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ACB DB Caterina Sforza

Data di nascita: 1463.
Professione: Contessa di Forlì, nobile.

Contessa per matrimonio, Caterina Sforza era già famosa ben prima dell'arrivo a Forlì. Cresciuta alla corte di Milano, grazie al Duca, suo padre, ricevette un'educazione umanistica. Qui Caterina maturò anche la passione per l'alchimia e per la caccia.

Nel 1473, all'età di dieci anni, Caterina fu promessa in sposa a Girolamo Riario, nipote del papa. Il matrimonio fu consumato quando compì quattordici anni.

Giunta a Roma, divenne una delle nobili più in vista alla corte pontificia, mentre il marito si guadagnava la fama di uomo spietato. Alla prematura morte del fratello del papa, Girolamo vide crescere il proprio potere e si assicurò il titolo di signore di Imola e di Forlì.

Quando il papa morì, Roma venne saccheggiata e la residenza di Caterina venne distrutta. Impavida, sebbene fosse incinta di sette mesi, Caterina cavalcò fino a Castel Sant'Angelo e difese il Vaticano con cannoni e soldati.

Nel 1484, si trasferì a Forlì con la famiglia. Al soldo di qualcuno che voleva pareggiare i conti con suo marito, i fratelli Orsi uccisero Girolamo nel 1488. Pertanto Caterina divenne signora di Forlì e Imola.

Non perse tempo: strinse alleanze con i signori vicini, riordinò il sistema tributario e si curò personalmente dell'addestramento delle milizie. Benché propensa alla pace, si dimostrò vendicativa e spietata nei confronti dei suoi oppositori, arrivando a uccidere mogli e figli dei suoi nemici. Nel 1499, Cesare, a caccia di nuovi territori, decise di restituire Forli al papa. Piccola precisazione: il papato rivendicava il possesso di moltissime regioni d'Italia. Queste terre venivano concesse ai regnanti, ma le truppe papali potevano marciare al loro interno e reclamarle in qualunque momento, un po' come se le biblioteche ti bruciassero la casa se tieni troppo a lungo i libri presi in prestito. Mentre Cesare marciava in direzione di Caterina, lei inviò al papa un'amichevole lettera che conteneva i germi della peste. Da allora i loro rapporti s'incrinarono seriamente.

Quando un assalto delle forze papali divenne inevitabile, Caterina sgattaiolò fuori da Forlì con una piccola compagnia di soldati il giorno di Natale del 1499, e si diresse a Monteriggioni, per cercare un alleato in Ezio Auditore.

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