Esplosioni! è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze torna da Teodora Contanto per organizzare un piano per rubare la maschera d'oro a Dante Moro. Ezio, dopo aver rubato la maschera grazie all'aiuto delle cortigiane, si reca alla festa e, dopo aver ascoltato il discorso del doge Marco Barbarigo, lo uccide con la pistola celata.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze torna a La Rosa della Virtù, dove lo aspettano Teodora Contanto e Antonio de Magianis.
- Teodora: Mi spiace, Ezio. Non sapevamo che Silvio avrebbe barato.
- Antonio: Mh, avreste dovuto.
Una cortigiana interrompe il discorso dei tre, rivolgendosi a Teodora.
- Cortigiana: Sorella! Ci hai detto di farti sapere se vedevamo quel bastardo che ha rubato la maschera d'oro? Sta andando al ricevimento del Doge!
- Ezio: Vado io! Posso raggiungerlo prima che arrivi e riprendermi la maschera.
- Antonio: E come? Uccidendo quel povero idiota?
- Ezio: Certo. Lo sai cosa c'è in gioco.
- Antonio: No! Se lo uccidi, annulleranno il ricevimento e Marco si rintanerà di nuovo a Palazzo. Avremmo perso tempo un'altra volta! Ruba la maschera, invece. Senza strepiti.
- Teodora: Fatti aiutare. Le mie ragazze sono già appostate lungo il percorso. Possono distrarlo mentre gli sottrai la maschera.
- Ezio: Va bene. Ce la posso fare.
Ezio esce e si dirige verso una piazzetta dove si intrattiene Dante Moro. Dopodiché, Ezio si mescola tra le cortigiane e gli ruba la maschera. Dopo il furto, Ezio indossa la maschera e si dirige nel luogo dove il Doge tiene il suo ballo privato.
- Guardia: Buona sera, signore.
Ezio entra al ricevimento, dove rincontra Teodora.
- Teodora: Ce l'hai fatta! Marco è sulla barca, appena al largo. A momenti terrà un discorso. Nell'attesa sfrutta le mie ragazze. Muoviti insieme a loro per non farti vedere.
Dante arriva al ricevimento, accompagnato da alcune guardie.
- Dante: Trovatelo.
Le guardie iniziano la loro ricerca, ma Ezio si mescola tra i cittadini e le cortigiane per evitare la cattura.
Poco dopo, Marco Barbarigo raggiunge il ponte della barca per fare il suo discorso.
- Annunciatore: Signore e signori! Ecco a voi il venerabile Doge di Venezia!
- Marco: Benvenuti, amici miei, al più straordinario evento mondano dell'anno! In pace o in guerra, in abbondanza o in carestia, nulla può privare Venezia del suo carnevale!
- Ezio: Diamine! Non lascerà la barca. Mi toccherà nuotare fino a lui...
- Teodora: Te lo sconsiglio. Ti scoprirebbero subito.
- Ezio: E allora mi farò strada con la for...
- Teodora: (Interrompendo Ezio) Aspetta!
- Marco: Stanotte, celebriamo ciò che ci rende grandi: che le nostre luci illuminino il mondo intero!
- Teodora: Ho trovato! La pistola, quella con cui hai fermato l'omicida! I fuochi copriranno lo scoppio. Calcola bene i tempi e potrai andartene da qui indisturbato.
- Ezio: Ottimo ragionamento, sorella.
- Teodora: Ti aspetterò al bordello, figlio mio.
Teodora torna al bordello, mentre Marco continua il suo discorso.
- Marco: Sappiamo tutti che sono stati tempi assai duri. Tuttavia, ne siamo usciti insieme, e questo ha reso Venezia ancor più forte. I passaggi di potere sono sempre stati difficili. Ma abbiamo superato l'ostacolo in pace e serenità. Certo non è cosa facile perdere un doge ancora nel fiore degli anni. E per la crudeltà di un Assassino che si annida tuttora fra noi! Tutti noi amavamo profondamente Mocenigo. Era un amico leale e ci mancherà. Ma le sue scelte politiche ci vedevano forse d'accordo? Ci sentivamo sicuri, sotto di lui? Ci fidavamo della strada che aveva scelto di seguire? O, come me, iniziavate a tremare, temendo che Mocenigo non avesse una visione chiara, che non fosse pronto per quello che ci attende? Ebbene, amici miei, sono qui per dirvi che IO CONOSCO la strada da seguire! IO SO dove stiamo andando, verso quale meta bellissima, e ci arriveremo insieme! Il futuro che vedo per Venezia è un futuro di forza e ricchezza. Costruiremo una flotta così potente da far tremare i nostri nemici ancor più che in passato, espanderemo le nostre rotte commerciali solcando i mari e porteremo a casa spezie e tesori mai visti! E a coloro che ci contrastano, io dico: riflettete bene prima di scegliere da che parte stare. Perché o siete con noi o siete dalla parte del male. E in mezzo a noi non tolleriamo nemici. Vi daremo la caccia, vi staneremo, e vi ANNIENTEREMO! E Venezia resterà sempre il faro più luminoso, che risplenderà fra tutte le genti.
Il discorso del Doge viene interrotto da Ezio, che gli spara con la sua pistola celata.
- Marco: No... è troppo presto... non sono pronto.
- Ezio: Difficile esserlo. Che la morte non sia crudele. Requiescat in pace.
Ezio fugge dalla festa, e torna al bordello.
Appena entrato, si ritrova circondato da cortigiane.
- Cortigiana 1: Ottimo lavoro!
- Cortigiana 2: Che spettacolo!
- Cortigiana 3: Un vero eroe!
- Teodora: Devi essere esausto. Vieni, riposati.
- Antonio: Ah, il salvatore di Venezia! Che cosa posso dire? Forse ho sbagliato a dubitare fin da subito. Ora vediamo il mosaico ricomporsi.
- Teodora: Su, adesso basta. È stato un lavoro faticoso. E ora il tuo corpo stanco ha bisogno di conforto. Lo sento.
- Ezio: Sorella mia, soffro tanto da aver bisogno di un conforto davvero tanto generoso.
- Teodora: Beh, sei nel posto giusto. (Rivolta alle cortigiane) Ragazze!
Le cortigiane di Teodora portano via Ezio.
Risultato[]
Marco Barbarigo viene ucciso e suo fratello, Agostino Barbarigo, affiliato agli Assassini, prende il suo posto come Doge. In concomitanza, i festeggiamenti del carnevale terminano in tutta Venezia.
Curiosità[]
- Anche se Teodora suggerisce ad Ezio di uccidere Marco con la pistola celata, il Templare può essere assassinato anche con qualsiasi altra arma.
- Se Ezio assolda le cortigiane vicine alla nave e si avvicina, le guardie di Marco salteranno giù dalla nave e le raggiungeranno, rendendo un assassinio con la lama celata molto più facile.
- Dopo aver ucciso Marco è possibile combattere contro Dante, sebbene Ezio non possa ucciderlo. Dante può anche essere combattuto dopo il furto della maschera, ma anche in quella occasione non si può ucciderlo. Se invece viene assassinato silenziosamente, allora morirà.
- Teodora suggerisce di sparare durante i botti dei fuochi d'artificio, tuttavia le guardie verranno allertate indipendentemente da quando viene sparato il colpo.