E il mio zucchero? è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Edward Kenway, rivissuta da un impiegato dell'Abstergo Entertainment nel 2013 attraverso l'Animus Omega.
Descrizione[]
Tornato dalla rissa nella taverna, Edward Kenway scopre che le carte e la fiala prese da Duncan Walpole sono stati confiscati dai soldati spagnoli, e si adopera per recuperarli.
Dialoghi[]
Edward Kenway si riunisce a Stede Bonnet.
- Edward: Mi dispiace per quell'uscita. Qualche incomprensione?
- Bonnet: Una dopo l'altra.
- Edward: Oh, Cristo, mi spiace, è tutta colpa mia. Cerco solo di non farmi notare dagli spagnoli.
- Bonnet: Oh, non importa. Purtroppo, però, quei soldati hanno preso il mio zucchero. E i vostri dispacci.
- Edward: Merda! Dove sono andati?
- Bonnet: Non ne ho proprio idea, temo. Forse quei tizi lo sanno, ma il mio spagnolo è muy maltà (molto male), quindi... non oso chiedere.
- Edward: Al diavolo! Va bene. Seguiamoli e recuperiamo le mie mappe.
- Bonnet: Lo zucchero?
- Edward: Dove, nelle mie braghe? Vedremo che succede.
Edward inizia a pedinare le guardie.
- Bonnet: Non vi dispiace se vi seguo, vero?
- Edward: No, se state zitto e non vi vedono.
Bonnet si avvicina eccessivamente alle guardie.
- Edward: Bonnet!
- Bonnet: Mi sa che ci sto prendendo la mano.
- Edward: Zitto.
- Bonnet: Temo ci stiano addosso.
- Edward: Indietro!
- Bonnet: Ehi! Forse dobbiamo dividerci, per confonderli.
- Edward: La vostra idea migliore di oggi.
Le guardie raggiungono un mercante che inizia a parlare a loro.
- Mercante: Buenos días, señores (Buongiorno, signori). Siete in ritardo.
- Guardia: Sì, signore. Sì. Ci dispiace molto. Un impegno del capitano.
- Mercante: Intendete il capitano Mendoza?
- Guardia: Sì, signore. Non vede l'ora di incontrarvi, ma deve presenziare a... a... un'impiccagione, señor (signore).
- Mercante: Impiccagione? Adoro le impiccagioni!
- Guardia: Sì, signore. Bene. Al suono della campana, andiamo... Se volete!
- Mercante: Volentieri! Specie se è il capitano Mendoza ad aprir la botola. Quell'uomo mi deve del denaro per alcuni schiavi.
- Guardia: Certo, signore. Il capitano Mendoza vi pagherà presto. Abbiamo merci da vendere. Zucchero e non solo.
- Mercante: Ottimo.
La campana che segna l'inizio dell'impiccagione inizia a suonare.
- Guardia: La campana, signore! L'impiccagione sta per iniziare.
- Mercante: Bene, non perdiamo tempo!
- Guardia: Sì, signore. Andiamo. Manca poco. Di qua! Di qua!
- Mercante Quanto durerà l'impiccagione, amico? Non voglio aspettare il capitano fino a sera.
- Guardia: Sarà veloce, signore. Il capitano Mendoza deve solo impiccare l'uomo, e poi potrà saldare il debito.
- Mercante: Non voglio real, sia chiaro. Voglio merci. Cose da vendere. Tabacco. Rum. Zucchero.
- Guardia: Sì, sì! Abbiamo ottimo zucchero. Casse rubate a un inglese la scorsa notte.
- Mercante: A un inglese?
- Guardia: Sì, zucchero da Barbados. Sopraffino. Lo teniamo al Castillo perché quel tale ha preso parte a una zuffa ieri. E' scappato e l'ha lasciato li. Niente male!
I due uomini arrivano al luogo dell'impiccagione.
- Mercante: Un buon inizio. Devo recarmi anch'io fino al Castillo?
- Guardia: No, signore. Il capitano Mendoza ve lo manderà, io credo. Non temete.
- Mercante: (Notando l'uomo presente sul patibolo) Gran Dio! Quel tipaccio è il capitano Mendoza?
- Guardia: No, signore. È El Tiburón. El Tiburón serve il governatore Torres.
Edward ruba la chiave al capitano Mendoza per poi infiltrarsi nella piccola fortezza recuperare le mappe e la fiala. In seguito torna da Bonnet.
- Edward: Mi spiace per lo zucchero. Ma ho soltanto due mani.
- Bonnet: Oh, non è un problema. Beh, ho un grosso... carico per rientrare del viaggio.
- Edward: Resterete qui a lungo?
- Bonnet: Qualche settimana, sì. Poi via a Barbados! Alla noia della quotidianità.
- Edward: Non dovreste farlo. Andate a Nassau. Vivete la vostra vita!
- Bonnet: Sbaglio o si dice che Nassau pulluli di pirati? Sembra un posto ambiguo.
- Edward: Non ambiguo, libero.
- Bonnet: Oddio, che avventura sarebbe! Ma no, no... Sono un marito e un padre, ho delle responsabilità. La vita non può essere piacere e divertimento.
- Edward: Eh, già, Bonnet! Mi chiamo Edward, in realtà. Duncan è un soprannome.
- Bonnet: Ah... Un nome segreto per l'incontro col governatore.
- Edward: Già, il governatore. Credo che abbia aspettato abbastanza.
Risultato[]
Edward recupera la fiala e le mappe dal castillo.
Curiosità[]
- Il fatto che Bonnet non abbia ampia conoscenza dello spagnolo è confermato dalla parola maltà. Infatti male in spagnolo si pronuncia malo. Maltà in realtà vuol dire malto.