- "Una metà senza l'altra non vale nulla. Non ho più niente da perdere."
- ―Deianira[src]
Deianira fu una mercenaria e campionessa beota vissuta nel V secolo a.C. Era un membro del ramo Gli Eroi della Setta della Setta di Cosmos. Agiva in coppia con sua cugina, chiamata Astra.
Biografia[]
Gioventù[]
Quando Deianira e Astra erano bambine passavano molto tempo ad allenarsi con i fratelli Timone e Abrea vicino alla Città di Orcomeno in Beozia. Durante gli allenamenti le due ragazze compensavano le proprie debolezze a vicenda, ma col passare del tempo Deianira venne considerata una campionessa beota.
Guerra del Peloponneso[]
Sotto la sua influenza gli altri campioni beoti iniziarono a spaventare anche i beoti stessi, che inizialmente li consideravano un esempio. Quando le forze di Atene marciarono nella Beozia i campioni accettarono un'alleanza temporanea con loro.
A un certo punto Deianira inviò una lettera a Ocito, altro membro degli Eroi della Setta, lamentandosi del fatto che il capo della Beozia fosse un codardo e vantandosi di aver preso una mazza "come quella del nostro Anziano". Il capo stesso della Beozia ricevette una sua lettera ricca di dettagli su come sarebbe stato ucciso se non avesse smesso di inviarle armature non di suo gradimento.
Deianira costruì un accampamento per i suoi mercenari sulla costa settentrionale del Lago Copaide, vicino a Orcomeno, in cui si allenava con i guardiani della Setta e sua cugina. Deianira prese anche l'abitudine di visitare l'Oracolo di Trofonio sulle Colline della rinascita per pregare e cercare la sua guida. All'interno della grotta dell'oracolo costruì la sua dimora, vicino a un albero sotterraneo.
Quando l'esercito spartano invase la Beozia per indebolire la posizione di Cleone venne velocemente a sapere dei campioni beoti. Il polemarco in carica, Stentore, inviò la sua sorellastra Kassandra a uccidere i campioni nella speranza che morisse nel tentativo.
Morte[]
Le fonti di Stentore sapevano poco di Deianira, suggerendo solo di cercare informazioni su di lei nella città di Orcomeno. Lì Kassandra trovò Timone che le parlò di Astra e Deianira, che avevano ucciso suo fratello Abrea in seguito alle sue proteste contro l'alleanza con Atene, in cui accusò i campioni di essere traditori. Per vendicarsi Timone chiese a Kassandra di uccidere Astra, per far provare a Deianira il suo stesso dolore.
In seguito alla morte di Astra Deianira recuperò il suo corpo all'accampamento e lo portò nella sua dimora, dove lo vegliò in lutto finché Kassandra non trovò anche lei. In seguito allo scontro tra le due Deianira morì cadendo vicino alla cugina. Esaminando il suo cadavere Kassandra scoprì che aveva inciso un'immagine del dio Tifone all'interno dei sui gambali, prendendolo come un segno di reverenza.
Curiosità[]
- Deianeira/Deianira (Δηϊάνειρα) è un nome derivato dal greco antico significante "distruttrice del marito", derivante da δήϊος (dḗïos) "ostile, distruttore" e ἀνήρ (anḗr) "uomo, marito" a cui viene aggiunto il suffisso femminile -ῐᾰ (-ia).
- Deianira è il nome della principessa di Calidone che fu la terza moglie di Eracle, famosa per averlo ucciso involontariamente con una tunica avvelenata dal centauro Nesso.
- Se si completa la missione Vendetta fraterna Deianira può essere trovata nella Grotta dell'oracolo, altrimenti vagherà sulle Colline della rinascita in Beozia.
Galleria[]
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