Faris al-Saffar è stato un inventore e ingegnere marocchino che visse nell'Emirato di Granada e appartenente alla Confraternita spagnola degli Assassini. Appassionato del suo mestiere, Faris si spinse così avanti da stringere un patto con la criminalità locale. Dopo essere stato scoperto dei suoi crimini e arrestato, Faris venne graziato dal sultano Muhammad XII di Granada, su consiglio dell'Assassina Jariya al-Zakiyya, a condizione di fornire le sue incredibili creazioni esclusivamente agli Assassini.
Biografia[]
Nato durante il Rinascimento, Faris al-Saffar era un talentuoso artigiano e ingegnere marocchino. Presto, lasciò il suo paese natale per trasferirsi a Granada e vendere le sue incredibili creazioni ai facoltosi nobili della città.[1]
Essendo un abile inventore, Faris passava le giornate ad armeggiare con attrezzi complessi ed esplosivi pericolosi, spingendosi ben oltre i confini conosciuti della tecnologia dell'epoca. Tuttavia, molti dei suoi esperimenti non erano tecnicamente legali, perciò infrangeva costantemente la legge per perseguire i suoi scopi e acquisire i materiali proibiti necessari per le sue creazioni. Infatti, strinse anche un patto con la criminalità locale, fornendogli bombe e attrezzi in cambio di favori.[1]
Il patto durò finché non fu scoperto da Jariya al-Zakiyya, spia del sultano Muhammad XII e membro della Confraternita degli Assassini. Fin da subito, Jariyya intuì che le incredibili abilità di Faris sarebbero tornati utili agli Assassini, quindi, convinse il sultano di perdonare gli innocui crimini di Faris a condizione che si unisse alla Confraternita e fornisse le sue formidabili creazioni esclusivamente a loro.[1]
Curiosità[]
- Come molti altri eroi in Assassin's Creed: Rebellion, Faris al-Saffar è stato modellato su un avatar del multigiocatore. Nel suo caso, condivide il design del suo personaggio con l'avatar del Bombardiere in Assassin's Creed: Revelations, il quale era nella realtà Kadir, un Templare ottomano.
Apparizioni[]
Fonti[]