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[[Ezio Auditore da Firenze|Ezio]], dopo essere tornato a [[Palazzo Auditore]], incontra il padre [[Giovanni Auditore da Firenze|Giovanni ]] che gli chiede di portare una lettera a [[Lorenzo de' Medici]]. Ezio consegna la lettera, ma scopre che Lorenzo è fuori città, nella sua villa di Careggi. Quando torna a Palazzo Auditore, il padre sta parlando con [[Uberto Alberti]], gonfaloniere di Giustizia di [[Firenze]]. Il padre dice poi a Ezio di andare dalla [[Claudia Auditore da Firenze|sorella ]] e dalla [[Maria Auditore da Firenze|madre]], che vogliono parlargli. |
[[Ezio Auditore da Firenze|Ezio]], dopo essere tornato a [[Palazzo Auditore]], incontra il padre [[Giovanni Auditore da Firenze|Giovanni ]] che gli chiede di portare una lettera a [[Lorenzo de' Medici]]. Ezio consegna la lettera, ma scopre che Lorenzo è fuori città, nella sua villa di Careggi. Quando torna a Palazzo Auditore, il padre sta parlando con [[Uberto Alberti]], gonfaloniere di Giustizia di [[Firenze]]. Il padre dice poi a Ezio di andare dalla [[Claudia Auditore da Firenze|sorella ]] e dalla [[Maria Auditore da Firenze|madre]], che vogliono parlargli. |
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+ | *'''Ezio:''' ''Buongiorno padre.'' |
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− | Ezio va fino al posto detto dal padre |
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+ | Ezio va fino all'abitazione di Lorenzo de' Medici. |
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Versione delle 19:01, 10 apr 2012
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Fattorino è un ricordo di Assassin's Creed II.
Descrizione
Ezio, dopo essere tornato a Palazzo Auditore, incontra il padre Giovanni che gli chiede di portare una lettera a Lorenzo de' Medici. Ezio consegna la lettera, ma scopre che Lorenzo è fuori città, nella sua villa di Careggi. Quando torna a Palazzo Auditore, il padre sta parlando con Uberto Alberti, gonfaloniere di Giustizia di Firenze. Il padre dice poi a Ezio di andare dalla sorella e dalla madre, che vogliono parlargli.
Dialoghi
Ezio arriva a Palazzo Auditore.
- Ezio: Buongiorno padre.
- Giovanni: Vieni con me.
- Ezio: Qualcosa non va?
- Giovanni: Credi ch'io sia cieco e sordo, figliolo? So tutto della scaramuccia con Vieri de' Pazzi di questa notte e pure della visita a Cristina. La tua condotta è inaccettabile! Mi...mi. Mi ricorda me quando avevo la tua età. Spero che queste distrazioni non interferiscano con il tuo lavoro di oggi.
- Ezio: No, padre. Avete la mia parola.
- Giovanni: Ho preparato qui dei documenti per il signor Lorenzo de' Medici. Ho bisogno che glieli consegni.
- Ezio: Vado subito, padre.
- Giovanni: Una volta fatto torna da me.
Ezio va fino all'abitazione di Lorenzo de' Medici.
- Guardiano: Ah Ezio, ben trovato! Come state?
- Ezio: Come sempre. Ho una lettera per messer Lorenzo.
- Guardiano: Gliela farò avere quando sarà di ritorno.
- Ezio: Di ritorno?
- Guardiano: Sono andati alla villa di Careggi, ahimè. Non faranno ritorno prima di un giorno almeno.
- Ezio: Riferirò a mio padre.
Ezio torna a Palazzo Auditore.
- Federico: Bravo, datti da fare.
- Ezio: Bischero.
- Uberto: Ti preoccupi per nulla, Giovanni. Francesco de' Pazzi è in prigione. Non c'è più pericolo.
- Giovanni: Ah, salute figliolo! Ricordi il mio amico Uberto?
- Ezio: Buongiorno, gonfaloniere Alberti.
- Uberto: Buongiorno a te, giovanotto.
- Giovanni: Hai consegnato il messaggio?
- Ezio: Sì padre, ma pare che Lorenzo sia fuori città.
- Giovanni: Uhm, questo non l'avevo previsto.
- Uberto: Che cosa importa? Dovrai aspettare solo un paio di giorni.
- Giovanni: Ascolta, tua madre e tua sorella ti stavano cercando. Avrò ancora bisogno di te più tardi, ma per adesso vedi se puoi aiutare loro.
- Ezio: Siete sicuro?
- Giovanni: Sì, ora se vuoi scusarci.
- Uberto: è stato un piacere, Ezio.