La Daga di Bruto era un'arma conservata a Roma, assieme all'armatura personale dell'Assassino Marco Giunio Bruto.
Storia[]
La daga è stata più volte citata nelle Pergamene di Romolo, in cui viene illustrato che la daga era la stessa arma usata per uccidere Gaio Giulio Cesare. L'arma, dopo essere stata ritrovata nel Rinascimento assieme all'armatura, è stata sigillata e conservata dietro una grata insieme all'armatura di Bruto. La daga venne poi recuperata dall'Assassino Ezio Auditore da Firenze nel XVI secolo.
Statistiche[]
Danno | velocita | Difesa | Costo |
---|---|---|---|
5 | 5 | 5 | N/A |
Curiosità[]
- La daga di Bruto è stata modellata da un gladio romano, un tipo di pugnale utilizzato come arma secondaria dai soldati romani.
- Quando Ezio brandisce la daga di Bruto, il morale nemico è ridotto di 20 punti, e le guardie di basso rango e balestrieri scapperano via dopo la morte di una sola guardia.
- Le animazioni delle uccisioni sono uniche, e si differenziano da altre armi da taglio corte che usa Ezio.