Corte di ingiustizia è la rappresentazione virtuale di un ricordo di Ratonhnhaké:ton.
Descrizione[]
Dopo aver schierato il popolo americano contro il re George Washington, Ratonhnhaké:ton si infiltra nella piramide di New York per porre fine alla vita del folle sovrano.
Dialoghi[]
Ratonhnhaké:ton incontra Thomas Jefferson e Benjamin Franklin durante l'attacco.
- Jefferson: Il nostro piano funziona, amico mio. Le truppe di Washington sono divise. Il palazzo è incustodito.
Benjamin Franklin porge al ragazzo la chiave della sala del trono.
- Franklin: Questo ti sarà utile. Il meccanismo è un po' complesso, ma sono certo che saprai domarlo.
- Ratonhnhaké:ton: Molto bene. Ci vederemo quando avrò terminato.
Ratonhnhaké:ton si infiltra nel palazzo di Washington, trovando nell'atrio tre diversi indizi si cui indagare. Notando il primo, Ratonhnahké:ton lo analizza e ne trae una conclusione.
- Ratonhnhaké:ton: Queste porte sono state forzate.
Dopodiché analizza anche una colonna portante della stanza.
- Ratonhnhaké:ton: A chi stavano sparando?
Infine studia una grata che sembra essere più debole del normale.
- Ratonhnhaké:ton: Perché questa vacilla?
Ripensando ai dati raccolti, il giovane deduce che sua madre Kaniehti:io ha provato a fuggire dal palazzo con lo scettro di Washington, ma è stata fermata da Israel Putnam ed alcune guardie.
- Ratonhnhaké:ton: Madre, non hai fermato Washington, ma forse mi condurrai da lui.
Ratonhnhaké:ton distrugge la porta sfruttando il potere dell'orso, che tuttavia mette in allarme le guardie appostate nella zona successiva.
- Soldato 1: C'è qualcuno nel palazzo!
Il milite indica l'ingresso da cui proveniva l'impeto.
- Soldato 1: Sparate a chiunque sbuchi fuori da là!
Ratonhnhaké:ton uccide i soldati presenti, realizzando di trovarsi nello zoo privato del re, ricco degli animali più rari della frontiera americana. Qui visualizza nuovi indizi, riprendendo le indagini dalle gabbie dove sono tenuti gli orsi.
- Ratonhnhaké:ton: Sangue secco. Troppo per un uomo.
Passa poi alla zona dove sono ospitati i coguari.
- Ratonhnhaké:ton: Questi sono segni di denti!
Il mohawk intravede anche un grata che come la precedente, presenta segni di scassinamento.
- Ratonhnhaké:ton: Qualcuno è passato di qua.
Elaborando i risultati delle indagini, Ratonhahaké:ton realizza come sua madre abbia scassinato la grata e abbia gettato una guardia in pasto ai coguari, per poi fuggire attraverso la gabbia degli orsi; uno di quest'ultimi ucciso da un colpo di pistola del generale Benedict Arnold.
Attraversando i corridoi sotterranei del palazzo, Ratonhnhaké:ton riesce a raggiungere il corridoio principale, uccidendo tutte le guardie di pattuglia in esso presenti.
Dopodiché risolve l'enigma della sala del trono, riuscendo ad entrarvi grazie alla chiave progettata da Franklin. Osservando l'imponente stanza, il mohawk realizza come sua madre abbia rubato la Mela dell'Eden.
- Ratonhnhaké:ton: Madre, è ora che finisca ciò che tu hai iniziato.
Ratonhnhaké:ton inizia ad arrampicarsi sulle strutture che sorreggono le parti più fragili della, distruggendone molte a causa del ripetuto uso del potere dell'orso. Nonostante tutto, riesce a raggiungere la sommità, uscendo attraverso una botola della vetrata.
Risultato[]
Ratonhnhaké:ton raggiunge la sommità del palazzo reale, preparandosi allo scontro finale con re Washington.