Faravid è stato un capoguerra vichingo al servizio di Halfdan Ragnarsson vissuto nell'IX secolo.
Era inoltre una reincarnazione della Isu Sif, conosciuta tra i norreni come la dea del grano, delle messi e della terra e la moglie di Thor.
Biografia[]
Abile comandante vichingo, Faravid giurò di servire Halfdan Ragnarsson e si unì al suo viaggio attraverso il mare del Nord verso l'Inghilterra nei primi passi dell'espansione vichinga. Faravid era sempre oscurato dal suo comandante, ma restò sempre in attesa del suo momento per risplendere.
Faravid entrò anche a far parte del consiglio di Jorvik al servizio di re Ricsige. Durante questo periodo fece la conoscenza di Eivor Varinsdottir, giunta a Jorvik per dare la caccia a tre uomini dell'Ordine degli Antichi, mentre Faravid si occupava dei preparativi per la festa di Yule. Nel corso della festa un altro membro del consiglio, Audun, chiese ai nobili presenti di brindare con del vino precedentemente avvelenato. La festa si tramutò in una strage e Faravid si occupò di scortare il re al sicuro.
Faravid tornò poi sul campo di battaglia al fianco di Halfdan per combattere contro la popolazione dei pitti, che viveva oltre il Vallo di Adriano. I pitti colpirono duramente l'accampamento, costringendo le forze di Faravid e Halfdan a dividersi. In seguito all'attacco Faravid incontrò nuovamente Eivor, giunta su richiesta di Halfdan. I pitti attaccarono nuovamente le forze di Faravid, ma il ritorno tempestivo di Halfdan permise alla battaglia di concludersi a loro favore.
In seguito alla battaglia, Faravid fece visita ad Halfdan a Donecaestre, dove gli donò un calice recuperato tra i tesori dei pitti e partì verso il suo accampamento. Lì Faravid venne raggiunto da Eivor, che gli disse di essere stata incaricata da Halfdan per assisterlo contro i pitti. I due vennero interrotti da uno dei suoi uomini, Ulf, che avvertì Faravid di non fidarsi di lei perché troppo vicina ad Halfdan, così Faravid lo mandò via, anche se rimase sospettoso sulle reali intenzioni di Eivor.
Insieme partirono poi per assaltare il monastero di Elmet. Dopo aver scampato un tentativo di imboscata dei pitti, Faravid affidò a Eivor il compito di ripulire la caverna delle streghe, mentre lui e i suoi uomini avrebbero fatto il giro. All'uscita della caverna, Eivor gli disse che gli uomini venivano dal loro campo a Stenwege, ma in quel momento vennero visti da alcuni ricognitori pitti, che tentarono la fuga proprio verso quella direzione.
Gli uomini di Faravid ed Eivor ripulirono così il campo, scoprendo così che i pitti avevano intenzione di lanciare un'offensiva durante l'inverno. Faravid si spartì poi il bottino con i suoi uomini ed Eivor, lasciando una parte per Halfdan. Parlando dei propri gusti nel bere, Faravid accennò a Eivor degli intrugli che l'erborista Moira preparava per Halfdan. Faravid le parlò poi di un suo piano segreto per attaccare i pitti prima dell'inverno e guadagnarsi la gloria della vittoria, chiedendole però di non farne parola con Halfdan, che non avrebbe mai dato il suo assenso.
Faravid si incontrò poi con Eivor a campo silvestre per preparare l'offensiva. Eivor disse a Faravid della morte di Ulf, trovato da Halfdan con i suoi tesori. Faravid mostrò a Eivor la sua parte di bottino risalente alla conquista di Jorvik da re Aelle, con cui avrebbe finanziato la sua armata e poi andò con lui a Jorvik per chiedere aiuto a re Ricsige, cercando di ingannarlo per convincerlo a supportare l'attacco ai pitti. Ricsige pretese comunque degli ordini scritti da Halfdan, così lui ed Eivor convinsero Hjorr a fabbricare dei falsi ordini.
Giunto il momento di attaccare la fortezza di Magnis, Faravid venne raggiunto da Halfdan, venuto a sapere del piano di Faravid. Avvicinandosi alle mura per chiedere una tregua, scoprirono però che Ricsige li avesse traditi schierandosi a favore dei pitti e si prepararono alla battaglia. La battaglia ebbe esito favorevole ma il contrattacco dei pitti, determinati a riprendersi la fortezza, non tardò ad arrivare. Le forze di Halfdan respinsero il loro tentativo ed Eivor uccise Ricsige mentre tentava di fuggire.
Tornati a Jorvik, Halfdan, Faravid e i loro uomini festeggiarono la vittoria sui pitti, ma durante i festeggiamenti Eivor si accorse che il calice da cui beveva Halfdan fosse di un metallo strano. Moira notò che si trattasse di piombo, un metallo capace di avvelenare con lentezza. Halfdan esplose quindi di rabbia, prendendosela con Faravid poiché era stato lui a donarglielo.
Curiosità[]
- Indipendentemente dalla scelta finale di Eivor, Faravid non conferma né smentisce l'intenzionalità di avvelenare Halfdan.
Apparizioni[]
Fonti[]
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