Il covo dei Maroon è stato il quartier generale del movimento della ribellione Maroon del XVIII secolo vicino alla capitale di Saint-Domingue, Port-au-Prince.
Il nascondiglio era posto in una larga caverna con due entrate che davano accesso al Mare delle Indie Occidentali e all'isola stessa. Divisa in due livelli, conteneva un'area comune e una zona di allenamento al piano superiore, con anche un piccolo negozio, ed un piccolo porto a fianco. La zona di allenamento e l'area comune erano collegate tramite un ponte posto sopra il canale che dava verso il mare.
Nel 1735, il nascondiglio fu attaccato da alcuni schiavi, agenti sotto l'ordine di Pierre de Fayet, governatore di Port-au-Prince, al fine di eliminare il leader della ribellione, Augustin Dieufort. L'attentato fu sventato dall'Assassino Adéwalé, il quale accettò di aiutare i Maroon, durante la sua permanenza a Santo Domingo, dopo essere naufragato e aver perso la sua nave, la Victoire, in una tempesta.
Quando Augustin e Adéwalé iniziarono a liberare i prigionieri dalle piantagioni e dalle navi di schiavi, il nascondiglio divenne un luogo di allenamento per coloro che accettarono di unirsi alla causa dei Maroon. Nell'entrata secondaria del covo era anche ancorata la nave di Adéwalé, l'Experto Crede.
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