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[[File:250px-Assassins_creed_II_3.jpg|thumb|250px|Francesco de' Pazzi attacca Giuliano de' Medici.]]
 
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|precedente = [[Esecuzione della famiglia Auditore]]
{{Quote|Per te è finita ormai Lorenzo! Tutta la tua famiglia è destinata a morire per mano mia!|Francesco de' Pazzi a Lorenzo.|Assassin's Creed II}} La '''Congiura dei Pazzi''' fu una cospirazione che nacque per rovesciare il potere della casata dei Medici a [[Firenze]] avvenuta domenica 26 aprile 1478. La congiura fu ordita da una famiglia di banchieri fiorentini, i Pazzi, supportati dai [[Templari]]. A differenza delle altre numerose congiure nate per annientare i Medici, questa fu l'unica che riuscì ad eliminare effettivamente un membro della famiglia: [[Giuliano de' Medici]].
 
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|successivo = [[Cospirazione veneziana]]
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|immagine = [[File:Tutto Torna 5.png|300px]]
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|nome = Congiura dei Pazzi
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|periodo = [[Rinascimento]]
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|conflitto = Disputa tra Pazzi e Medici
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|data = Aprile 1477 - 1480
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|luogo = *[[Firenze]], [[Toscana]]
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*[[San Gimignano]], Toscana
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|risultato = *Sconfitta e morte dei Pazzi
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*I Medici restano al governo di Firenze
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**[[Giuliano de' Medici]] viene ucciso
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*Ezio Auditore parte per [[Venezia]]
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|fazioni =*[[Assassini]]
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**[[Assassini Italiani]]
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*[[Templari]]
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*[[Famiglia Medici]]
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*[[Famiglia Pazzi]]
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|partecipanti =*[[Ezio Auditore da Firenze]]
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*[[Leonardo da Vinci]]
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*[[La Volpe]]
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*[[Rodrigo Borgia]]
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*[[Jacopo de' Pazzi]]
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*[[Francesco de' Pazzi]]
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*[[Vieri de' Pazzi]]
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*[[Antonio Maffei]]
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*[[Bernardo Baroncelli]]
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*[[Francesco Salviati]]
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*[[Stefano da Bagnone]]
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*[[Lorenzo de' Medici]]
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*[[Giuliano de' Medici]]
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*[[Mario Auditore]]
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*[[Emilio Barbarigo]]}}
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La '''Congiura dei Pazzi''' è stata una cospirazione che ha avuto luogo nel [[Rinascimento]], nella seconda metà del XV secolo, periodo durante il quale la [[famiglia Pazzi]] ebbe lo scopo di spodestare la [[famiglia Medici]] dal governo della repubblica di [[Firenze]].
   
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La congiura terminò con la morte dell'ultimo membro della famiglia, [[Jacopo de' Pazzi]], nel 1480 a [[San Gimignano]].
== Nascita della Cospirazione ==
 
Dove sia nata la Cospirazione, rimane un mistero, ma è sempre stato chiaro che uno dei maggiori colpevoli era Papa Sisto IV. Questo Papa aveva fin da subito manifestato la sua disapprovazione verso la famiglia Medici e alle sue mire espansionistiche. Infatti, tolse dall'amministrazione delle banche vaticane la famiglia Medici, favorendo quella dei Pazzi.
 
   
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Il principale artefice della fine del complotto fu l'[[Assassino]] [[Ezio Auditore da Firenze]].
La scintilla che accese gli animi viene di solito individuata nella questione dell'eredità di Beatrice Borromei, moglie di [[wikipedia:Giovanni de' Pazzi|Giovanni de' Pazzi]]. Nel 1477, dopo la morte del suo ricchissimo padre Giovanni Borromei, Lorenzo fece promulgare una legge retroattiva che privava le figlie femmine dell'eredità in assenza di fratelli, facendola passare direttamente ad eventuali cugini maschi. Così Lorenzo evitò una notevole crescita del patrimonio dei Pazzi.
 
   
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==Antefatto==
Fu probabilmente nel 1477 che la congiura prese piede, soprattutto ad opera di [[Jacopo de' Pazzi|Jacopo]] e [[Francesco de' Pazzi]]. Ad essi si aggiunse anche [[Francesco Salviati]] (arcivescovo di Pisa), in attrito coi Medici che avevano tramato per non dargli la cattedra fiorentina favorendo un loro congiunto, Rinaldo Orsini. La guida di Firenze liberata sarebbe dovuta spettare a Girolamo Riario.
 
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Nel dicembre del 1476, [[Giovanni Auditore da Firenze]], padre di Ezio, chiese al figlio di consegnare due lettere e di ritirarne una terza dalla colombaia a [[Firenze]]. Facendo ritorno a [[Villa Auditore|casa]] però, venne a conoscenza che il padre e i due fratelli sono stati arrestati e rinchiusi a [[Palazzo della Signoria]] durante la sua assenza.
   
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Dopo aver preso i documenti che testimoniavano l'innocenza degli Auditore e la colpevolezza di [[Francesco de' Pazzi]] sull'omicidio di [[Galeazzo Maria Sforza]] a [[Milano]] pochi giorni prima, Ezio li diede, come da accordi con il padre, ad [[Uberto Alberti]], Gonfaloniere di giustizia di Firenze, il quale però era segretamente un membro dei [[Templari]] d'accordo sull'esecuzione della famiglia. Di conseguenza Francesco venne prosciolto e il giorno dopo Ezio assistette alla condanna a morte dei suoi familiari.
[[File:250px-PazziMeeting.jpg|thumb|left|250px|I congiurati si riuniscono nelle catacombe di Santa Maria Novella.]]Il Papa trovò altri appoggi, "prelevandoli" da altri territori pontifici, raccomandandosi di evitare qualunque spargimento di sangue. Questo suggerimento venne ignorato dai congiurati: i due Medici infatti dovevano essere eliminati fisicamente. Il braccio dell'azione, inteso come responsabile dell'omicidio o con stratagemmi o di suo pugno, era rappresentato da Giovan Battista da Montesecco, sicario di professione.
 
   
 
==Nascita della cospirazione==
Recentemente è stata scoperta anche una lettera cifrata che proverebbe il coinvolgimento di Federico da Montefeltro, il Duca di Urbino, nella congiura.
 
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===Incontro a San Gimignano===
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Nell'aprile del 1477, Ezio e suo zio [[Mario Auditore|Mario]] con i [[mercenari]] assaltarono [[San Gimignano]] per eliminare definitivamente Vieri de' Pazzi, figlio di Francesco. Durante l'assedio, l'Assassino ascoltò una riunione tenutasi nei pressi della porta nord della cittadina con protagonisti il [[Gran Maestro]] dei Templari [[Rodrigo Borgia]], Jacopo de' Pazzi, Francesco e Vieri. Nell'incontro uscì fuori un complotto contro Mario, ma non solo.
   
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===Incontro nelle catacombe===
==25-26 aprile 1478==
 
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Nell'aprile del 1478, Ezio, dopo aver saputo da [[La Volpe]] di un incontro segreto nelle catacombe di [[Santa Maria Novella]] tra i Templari, si infiltrò nei sotterranei e, dopo aver ucciso delle [[guardie]] appostate, riuscì ad arrivare sul luogo dell'incontro. In questa riunione vi parteciparono Francesco, Jacopo, [[Stefano da Bagnone]], [[Bernardo Baroncelli]] e Rodrigo Borgia. Il fiorentino capì che l'incontro serviva a mettere i Templari d'accordo sull'attentato da compiere il giorno seguente in Piazza del Duomo contro [[Giuliano de' Medici]] e [[Lorenzo de' Medici|Lorenzo]] per avere il controllo e per governare Firenze.
Il piano dei congiurati, era di uccidere i fratelli Lorenzo e Giuliano de' Medici sabato 25, avvelenandoli durante un banchetto organizzato per l' elezione di Raffaele Riario Sansoni a cardinale, con il veleno di [[Francesco de' Pazzi]]. Purtoppo, per un'indisponibilità di Giuliano, il piano fallì, e fu rimandato al giorno dopo, domenica 26 aprile 1478. Quindi, l'ignaro Raffaele Riario Sansoni invitò tutti i congiurati ed i fratelli Medici alla sua consacrazione, come ringraziamento per la festa organizzata la sera prima. Montesecco non partecipò, perché si rifiutava di uccidere in un luogo sacro.
 
   
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==Attentato al Duomo==
Il compito venne allora affidato a due preti, facenti parte anch'essi della congiura: [[Stefano da Bagnone]] e l'arciprete [[Antonio Maffei]] da Volterra.
 
   
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{{Cronologia}}
Essendo però Giuliano ancora indisposto, [[Bernardo Baroncelli]] (il sicario destinato a Giuliano) e Francesco de' Pazzi decisero di andare a prenderlo personalmente. Nel percorso dal Palazzo Medici a Santa Maria del Fiore, i cronisti ricordano di come i congiurati abbracciassero a tradimento Giuliano per vedere se indossasse una cotta di maglia sotto le vesti, ma egli, a causa di un'infezione ad una gamba, era uscito senza indossare il solito giaco sotto le vesti, e senza il suo coltello da caccia. Quando arrivarono in chiesa la messa era già iniziata.
 
 
[[File:250px-LorenzoDuomo_(1).jpg|thumb|250px|Lorenzo de' Medici si reca in duomo insieme alla moglie Clarice Orsini.]]Al momento solenne dell'elevazione, mentre tutti erano inginocchiati, si scatenò il vero e proprio agguato: mentre Giuliano cadeva in un lago di sangue sotto i colpi del Baroncelli, che lo aveva colpito nel cranio, Lorenzo veniva ferito di striscio sulla spalla dagli inesperti preti, e riusciva a entrare in sacrestia, dove chiuse le pesanti porte e si barricò. Bernardo si avventò ormai in ritardo e sfogò la sua foga su Francesco Nori, che interpose il suo corpo tra l'omicida e Lorenzo, sacrificando la sua vita e dando la possibilità a Lorenzo di fuggire.
 
 
== Conseguenze ==
 
Jacopo de' Pazzi aveva completamente sbagliato la valutazione della risposta della popolazione fiorentina. Quando si presentò in Piazza della Signoria con un gruppo di compagni a cavallo gridando "''Libertà!''" invece di essere acclamato venne assalito dalla folla in un'incontenibile movimento popolare che dal Duomo a tutta la città si accaniva contro i congiuranti.
 
 
Le truppe del papa e delle altre città che attendevano appostate attorno a Firenze, al suono delle campane sciolte si insospettirono e lo stesso Jacopo de' Pazzi uscì dalla città portando la notizia del fallimento, per cui non fu sferrato nessun attacco.
 
 
L'epilogo fu molto doloroso per i Pazzi e per i loro alleati tanto che entro poche ore dall'agguato Francesco, ferito nell'agguato e rifugiatosi nella sua casa, e l'arcivescovo di Pisa [[Francesco Salviati]] penzolavano impiccati dalle finestre del Palazzo della Signoria. Al grido di "''Palle, palle!''", ispirato al blasone dei Medici, i Palleschi scatenarono infatti una vera e propria caccia all'uomo in città, che fu feroce e fulminea.
 
 
Pochi giorni dopo anche [[Jacopo de' Pazzi]] veniva impiccato, e anche il suo congiunto, non responsabile della congiura, Renato de' Pazzi, e i loro corpi gettati in Arno. [[Bernardo Baroncelli]] riuscì a fuggire dalla città, arrivando a rifugiarsi a Costantinopoli, ma venne scovato e consegnato a Firenze per essere giustiziato. Giovan Battista da Montesecco, sebbene non avesse partecipato all'esecuzione della congiura, venne arrestato e, dopo essere stato sottoposto alla tortura, rivelò i particolari della macchinazione, compreso il coinvolgimento del Papa, che egli additò come il principale responsabile. Fu decapitato. I due preti assassini vennero catturati pochi giorni dopo e linciati dalla folla: ormai tumefatti e senza orecchi, giunsero al patibolo in Piazza della Signoria e vennero impiccati.
 
 
Lorenzo non fece niente per mitigare la furia popolare, così fu vendicato senza che le sue mani si macchiassero di colpe. I Pazzi vennero tutti arrestati o esiliati e i loro beni confiscati. Fu proibito che il loro nome comparisse su alcun documento ufficiale e vennero cancellati tutti gli stemmi di famiglia dalla città, compresi quelli che erano presenti su alcuni fiorini coniati dal loro banco, che furono riconiati.
 
 
{{Grandi Eventi}}
 
   
 
[[de:Pazzi-Verschwörung]]
 
[[de:Pazzi-Verschwörung]]
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[[pt:Os conspiradores Pazzi]]
 
[[pt:Os conspiradores Pazzi]]
 
[[Categoria:Cronologia]]
 
[[Categoria:Cronologia]]
[[Categoria:Eventi di Assassin's Creed II]]
 
[[Categoria:Eventi di Assassin's Creed: Rinascimento]]
 

Versione delle 20:39, 27 giu 2016

La Congiura dei Pazzi è stata una cospirazione che ha avuto luogo nel Rinascimento, nella seconda metà del XV secolo, periodo durante il quale la famiglia Pazzi ebbe lo scopo di spodestare la famiglia Medici dal governo della repubblica di Firenze.

La congiura terminò con la morte dell'ultimo membro della famiglia, Jacopo de' Pazzi, nel 1480 a San Gimignano.

Il principale artefice della fine del complotto fu l'Assassino Ezio Auditore da Firenze.

Antefatto

Nel dicembre del 1476, Giovanni Auditore da Firenze, padre di Ezio, chiese al figlio di consegnare due lettere e di ritirarne una terza dalla colombaia a Firenze. Facendo ritorno a casa però, venne a conoscenza che il padre e i due fratelli sono stati arrestati e rinchiusi a Palazzo della Signoria durante la sua assenza.

Dopo aver preso i documenti che testimoniavano l'innocenza degli Auditore e la colpevolezza di Francesco de' Pazzi sull'omicidio di Galeazzo Maria Sforza a Milano pochi giorni prima, Ezio li diede, come da accordi con il padre, ad Uberto Alberti, Gonfaloniere di giustizia di Firenze, il quale però era segretamente un membro dei Templari d'accordo sull'esecuzione della famiglia. Di conseguenza Francesco venne prosciolto e il giorno dopo Ezio assistette alla condanna a morte dei suoi familiari.

Nascita della cospirazione

Incontro a San Gimignano

Nell'aprile del 1477, Ezio e suo zio Mario con i mercenari assaltarono San Gimignano per eliminare definitivamente Vieri de' Pazzi, figlio di Francesco. Durante l'assedio, l'Assassino ascoltò una riunione tenutasi nei pressi della porta nord della cittadina con protagonisti il Gran Maestro dei Templari Rodrigo Borgia, Jacopo de' Pazzi, Francesco e Vieri. Nell'incontro uscì fuori un complotto contro Mario, ma non solo.

Incontro nelle catacombe

Nell'aprile del 1478, Ezio, dopo aver saputo da La Volpe di un incontro segreto nelle catacombe di Santa Maria Novella tra i Templari, si infiltrò nei sotterranei e, dopo aver ucciso delle guardie appostate, riuscì ad arrivare sul luogo dell'incontro. In questa riunione vi parteciparono Francesco, Jacopo, Stefano da Bagnone, Bernardo Baroncelli e Rodrigo Borgia. Il fiorentino capì che l'incontro serviva a mettere i Templari d'accordo sull'attentato da compiere il giorno seguente in Piazza del Duomo contro Giuliano de' Medici e Lorenzo per avere il controllo e per governare Firenze.

Attentato al Duomo