Elisabetta Gonzaga (9 febbraio 1471 - 28 gennaio 1526) è stata una nobildonna italiana e duchessa di Urbino attraverso il matrimonio con Guidobaldo da Montefeltro. Lei e la sua famiglia si erano opposti ai Borgia.
Biografia[]
Nel 1500, papa Alessandro VI indisse un giubileo a Roma e la duchessa di Urbino decise di parteciparvi, nonostante i rapporti tra la sua famiglia e i Borgia erano piuttosto ostili a causa della campagna di conquista della Romagna condotti da Cesare Borgia.[1]
Gli Assassini sapevano che la duchessa era contro i Borgia e videro in lei un'importante alleata che non potevano perdere. Temendo di perderla, decisero di fargli desistere a partecipare al giubileo, quindi si misero alla sua ricerca. Francesco Vecellio e la sua squadra di Assassini trovarono il suo piccolo entourage e chiesero a Elisabetta di seguirli. Tuttavia, la poca fiducia che la duchessa aveva per essi, non la desistettero dai suoi obiettivi, volendo rimanere in strada e in piena vista. Le sue continue proteste attirarono l'attenzione di diverse guardie dei Borgia e il loro capitano riconoscendo la duchessa le puntò contro l'arma. Francesco lanciò velocemente una bomba fumogena e Tessa Varzi approfittò della copertura per sedare la duchessa, la quale cadde priva di sensi.[1]
Gli Assassini se ne andarono con la duchessa, dove la trascinarono in una carrozza fuori dalla città e si assicurarono che il conducente la portasse sana e in salvo a Mantova, dominio della sua famiglia. La sopravvivenza della duchessa avrebbe fatto continuare la lotta della sua famiglia contro i Borgia ed Elisabetta si sarebbe rivelata una preziosa alleata.[1]