Edward Kenway è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Edward Kenway, rivissuta da un impiegato dell'Abstergo Entertainment nel 2013 attraverso l'Animus Omega.
Descrizione[]
Edward Kenway, dopo un attacco ad un convoglio reale, fa naufragio a capo Bonavista insieme ad un misterioso uomo. Lì, l'uomo tenta inizialmente di convincere Edward ad aiutarlo a giungere a l'Avana, per poi tentare di ucciderlo. Edward uccide quindi l'uomo e frugando nelle sue vesti scopre una lettera del governatore spagnolo di Cuba, Laureano Torres y Ayala, che chiede a Walpole di recarsi rapidamente a l'Avana per consegnarsi gli oggetti che ha con sé in cambio di una generosa ricompensa. Edward decide quindi di impersonare l'uomo per ricevere la ricompensa. Dopo aver salvato un mercante, Stede Bonnet, dai soldati che lo accusavano di essere un pirata, Edward salpa insieme a lui per l'Avana.
Dialoghi[]
La Jacobite, una nave pirata, sta attaccando la HMS Intrigue e la sua scorta durante una tempesta. Uno dei marinai a bordo della nave pirata è Edward Kenway.
- Ciurma: Reggetevi!
- Ciurma: Ci è addosso!
Una bordata colpisce la Jacobite.
- Edward: Riesci a vederla?
Alla luce di un lampo, Edward nota un uomo incappucciato con delle strane vesti a bordo della nave inglese.
- Ciurma: Armate i cannoni!
- Bramah: Il timoniere è morto! Qualcuno vada al timone!
Edward prende il timone e riesce ad affondare la scorta, per poi attaccare e affondare la HMS Intrigue. In quel momento, tuttavia, la ciurma nota le fiamme a bordo della Jacobite.
- Ciurma: La polveriera! Sta per scoppiare!
- Bramah: Spegnete il fuoco! Vai dentro, cane rognoso!
Il misterioso individuo che Edward ha visto poco prima sulla HMS Intrigue sale sulla Jacobite e uccide il capitano Bramah con una lama che gli spunta dal polso. Edward e l'uomo si fronteggiano per un breve istante, prima che la polveriera esploda, facendoli finire in acqua. Mentre è svenuto, Edward ricorda una conversazione avuta con la moglie, Caroline Scott, prima di partire per le Indie Occidentali.
- Caroline: Sarà pericoloso? Edward?
- Edward: Hm?
- Caroline: Fare il corsaro.[1] È pericoloso?
- Edward: Non pagherebbe tanto, altrimenti.
- Caroline: Perché non entri nella Regia Marina? Avresti una paga certa. E da gente onesta.
- Edward: Al diavolo i signori della Marina. Per ogni scellino che danno a me il capitano ne prende seicento! Non è così che si fa fortuna.
- Caroline: Non ci serve una fortuna.
- Edward: Non è per bisogno, Caroline. Voglio del cibo che sia decente. Voglio dei muri che proteggano dal vento. Voglio una vita decorosa.
- Caroline: Quanto pensi di restare laggiù con quei corsari?[2]
- Edward: Un anno, direi. Due al massimo.
- Caroline: Va bene. Non più di due... Promettilo...
Edward rinviene e, dopo essere riemerso, raggiunge la spiaggia di Capo Bonavista. Poco dopo il misterioso uomo, sopravvissuto anch'egli all'esplosione, lo raggiunge a riva.
- Edward: È andata bene anche a te?
- Duncan: L'Avana. Devo andare all'Avana.
- Edward: Bene, allora costruirò un'altra nave.
- Duncan: Ti pagherò! Non è questo che interessa a voi pirati? Ti darò mille corone.
- Edward: Vai avanti.
- Duncan: Lo farai oppure no?
- Edward: Ma non hai il denaro qui con te, vero?
Edward si avvicina all'uomo, che estrae una pistola e la punta verso Edward.
- Duncan: Dannati pirati del cazzo!
L'uomo prova a sparare, ma si rende conto che la pistola è danneggiata e, dopo averla lanciata a terra, fugge nella giungla.
- Edward: (Ride) Ora ti prendo, furbone!
Edward si mette alla ricerca dell'uomo.
- Edward: Forza, amico! Inizi col piede sbagliato!
Sono più di cento leghe da qui all'Avana! Vuoi camminare fin là?
Edward raggiunge un punto d'osservazione e nota l'uomo correre in lontananza.
- Edward: Diavolo! Ma dove sta correndo?
- Duncan: Seguimi, e ti uccido!
Malgrado la minaccia, Edward segue l'uomo, che sta fuggendo.
- Edward: Insieme si può sistemare tutto!
Edward segue l'uomo, che all'improvviso gli punta contro una pistola.
- Duncan: Non ti avvicinare!
L'uomo spara ad Edward, che lo insegue per ucciderlo. Dopo averlo ucciso, Edward depreda il cadavere e scopre un cubo di cristallo e una lettera di Laureano de Torres, governatore spagnolo di Cuba.
- Torres: (Signor) Duncan Walpole, accetto la vostra generosa offerta e attendo con ansia il vostro arrivo. Se davvero siete in possesso ci ciò che bramo, vi ricompenserò più che degnamente. Anche se non conosco il vostro viso, suppongo di saper riconoscere le famigerate vesti del vostro Ordine. Quindi venite all'Avana in fretta... Confidando che vi accoglierò come un fratello. (Il vostro umile servitore, governatore) Laureano Torres y Ayala.
Edward decide di impersonare Duncan nell'incontro con il governatore e, dopo aver spogliato e nascosto il cadavere, ne indossa le vesti. Si vede però costretto a gettar via le lame che l'uomo portava ai polsi, in quanto rotte.
- Edward: (Osservando il cadavere) Signor Walpole. Vi spetta la ricompensa!
In lontananza, Edward sente degli spari e, avvicinandosi, nota una nave in mare.
- Edward: Quella goletta andrà benone...
Avvicinandosi ulteriormente, Edward nota un gruppo di soldati inglesi che ha imprigionati degli uomini.
- Soldato: Il comandante si trova già a Kingston. E ora dobbiamo portare questa bagnarola fin laggiù.
- Bonnet: C- cosa, Kingston? No, no, La nostra meta è l'Avana. Sono un mercante che...
- Soldato: Taci, pirata schifoso! Presto penderai dalla forca!
- Bonnet: Signori, non c'entro nulla con l'attacco. Io e la mia ciurma eravamo all'ancora a rifornirci d'acqua!
Alcuni marinai tentano di fuggire.
- Soldato: Fermi!
- Soldato: Prendeteli!
I soldati uccidono i marinai, e poi minacciano il mercante.
- Soldato: Dammi un motivo per non farti saltare le cervella.
- Bonnet: Il mio zucchero! Prendete pure tutto! Pagherò! E qualsiasi cifra! Oddio! Oddio!
Edward attacca ed uccide i soldati, salvano il mercante.
- Bonnet: Grazie a Dio, signore, sono salvo. Io vi devo la vita!
- Edward: (Osservando la nave) Quella è vostra?
- Bonnet: È la mia nave, sì. Ma, ehm... Lì giace il suo capitano. E io non so condurla per mare.
- Edward: Posso farlo io stesso. Tranquillo.
- Bonnet: Non vorrete fuggire con la mia nave, vero?
- Edward: Sono Duncan. Il vostro nome, amico?
- Bonnet: Stede. Stede Bonnet.
- Edward: Bene, signor Bonnet, che rimanga fra noi... Sono in missione segreta per conto di Sua Maestà il Re, Iddio lo protegga, e devo arrivare a L'Avana al più presto.
- Bonnet: Ah, che sollievo, signore! L'Avana è anche la mia meta. Le strade si uniscono!
- Edward: Siamo alleati, dunque.
Edward controlla il contenuto delle casse intorno a loro.
- Bonnet: Ah, ne sono lieto. E dire che vi avevo preso per un pirata.
- Edward: Davvero?
- Bonnet: Già. Avete un... insolito modo di comportarvi. Svelto e diretto, se posso dire. Mi avete spaventato!
Non avendo trovato nulla di interessante, Edward si dirige verso la riva.
- Bonnet: Ma, tutto considerato, si direbbe che sia stato il mio giorno fortunato, esatto?
I due raggiungono la riva.
- Bonnet: Senza barca a remi temo che dovremmo nuotare fino alla nave.
- Edward: Può succederci molto di peggio.
I due si tuffano in mare per raggiungere la goletta.
- Bonnet: Oh, sarà difficile. Avrei dovuto togliere il cappotto!
Edward e Bonnet salgono sulla nave ed Edward prende il timone.
- Bonnet: Benvenuto a bordo, Duncan! È una modesta goletta, ma è perfetta per lo scopo. Trasportare carichi dalla mia piantagione.
- Edward: Andrà benone. Il vento si è alzato ormai. Spieghiamo le vele, d'accordo?
La nave salpa.
- Bonnet: Ah, sento già il vento tra i capelli! Che goduria! È un grande piacere sentire e annusare l'oceano. Profuma di... di opportunità.
- Edward: (Ride) È un buon modo di vederla, già.
- Bonnet: Le abbiamo spiegate per bene, mi pare! (Ride) I marinai erano molto agitati all'idea che i pirati razziassero queste acque. Sono un pericolo, secondo voi?
- Edward: È possibile. Ma quasi tutti prediligono il Canale Sopravento fra Cuba e Hispaniola.
- Bonnet: Oh, è chiaro. Sì, è uno stretto frequentato. Ma non mi preoccupo di essere assalito dai pirati, a dire il vero. La mia nave è piccola e non trasporto nulla di valore. Canna da zucchero e derivati. Melassa, rum, questo genere di cose.
- Edward: Non esiste pirata al mondo che direbbe di no a un barile di rum.
- Bonnet: Be', sì... Sì, suppongo sia vero!
La nave esce dalla baia.
- Bonnet: Siete un capitano nato, Duncan.
- Edward: Ho imparato i trucchi del mestiere tempo fa. Due anni di esperienza come corsaro.
- Bonnet: Dio mi fulmini! La vostra è una vita avventurosa, se posso dire. Ricca di avventure! Che invidia!
- Edward: Ho visto un buon numero di stranezze, sì.
La nave si dirige verso il mare aperto per far rotta verso Cuba.
Risultato[]
Edward decide di impersonare Duncan Walpole in un incontro con il governatore di Cuba, Laureano Torres, per ottenere una ricompensa, e lascia Capo Bonavista con il mercante Stede Bonnet.