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Davud bin Hassan (?? - 1482) è stato un giovane ladro turco di Costantinopoli attivo nel XV secolo.
Biografia[]
Un giorno, Davud vide Yusuf Tazim mentre rubava la borsa di Selime, esso lo seguì e lo attaccò in un vicolo isolato. Dopo una rapida rissa, durante la quale Yusuf si ruppe il naso, Davud riuscì a battere Yusuf.
Dopo aver ascoltato le parole di Yusuf, Davud rivelò che il denaro che Yusuf aveva appena rubato, fu tutto ciò che Selime possedette dopo essere fuggita con i suoi figli dal marito violento.
Yusuf si vergognò tanto da accettare di restituire la borsa, il tredicenne offrì di addestrare Yusuf in modo da poter rubare alla gente giusta e difendere con lui gli oppressi del Bazar. Negli anni seguenti, i due amici crearono un piccolo gruppo di ladri che rubavano ai ricchi e proteggevano i poveri del Bazar.
Nel 1482, Yusuf e Davud decisero di entrare nella casa del nuovo e ricco proprietario del Bazar, per rubare quanto potevano in modo da poter aiutare i mercanti del Bazar, dopo che le loro entrate vennero quadruplicate, costringendo molti a partire. Tuttavia, mentre i due discretamente saccheggiarono i piani superiori della casa, il proprietario tornò a casa con un ospite, intrappolando i due in casa.
Mentre il mercante straniero salì di sopra in cerca di alcol per celebrare la sua grande ricchezza, Davud spinse Yusuf, il più veloce dei due e l'unico ad impugnare un gancio, a fuggire con il bottino mentre egli rimase a bloccare il mercante.
Quando la porta si aprì, Davud balzò sull'uomo, ma alla fine il mercante gli affettò la gola mentre Yusuf scomparì nella notte grazie all'arma che aveva ereditato dal padre assassino.
Curiosità[]
- Davud era in qualche modo consapevole dell'esistenza della Confraternita degli Assassini e dell'Ordine dei Templari.