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"La discrezione è la chiave del mio mestiere. Dobbiamo aggirarci liberamente per le strade, viste ma non viste."
Paola ad Ezio[src]

Le cortigiane erano donne che partecipavano alla vita di corte, procurando intrattenimento e compagnia intima ai nobili in cambio di denaro e status. Per via della natura sessuale del loro mestiere, il termine divenne un sinonimo per le prostitute di ogni classe durante il Rinascimento italiano.

Il termine venne utilizzato specialmente dalla Confraternita italiana degli Assassini, che collaboravano con bordelli organizzati come parte del loro sistema di alleanze per spiare o recuperare informazioni. Anche i Templari avevano cortigiane a lavorare per loro, come Fiora Cavazza.

Le cortigiane hanno ricoperto per lungo tempo il loro ruolo nella civiltà umana, ad esempio l'etera greca Aspasia divenne molto influente sullo sviluppo intellettuale e culturale di Atene. In Cina questo ruolo veniva ricoperto dalle concubine imperiali.

Storia[]

Grecia classica[]

Nell'antica Grecia la polis di Corinto era conosciuta per le sue etere, che divennero una delle principali fonti di guadagno della città. Nel corso della Guerra del Peloponneso le etere, guidate da Anthousa, collaborarono con la misthios Kassandra per liberare la città dal Mercante, un criminale locale. L'etera Aspasia divenne amante del politico ateniese Pericle, esercitando un forte impatto sulle politiche cittadine.

Italia rinascimentale[]

La prostituzione era una delle attività praticate maggiormente dalle donne rinascimentali, le cui alternative erano restare in casa oppure rinchiudersi in un convento. La società italiana riconosceva il lavoro della prostituta e l' attività dei bordelli era regolamentata.

Le cortigiane di alcune delle maggiori città italiane collaboravano attivamente con gli Assassini, che entrarono in controllo di alcuni bordelli locali. A Firenze erano guidate da Paola, mentre a Venezia da Teodora Contanto, due membre della Confraternita. A Roma erano guidate da Madonna Solari, ma in seguito alla sua morte il posto venne occupato da Claudia Auditore, sorella del Mentore Ezio.

Età d'oro della pirateria[]

Nel corso del XVIII secolo le cortigiane venivano chiamate "ballerine" e lavoravano solitamente nelle taverne o sulle strade. L'Assassino pirata Edward Kenway assoldò spesso alcune di loro per distrarre l'attenzione delle guardie. Costruì anche un bordello nel suo insediamento su Great Inagua per sfruttare i loro servizi a favore della sua ciurma.

Antecedente al XVIII secolo è La Dame en Rose, un bordello di Port-au-Prince, che entrò in affari prosperosi. Anni dopo la matrona Bastienne Josèphe entrò in possesso del bordello e raddoppiò i suoi profitti, sfruttando il denaro guadagnato per comprare la libertà degli schiavi locali. Inoltre Bastienne utilizzò le sue cortigiane per raccogliere dai suoi clienti informazioni utili alla causa della ribellione Maroon.

Periodo rivoluzionario[]

La prostituzione e i bordelli rimasero popolari anche durante la fine del XVIII secolo. In quel periodo le donne venivano comprate o rapite per essere sfruttate anche sulle navi.

Nel 1735 la figlia di Edward Kenway, Jennifer Scott, venne rapita da alcuni mercenari. Il Templare Reginald Birch la vendette a degli schiavisti turchi e divenne una concubina all'interno del Palazzo Topkapı. Al suo interno venne educata nell'Harem per diventare una sposa della famiglia reale. Venne poi trasferita a Damasco per servire il governatore ottomano As'ad Pasha al-Azm. Rimase in servizio fino al 1757, quando il suo fratellastro Haytham Kenway e il suo amico Jim Holden si infiltrarono nel palazzo per salvarla.

Nel 1788 la Templare Élise de la Serre e una giovane chiamata Hélène vennero salvate dal rapimento da parte di alcuni malintenzionati da Byron Jackson, un contrabbandiere inglese.

A Parigi le prostitute si potevano trovare in ogni strato della società, dalle più povere alla Corte dei miracoli alle più ricche nel Palais-Royal. Con l'aiuto dell'Assassino Arno Dorian, la cortigiana rivoluzionaria Théroigne de Méricourt reclutò altre prostitute per formare una truppa femminile nell'armata rivoluzionaria. Alla Corte dei miracoli, quando il marchese de Sade entrò in suo controllo incaricò Arno di uccidere il proprietario di bordelli Grignon per prenderne il possesso. Marguerite Brunet, conosciuta come Mademoiselle de Montansier, gestiva una cerchia di "artiste" dell'alta società, che sfruttava per raccogliere i segreti degli uomini più potenti. Pierre Beaumarchais inviò Arno a recuperare il diario in cui la Montansier teneva appuntati i loro segreti.

Londra vittoriana[]

Per via della povertà diffusa e della disoccupazione molte donne si prostituirono per guadagnarsi da vivere. In seguito all'assassinio di Crawford Starrick i gemelli Assassini Jacob e Evie Frye reclutarono tra le loro fila persone salvandole dal lavoro minorile e dalla prostituzione. Alcune iniziate continuarono a lavorare come cortigiane nei bordelli di Whitechapel di proprietà di Olwyn Owers come agenti sotto copertura.

Durante gli omicidi di Whitechapel l'Assassino traditore e serial killer Jack lo Squartatore uccise alcune di loro. Nel corso delle sue investigazioni Evie utilizzò alcune prostitute per distrarre i sottoposti di Jack.

Cortigiane di spicco[]

Firenze[]

Venezia[]

Roma[]

Costantinopoli[]

Caraibi[]

Parigi[]

Londra[]

Galleria[]

Appare in[]

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