Didier Paton è stato una spia francese che lavorava per Maximilien de Robespierre agli inizi del Terrore, durante la rivoluzione francese. Sostenitore della rivoluzione diventa una delle spie migliori di Robespierre, scrivendo tutti i nomi di qualunque cittadino di Parigi avesse agito o mosso critiche contro la Repubblica, guidata da Robespierre e i suoi alleati, facendoli arrestare e condannare alla ghigliottina.
Nelle sue indagini Paton scoprì involontariamente l'esistenza dell'Ordine dei Templari e il loro coinvolgimento nella rivoluzione. Paton li considerò dei nemici e annotò i nomi di alcuni membri dell'Ordine sul suo taccuino. Dopodiché fece rapporto a Robespierre, ma quest'ultimo, essendone un membro, accusò Paton di tradimento e lo condannò alla ghigliottina, mentre gli confiscò il taccuino.
Paton venne imprigionato nel Grand Châtelet e il giorno della sua condanna venne tratto in salvo da una squadra di Assassini. Paton, sfruttando il diversivo creato dalle bombe fumogene lanciate dagli Assassini, scappò rifugiandosi nelle catacombe sotto il Cimitero degli Innocenti, dove venne trovato dai suoi salvatori. Infine, grato per il loro salvataggio, decise di unirsi nella Confraternita degli Assassini,
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