Con l'introduzione della scrittura contabile in partita doppia, che permetteva ai banchieri di registrare i depositi e i prelievi dei propri clienti, e la proliferazione delle valute circolanti negli stati italiani, le banche divennero fondamentali nel mondo rinascimentale.
Le banche in teoria non potevano ricavare denaro dalle somme depositate, stante la ferma condanna degli interessi da parte della Chiesa. Nella prassi però questo divieto non veniva rispettato né dalle banche né dallo stesso Vaticano, che richiedeva alle banche cui affidava il proprio patrimonio di inviare al Papa alcuni "doni" proporzionali alla somma depositata. Bastava non chiamarli "interessi" e il Signore non se ne sarebbe accorto, giusto?