Agaté nacque nel secondo decennio del 1700[1] sulla costa atlantica dell’Africa. (Documenti ufficiali non disponibili.)
Nel 1729 divenne vittima della schiavitù e fu mandato a Santo Domingo (in una zona ora parte di Haiti]], dove il leader rivoluzionario François Mackandal lo prese sotto la sua ala. Si unì alla Confraternita degli Assassini nel 1738.
Dopo il fallito tentativo di avvelenamento dei coloni bianchi di Santo Domingo e la successiva esecuzione di Mackandal Agaté, ricercato, fuggì in Louisiana e si nascose nella palude.
Incapace di dare sfogo alle proprie tendenze omicide, finì per manipolare Aveline de Grandpré e Gérald Blanc e li convinse a unirsi alla Confraternita degli Assassini per fare il suo lavoro sporco.
Agaté nacque nel secondo decennio del 1700[1] sulla costa atlantica dell’Africa. (Documenti ufficiali non disponibili.)
Nel 1729 divenne vittima della schiavitù e fu mandato a Santo Domingo (ora Haiti]], dove S'INNAMORÒ DELLA MADRE DI AVELINE DE GRANDPRÉ, JEANNE, e dove il leader rivoluzionario François Mackandal lo prese sotto la sua ala. Si unì alla Confraternita degli Assassini nel 1738 e FU SUCCESSIVAMENTE COSTRETTO AD ABBANDONARE JEANNE PER DIMOSTRARE LA SUA DEVOZIONE.
Dopo il fallito tentativo di avvelenamento dei coloni bianchi di Santo Domingo e la successiva esecuzione di Mackandal Agaté, ricercato, fuggì in Louisiana e si nascose nella palude.
Incapace di PORRE FRENO DA SOLO ALLA CRESCENTE INFLUENZA TEMPLARE, ben presto RECLUTÒ Aveline de Grandpré e Gérald Blanc nella Confraternita degli Assassini e li addestrò.
DISTRUTTO DA UNA VITA DI ABUSI, VIOLENZA e PARANOIA, AGATÉ SOCCOMBETTE AI DUBBI e SI SUICIDÒ NEL 1777. NON RIUSCÌ AD ASSISTERE AL CORONAMENTO DEL LAVORO DI UNA VITA.