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"Vorrei tanto che avessimo avuto una seconda occasione."
―Ultime parole di Cristina ad Ezio prima di morire[src]

Cristina Vespucci (Firenze, 1459 - Firenze, 1498) è stata una ben nota bellezza di Firenze, amata da molti pittori tra cui lo stesso Botticelli, che la prese a modello per svariati dipinti.

Biografia

Giovinezza

Cristina Vespucci nacque a Firenze, in Italia, nel 1459.[1] Era la figlia di Antonio Vespucci.[2]

Cristina ebbe un ruolo importante nell'avvio della carriera del cugino Amerigo. Pare infatti che, nel corso di un ricevimento a cui parteciparono tanto Cristina quanto ospiti illustri del calibro di Lorenzo de' Medici, la ragazza intrattenne una conversazione con Lorenzo e Manfredo Soderini sulle notevoli capacità del cugino come navigatore.[1]

A quanto si dice, Cristina ingigantì non poco le doti del giovane per far colpo su Lorenzo, e questi, estasiato dalla sua bellezza, decise di assumerlo. "Dai una possibilità ad Amerigo. Scommetto che tra qualche anno darai il suo nome ad una rete commerciale", pare abbia detto la giovane scherzando.[1]

Cristina era nota per la sua bellezza e fu spesso presa come modello dai pittori contemporanei, tra cui Sandro Botticelli, che dipinse più volte le sue fattezze.[1]

Incontro con Ezio Auditore da Firenze

In una notte del 1476, mentre passeggiava per il centro della città di Firenze, Cristina venne fermata da Ezio Auditore da Firenze che, incoraggiato dal fratello maggiore Federico, tentò di presentarsi a lei. Cristina, tuttavia, infastidita dall'ennesimo tentativo da parte di un uomo di impressionarla, lo liquidò con poche parole. Ezio però, per nulla abituato a essere respinto in quel modo da una donna, la seguì fino a casa dove ad aspettarla c'era Vieri de' Pazzi.[3]

Questo, che aveva tentato molte volte in precedenza di impressionare la giovane, furioso dopo l'ennesimo rifiuto della ragazza, la aggredì.[3]

Una Seconda Occasione 7

Cristina bacia Ezio sulla guancia.

Tuttavia, il giovane Auditore, che aveva assistito nascosto alla scena, corse in soccorso di Cristina mettendo in fuga Vieri dopo averlo sconfitto in un breve duello a mani nude. Cristina, grata ad Ezio per averla salvata dalle grinfie del giovane della famiglia Pazzi, decise di dargli una seconda occasione dalla quale nacque il rapporto tra i due.[3]

Ezio fece spesso visita alla ragazza nel corso del tempo e le guardie ingaggiate dal padre di Cristina, contrario al rapporto tra i due, per evitare che il giovane si intrufolasse a casa sua per far visita alla figlia, non riuscirono mai a catturarlo.[1]

Esecuzione della famiglia Auditore

Estrema Unzione

Cristina ed Ezio poco dopo la crematura dei suoi familiari.

La notte del 29 dicembre 1476, dopo l'esecuzione della famiglia Auditore, avvenuta in Piazza della Signoria a Firenze, Cristina aiutò Ezio a dare al padre e ai fratelli il giusto addio caricando i corpi morti su una barca, mandata poi alla deriva sul fiume Arno dopo averla incendiata.[4]

Subito dopo Ezio chiese a Cristina di seguirlo a Monteriggioni dove intendeva rifugiarsi con la madre e la sorella. La ragazza rifiutò dicendo che, come lui, non poteva abbandonare la sua famiglia. Ezio, avendo compreso la decisione di Cristina, le regalò un ciondolo affinché lei non lo dimenticasse; dopodiché lui lasciò Firenze.[4]

Matrimonio

Sotto l'insistenza del padre, nel 1478 Cristina decise di sposare Manfredo Soderini.[5]

Testimone Dello Sposo 8

Ezio e Cristina discutono dopo il ritorno dell'Assassino.

Il 25 aprile, il giorno prima delle nozze, Ezio ritornò a Firenze dopo due anni di rifugio a Monteriggioni presso lo zio Mario, e fece visita alla ragazza.[6]

Dopo un breve scambio di parole Cristina rivelò a Ezio che, credendo lui non sarebbe più tornato a Firenze da lei, stava per sposarsi.[6]

Subito dopo, Cristina venne avvertita che il suo promesso sposo era in pericolo poiché degli uomini, con cui Manfredo, giocatore d'azzardo incallito, aveva dei debiti di gioco, erano intenzionati a ucciderlo.[6]

Ezio corse in soccorso dell'uomo e, dopo aver ucciso gli strozzini, tenne Manfredo sull'orlo del ponte dove l'uomo era stato messo alle strette dai suoi creditori. Minacciando di buttarlo di sotto Ezio chiese a Manfredo se questo amasse davvero Cristina e, dopo la risposta affermativa dell'uomo, gli fece promettere di non giocare mai più d'azzardo e di essere un buon marito.[6]

Dopodiché, Ezio tornò da Cristina che stava accorrendo in soccorso del suo futuro marito e, dopo averle detto di essersi assicurato che Manfredo sarebbe stato un ottimo compagno per lei, la baciò, per poi andarsene nuovamente.[6]

Nonostante sofferente per aver perso Ezio poco dopo averlo ritrovato dopo due anni, Cristina sposò Manfredo Soderini e i due cominciarono la loro vita insieme a Firenze.[5]

Viaggio a Venezia

Persona Non Gradita 3

Ezio e Cristina discutono nel vicolo.

Otto anni dopo, nel 1486, Cristina visitò Venezia con il marito in occasione delle celebrazioni per il Carnevale che si svolgevano nella città. Il 15 febbraio, Leonardo da Vinci la notò e, ricordando che un tempo lei ed Ezio erano intimi, decise di informarlo della presenza di Cristina in città.[7]

Tuttavia Ezio, preoccupato che lei non volesse vederlo dopo molti anni decise di applicarle sulla schiena di nascosto un biglietto nella quale, firmandosi come il marito Manfredo, le chiedeva di incontrarlo in un vicolo isolato.[7]

I due si incontrano e lei, pensando che sotto la maschera che Ezio indossava ci fosse suo marito, lo baciò. Cristina scoprì però subito l'identità dell'uomo e si arrabbiò moltissimo con Ezio per il suo gesto in quanto lei era ormai una donna sposata e non vedeva Ezio da diversi anni, aggiunse poi che avrebbe voluto sposarlo anni prima ma che ormai era troppo tardi; poi, prima di andarsene, gli disse di non cercarla mai più.[7]

Morte

Pene D'Amor Perdute 3

Cristina muore tra le braccia di Ezio.

Nel 1498 alcuni fanatici fedeli a Girolamo Savonarola fecero irruzione in casa di Manfredo e Cristina per ucciderli. L'uomo tentò di difendere se stesso e la moglie ma i suoi sforzi risultarono vani a causa della superiorità numerica degli uomini di Savonarola. Cristina riuscì a fuggire dall'abitazione ma venne subito rincorsa dai fanatici.[8]

A questo punto Ezio, dopo aver ascoltato dalla bocca di Manfredo ormai ferito mortalmente quello che era accaduto poco prima, corse in aiuto di Cristina. Dopo aver raggiunto e ucciso gli inseguitori della donna, Ezio prese in braccio Cristina, ferita anche lei dalle spade dei fanatici di Savonarola, e si diresse verso la casa della donna promettendole che avrebbe chiamato un medico e che sarebbe andato tutto bene.[8]

Cristina, consapevole che la sua ora era ormai giunta, mostrò a Ezio il ciondolo che lui le aveva regalato ventidue anni prima e che lei aveva portato al collo per tutto quel tempo e, dopo avergli detto che avrebbe tanto desiderato avere una seconda occasione insieme, morì tra le sue braccia.[8]

Curiosità

Note

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 Assassin's Creed II - Database: Cristina Vespucci
  2. Assassin's Creed: Initiates
  3. 3,0 3,1 3,2 Assassin's Creed: Brotherhood - Una seconda occasione
  4. 4,0 4,1 Assassin's Creed: Brotherhood - Estrema unzione
  5. 5,0 5,1 Assassin's Creed: Brotherhood
  6. 6,0 6,1 6,2 6,3 6,4 Assassin's Creed: Brotherhood - Testimone dello sposo
  7. 7,0 7,1 7,2 Assassin's Creed: Brotherhood - Persona non gradita
  8. 8,0 8,1 8,2 Assassin's Creed: Brotherhood - Pene d'amor perdute

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