Febe (443 a.C. circa - 429 a.C.) fu un'orfana ateniese che divenne la pupilla della misthios Kassandra durante la guerra del Peloponneso.
Biografia[]
Primi anni[]
Nata ad Atene intorno al 443 a.C. Febe lasciò la polis quando era ancora una bambina. In seguito alla morte dei suoi genitori finì sull'isola di Cefalonia, accompagnata solo dalla sua aquila di legno che chiamo Chara in ricordo di sua madre.
Amicizia con Kassandra[]
Attorno al 434 a.C. Febe stava chiedendo l'elemosina sulle strade di Sami quando incontrò Kassandra, giovane misthios spartana in esilio. Dopo averle dato un po' di denaro Kassandra chiese a Febe di venire con lei. Da lì in poi crebbe con il mercante Marco, amico di Kassandra che accolse anche lei anche prima. Col tempo Febe si affezionò molto alla spartana, dando vita a uno stretto legame tra le due.
Nel 431 a.C. Marco prese in prestito una grossa quantità di denaro dal criminale chiamato Ciclope di Cefalonia per comprare un vigneto. Incapace di ripagare il debito contratto, Febe e Kassandra subivano continuamente i tormenti dei banditi agli ordini del Ciclope. Un giorno Marco inviò Febe ad avvertire Kassandra che i malviventi sarebbero venuti ad attaccarla a casa sua, ma quando arrivò li vide già battuti. Febe informò poi Kassandra del recente acquisto di Marco, indirizzandola poi da lui.
Poco tempo dopo la faccenda culminò nel rapimento di Febe da un gruppo di questi banditi, che la tennero imprigionata alla spiaggia di Ctimene. Dopo essere stata liberata da Kassandra, la informò che un mercenario chiamato Talo Pugno di Ferro fosse stato assunto dal Ciclope per ucciderla.
Poco dopo Febe incontrò nuovamente Kassandra, intenta a svolgere commissioni per Marco. Febe le chiese come mai accettasse ancora di lavorare per lui. Dopo aver ottenuto una risposta, Febe le chiese di aiutare la sua amica Kynna al villaggio di Kausos, colpito da una forte malattia.
Nel frattempo, Febe divenne inconsapevolmente una pedina di Elpenore, membro della Setta di Cosmos. Febe diede a un informatore chiamato Creto una descrizione di Kassandra, consentendogli di rintracciarla. Questo diede il via a un susseguirsi di eventi che spinsero Kassandra a lasciare l'isola. Dopo aver appreso della sua partenza, Febe la raggiunse al porto di Sami chiedendole di venire con lei, ma Kassandra si rifiutò per non metterla in pericolo. Alla fine si promisero di rivedersi, e Febe diede a Kassandra la sua aquila di legno Chara come suo ricordo.
Lavoro per Aspasia[]
Sapendo che Kassandra non sarebbe tornata a Cefalonia, anche Febe decise di lasciare l'isola. Arrivata ad Atene imbarcandosi clandestinamente, si unì ad altri bambini orfani simili a lei, con cui fece gruppo. Rimase quindi con loro fin quando non incontrò Aspasia, un'etera amante di Pericle, sovrano della città. Aspasia le offrì un lavoro e la ragazza accettò immediatamente. Alla residenza di Pericle incontrò nuovamente Kassandra, che rimase sorpresa. Febe aiutò quindi Kassandra a vestirsi adeguatamente per il simposio organizzato da Pericle.
Peste ad Atene e morte[]
Nel 429 a.C. Atene cadde nel caos in seguito allo scoppio di un'epidemia pestilenziale nella città. Nonostante il caos Aspasia le chiese comunque di trovare un traghetto inviandola dal suo collaboratore Anastasio. Mentre vi si recava incrociò per l'ultima volta Kassandra, tornata nuovamente ad Atene dopo aver fatto nuove scoperte su sua madre.
Mentre portava avanti il suo compito la Setta di Cosmos irruppe nella casa di Anastasio uccidendolo. Febe scappò via ma venne raggiunta dai sicari nell'Odeon di Pericle, dove la uccisero. Kassandra scoprì il tutto e infuriata attaccò i suoi omicidi. Kassandra disse poi addio alla sua giovane amica e le restituì Chara. Prima di lasciare la città, incaricò Socrate e Ippocrate di darle una degna sepoltura. Febe venne poi sepolta in un cimitero fuori Atene.
La tomba di febe venne poi visitata da Kassandra e Socrate sette anni dopo, nel 422 a.C.
Personalità[]
Febe era una ragazza esuberante con un appassionato senso di indipendenza. Queste qualità la rendevano cara a Kassandra, ma la sua testardaggine sfidava comunque la loro relazione a volte. Nonostante le incombenze che la circondavano, Febe mantenne un approccio ottimista spesso e volentieri.
Curiosità[]
- Febe è un nome greco (Φοιβη) che deriva dalla parola phoibos (φοιβος) che significa luminoso, puro.