Elpenore è stato un mercante membro del ramo Occhi di Cosmos della Setta di Cosmos nel periodo della Guerra del Peloponneso.
Biografia[]
Elpenore si guadagnava da vivere attraverso il commercio, cosa che gli procurò molte opportunità di servire l'Anziano del suo ramo in maniera appropriata. Quando la guerra tra Atene e Sparta scoppiò lui sfruttò la cosa per vendere armi ed equipaggiamento a entrambi gli schieramenti.
Quando la Setta mise in cima alle proprie priorità la ricerca dei discendenti di Leonida I di Sparta, Elpenore mandò i suoi informatori alla ricerca di Myrrine e sua figlia Kassandra. Due di loro, Creto e Antonide, ottennero successo trovando Kassandra sull'isola di Cefalonia.
Affari con Kassandra[]
- "Di solito lascio che siano gli altri a sporcarsi le mani. Immagino tu non sappia come rimuovere questa macchia."
- ―Elpenore si presenta a Kassandra
Elpenore viaggiò personalmente sull'isola, sbarcando nei pressi di una casa abbandonata nel 431 a.C. Dopo aver visto Kassandra uccidere i suoi uomini da sola con le sue mani Elpenore si presentò a lei, mentre nel frattempo tagliava la gola al suo ultimo uomo rimasto in vita. Dopodiché, Elpenore assunse Kassandra per recuperare la Tela di Penelope a lui rubata e riportata a Itaca. Per iniziare le ricerche la indirizzò al Palazzo di Ulisse, Una volta tornata con l'oggetto, Elpenore le offrì di tenerlo come ricompensa.
Subito dopo, Elpenore propose a Kassandra un nuovo obiettivo: dare la caccia e uccidere un generale spartano conosciuto come Lupo che, a insaputa della misthios, si trattava di suo padre Nicolao. Kassandra raggiunse Elpenore alcuni giorni dopo nella sua abitazione portandogli il suo elmo. Lui le rivelò di sapere della parentela tra loro e di averla assunta appositamente. Dopo averle anche confermato che sua madre Myrrine fosse viva provò a chiederle di uccidere anche lei, facendo infuriare ancora di più Kassandra, che lasciò in mano alle sue guardie mentre fuggiva.
Kassandra scoprì poi del coinvolgimento di Elpenore con la Setta di Cosmos dall'Oracolo di Delfi, e si decise a rintracciarlo. Elpenore pensò quindi a tenderle una trappola piazzando un suo sosia al Forte di Farsala, ma Kassandra lo uccise, trovandogli addosso una lettera con su scritto il suo vero nascondiglio.
Morte[]
Elpenore aveva chiesto all'uomo usato come esca di ucciderla per poi incontrarsi nella grotta vicino alla valle del serpente. Kassandra lo affrontò nuovamente nella grotta dietro al tempio, e durante lo scontro Elpenore ammise che il vero obiettivo della Setta fosse sua madre, dato che avevano già Deimos con loro. Prima di morire per via delle ferite, Elpenore disse a Kassandra di aver fatto un errore a ucciderlo, essendo lui l'unica ragione per cui fosse ancora viva grazie alla sua protezione dalla Setta che la voleva morta. Quando Kassandra gli chiese ulteriori spiegazioni, Elpenore si limitò a ridere prima di morire.
Kassandra trovò nel nascondiglio un curioso frammento, assieme a una toga cerimoniale nera con una maschera bianca. Prese quindi il tutto pensando che sarebbe potuto tornarle utile.
Conseguenze[]
La morte di Elpenore venne scoperta da Deimos, che decapitò la testa di Elpenore per portarla con sé all'incontro della Setta come prova della sua morte. Ciò portò entrambi i nipoti di Leonida a riconoscersi a vicenda.
Qualche tempo dopo Kassandra incontrò un politico che affermava di essere il fratello di Elpenore. Disse che Elpenore gli aveva permesso di intraprendere la carriera politica grazie alla sua protezione, che in seguito alla sua morte venne a mancare esponendolo agli attacchi di criminali. Inconsapevole che Kassandra fosse la responsabile del suo omicidio, la assoldò per occuparsi dei banditi.
Curiosità[]
- Elpenore era il nome di uno dei compagni di Ulisse nell'Odissea di Omero, opera della mitologia greca. Sull'isola di Eea, mentre era ospite della maga Circe, Elpenore venne trasformato in un maiale. Dopo essere ritornato a fattezze umane, si ubriacò sul tetto della casa della maga, finendo per morire quando cadde al suo risveglio.