Femme fatale è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Dopo essersi infiltrato a Castel Sant'Angelo, Ezio Auditore da Firenze trova la cella dove è rinchiusa Caterina Sforza, scoprendo che la chiave è in possesso di Lucrezia Borgia. Dopo aver trovato Lucrezia, Ezio la costringe ad aprire la porta della cella di Caterina.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze raggiunge la cella dove è tenuta prigioniera Caterina Sforza.
- Caterina: Ezio, tu che cosa ci fai qui?
- Ezio: Una visitina dal sarto.
- Caterina: Se mi salvi farai solo infuriare Cesare.
- Ezio: Per fortuna, non è qui.
(Frugando nelle vesti di una delle due guardie appena uccise) Per caso, non c'è una seconda chiave? - Caterina: La guardia l'ha data a Lucrezia, quindi temo di no.
- Ezio: Sai dove si trovi?
- Caterina: Le sue stanze sono in cima al Castello.
- Ezio: D'accordo, resta qui. Fa' conto di avere già la chiave.
- Caterina: Non vado da nessuna parte.
Ezio va alla ricerca di Lucrezia Borgia, che trova poco dopo nel chiostro al piano superiore, mentre parla con il suo amante, Pietro Rossi.
- Pietro: Vi amo così tanto, che vorrei cantarlo al cielo.
- Lucrezia: Ti prego! Sussurralo solo a te stesso. Se Cesare lo scoprisse, Dio sa cosa potrebbe fare.
- Pietro: Non siete appena rimasta vedova?
- Lucrezia: Lui ha ucciso mio marito.
- Pietro: Oh.
- Lucrezia: Cesare è sempre stato geloso delle mie attenzioni. Ma questo non deve fermarci.
- Pietro: Ah, no?
- Lucrezia: Manterrò il nostro segreto.
- Pietro: Lucrezia. Le vostre labbra mi bramano.
Mentre i due si scambiano un bacio, Lucrezia sente un rumore, che la spaventa.
- Lucrezia: Cosa è stato?!
Pietro, spaventato dalla reazione di Lucrezia al misterioso rumore, inizia ad allontanarsi da Lucrezia.
- Pietro: Sono in ritardo per le prove. Addio, cuor mio.
Pietro lascia il chiostro. Dopodiché una guardia entra nel cortile e si avvicina a Lucrezia.
- Guardia: Ho ascoltato l'intera conversazione, mia Signora, e farò da garante.
- Lucrezia: Bene. Dillo a Cesare. Vedremo come starà con un piede nella scarpa sbagliata.
- Guardia: Sì, mia Signora.
La guardia esce dal cortile, lasciandovi Lucrezia da sola. Ezio allora può raggiungerla per farsi consegnare la chiave della cella di Caterina Sforza.
- Ezio: Vi prego. Proseguite. Non intendevo interrompervi.
- Lucrezia: Ezio Auditore da Firenze. Che piacere vedervi finalmente in carne e ossa. Peccato che Cesare non sia più qui. Sarebbe piaciuto anche a lui.
- Ezio: Non ho nulla contro di voi, Lucrezia. Liberate Caterina e me ne andrò.
- Lucrezia: Impossibile.
- Ezio: Allora non mi lasciate altra scelta.
Ezio si avvicina a Lucrezia, che si volta ed inizi a fuggire verso l'interno del Castello.
- Lucrezia: Guardie!
Alcune guardie raggiungono il chiostro per difendere Lucrezia, ma Ezio le elimina tutte. Subito dopo, si rivolge nuovamente a Lucrezia.
- Ezio: Non posso lasciarvi qui a combinare guai, verrete con me. Se urlerete, sarò costretto a tagliarvi la lingua.
Ezio prende Lucrezia di peso e la obbliga a seguirlo fino alla cella dove è tenuta prigioniera Caterina.
- Lucrezia: Ora liberate le principesse dai castelli? Scommetto che vi sentite potente ad ammazzare chiunque vogliate. Sapete che ne è stato dei Pazzi al termine della vostra caccia? Il vostro caro amico Lorenzo li ha privati di tutto e gettati in galera, anche quelli che non c'entravano con la cospirazione. Alle donne fu proibito di sposarsi. Le tombe di famiglia furono distrutte. E vennero cancellati dai libri di storia. Puff! In un soffio! Avete volutamente ignorato le conseguenze delle vostre azioni, avete tirato il sasso e, subito dopo, nascosto la mano. Cesare finirà ciò che ha iniziato e porterà la pace in Italia. A differenza vostra, lui uccide per un fine più alto!
- Ezio: L'ignoranza rende bersagli facili.
- Lucrezia: Come volete. Sto solo sprecando fiato. Siete un ipocrita.
Ezio riesce a condurre Lucrezia Borgia fino alla cella dove Caterina Sforza è tenuta prigioniera.
Risultato[]
Ezio riesce a liberare Caterina Sforza dalla cella in cui è tenuta prigioniera.