesa controllata dalla loro sommità con altrettanta bravura. La sua abilità nello scalare gli altissimi edifici londinesi venne agevolata da un rampino con cui poteva salire più rapidamente.

Tale attrezzo poteva anche essere utilizzato per creare una fune tesa collegata tra due palazzi e circolare con più facilità tra le larghe strade della capitale britannica. Ciononostante, Evie non perse mai la sua bravura fisica nelle manovre acrobatiche tipiche dei suoi confratelli, tanto che era capace di scavalcare agilmente ogni ostacolo naturale o urbano incontrasse sul suo cammino e di eseguire il movimento ascensionale peculiare della Confraternita noto come salto della fede. In ambito di combattimento Evie era invece meno preparata rispetto a suo fratello - soprattutto per via di un fisico non imponente e di un'esperienza inferiore rispetto a quella di Jacob.

A compensare queste mancanze fu l'addestramento ricevuto dalla Confraternita indiana: la ragazza ottenne la completa padronanza di se stessa ed imparò ad instillare il terrore nel cuore dei nemici con una singola e brutale esecuzione oppure attraverso il rilascio di una polvere che se inalata causava allucinazioni. Ciò non solo le consentiva di evitare il combattimento ma di esercitare una forte influenza emotiva sui suoi avversari. Il suo equipaggiamento era sostanzialmente composto da: una doppia lama celata, vari tipi di bombe, dei dardi allucinogeni, una pistola, delle punte e dei pugnali da lancio.

La sua arma fondamentale da combattimento variava tra un kukri, un bastone animato o un tirapugni - dopo l'addestramento in India la sua arma principale sarebbero stati una coppia di kara. Il suo era uno stile di combattimento molto basato sull'approccio diretto corpo a corpo, aggressivo e mirato all'uccisione rapida. La più grande abilità di Evie restava però la sua impareggiabile mimetizzazione, grazie alla quale era capace di infiltrarsi in strutture blindate come la banca nazionale la residenza reale. Possedeva anche una rara abilità genetica chiamata occhio dell'aquila: un sesto senso capace di aumentare la percezione sulla realtà.

Vita sentimentale[]

Omicidi commessi[]

Curiosità[]

  • "Evie" è un nome di origine biblica derivante da "Eva", il cui significato è vita.
  • Il suo cognome è invece una derivazione della parola inglese "free", che sta ad indicare libertà.
  • Evie è oltretutto la prima protagonista femminile presente in un gioco principale della saga, e la terza giocabile insieme ad Aveline de Grandpré e Shao Jun.
  • Proprio come Altaïr Ibn-La'Ahad, Evie e Jacob danno prova dei loro omicidi tramite un oggetto macchiato del sangue della vittima - mentre il Mentore levantino usava una piuma i gemelli vittoriani usavano un fazzoletto.
  • Come Ezio Auditore da Firenze, Evie indossa una cappa: tuttavia mentre il suo confratello italiano la portava sulla sinistra, lei la indossava lungo la destra.
  • Evie è anche una potenziale antenata dell'attrice Monima Das, in quanto suo marito Henry Green era l'unigenito di Arbaaz Mir, un'antenato della nota modella indiana.

Galleria[]

Fonti[]

Advertisement