Estrazione dell'abate è la rappresentazione virtuale alterata di una delle memorie genetiche di Aguilar de Nerha.
Diario di Aguilar[]
Secondo le informazioni recuperate dalla villa del luogotenente Del Salto a León, Ramírez ha ordinato la cattura e la tortura di una setta di monaci dei monti asturiani. Si dice che venerino un pezzo del bastone d'oro di San Giacomo, che potrebbe essere il terzo frammento dello Scettro dell'Eden.
I monaci sono prigionieri in una delle fortezze dell'Inquisizione nei bassifondi di Oviedo. Dobbiamo infiltrarci, liberare i monaci e scoprire tutto ciò che riusciamo sulla reliquia, per capire se è davvero il frammento dello Scettro bramato dall'Inquisizione.
Dialoghi[]
Gli Assassini si incontrano all'attico del forte dell'Inquisizione e si fanno strada al suo interno, trovando un monaco legato ad una sedia in una cella di detenzione, quindi, lo liberano.
- Monaco: Pensavo di essere spacciato! Prendete queste monete, è il minimo che possa fare per ringraziarvi di avermi liberato. Vi prego, salvate il nostro abate!
Il monaco da 350 monete agli Assassini. Gli Assassini continuano per la loro strada, trovando un altro monaco trattenuto in maniera simile a quello precedente, e lo liberano.
- Monaco: Grazie! Ho solo qualche moneta per esprimere la mia gratitudine. Salvate il nostro abate e fatela pagare a quei bastardi!
Il monaco da 350 monete agli Assassini. Gli Assassini continuano per la loro strada, trovando un altro monaco trattenuto in maniera simile a quello precedente, e lo liberano.
- Monaco: Vi prego, salvate il nostro abate! Il frammento dello Scettro non deve cadere nelle sporche mani dell'Inquisizione!
Il monaco da 350 monete agli Assassini. Gli Assassini continuano per la loro strada, raggiungendo, infine, la stanza delle torture, dove trovano Ramírez e il boia interrogare l'abate e una guardia osserva il tutto lì vicino.
- Ramírez: Avete giurato di obbedire ai vostri superiori nei ranghi della chiesa! Disobbedire al grande inquisitore equivale al tradimento!
- Abate: Al contrario. Io non obbedisco all'Inquisizione, ma a Dio! Non ho niente da dirti!
- Ramírez: (Al boia) Boia! Tortura quest'uomo e non fermarti finché non avrà confessato tutto ciò che sa della sua preziosa reliquia! Assicurati di non ucciderlo prima.
- Boia: È un onore, inquisitore. E poiché è un eretico, sarà anche un piacere!
Ramírez esce dalla stanza. In contemporanea, gli Assassini tendono un'imboscata al boia e alla guardia, i quali dopo averli ingaggiati in combattimento, ne escono feriti mortalmente. Ormai soli con l'abate, gli Assassini lo liberano e, nel mentre, vengono raggiunti da Diego de Alvarado.
- Alvarado: Ottimo lavoro liberare l'abate! Ora sentiamo cosa può dirci.
- Monaci: Amici miei, avete la mia eterna gratitudine per avermi liberato dagli orrori della camera di tortura. Ma nessuno sarà al sicuro se troveranno la nostra sacra reliquia! Vi dirò tutto, ma dovette promettere di recuperarla e di difenderla da Ramírez e dai suoi uomini. Molti anni fa affidammo la reliquia a Pedro Madruga, un onesto signore della Galizia e protettore del nostro monastero, pregandolo di nasconderla. Madruga accettò e la portò al suo castello di Sobroso per tenerla al sicuro. Purtroppo, qualche anno fa è morto... Ora il castello di Sobroso è disabitato, ma la reliquia dev'essere ancora lì. Trovatela! Non deve cadere nelle mani dell'Inquisizione. Che Dio benedica la vostra missione!
Risultato[]
Gli Assassini salvano i monaci dalla prigionia e l'abate anche dalla tortura. Nonostante non riescono ad uccidere Ramírez, gli Assassini riescono a sapere dove si trova il terzo e ultimo frammento dello Scettro, grazie alla dichiarazione dell'abate.