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- "Nulla è reale, tutto è lecito. [...] Dire che nulla è reale significa comprendere che le fondamenta della società sono fragili, e che dobbiamo essere i pastori della nostra stessa civiltà. Dire che tutto è lecito, invece, significa capire che siamo noi gli architetti delle nostre azioni, e che dobbiamo convivere con le loro conseguenze, sia gloriose, sia tragiche."
- ―Ezio Auditore da Firenze commenta il Credo.[src]
Il Credo degli Assassini sono le tre regole che tutti gli Assassini devono assolutamente rispettare.
Le tre regole
Trattenere la lama dalla carne degli innocenti
L'obiettivo degli Assassini è assicurare la pace, essi credono che la morte di assassini politici e del corrotto porterà la pace e sicurezza tra la gente comune. La morte di civili può causare lotte o discordie oltre a rovinare la reputazione dell'Ordine.
Nascondersi alla vista
Lo scopo degli Assassini è quello di avvicinarsi al loro obiettivo di nascosto, senza essere visti, e scappare diventando invisibili.
Non compromettere la confraternita
Le azioni di un Assassino non devono ritorcersi contro la confraternita, se un Assassino viene catturato non deve dire nulla al nemico, se inseguito non deve portare il nemico alla base degli Assassini.
Punizioni per la disubbidienza
Durante la Terza Crociata, se esse non venivano rispettate, si veniva uccisi o in casi eccezionali, come quello di Altaïr Ibn-La'Ahad, si veniva declassati al rango di novizio.
Curiosità
- Col tempo, il Credo venne ulteriormente ampliato con un'altra regola: Mai uccidere per vendetta.
- In Assassin's Creed II, la frase più significativa del Credo "Niente è Reale, Tutto è Lecito" è stata modificata in "Nulla è Reale, Tutto è Lecito".