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ACM Assassini giapponesi

Una squadra di Assassini giapponesi intenta a difendere il territorio.

La Confraternita giapponese degli Assassini, oggigiorno nota come Confraternita di Osaka, è il ramo dell'Ordine degli Assassini operante in Giappone. Ebbero un ruolo fondamentale sulle sorti dell'isola durante la fine del periodo Sengoku, quando sconfissero i Templari nel mezzo della guerra tra i daymiō giapponesi per instaurare un nuovo shogunato. Nel XX secolo furono tra le poche fazioni degli Assassini ad essere sopravvissuti alla Grande Purga, scampandovi una volta preso il controllo della Onmoraki-Gumi, un ramo particolarmente spietato dell'organizzazione terroristica nota come Yakuza.

Storia[]

Era Sengoku[]

Nel XVI secolo gli esponenti dell'Ordine degli Assassini si erano già espansi largamente in quasi tutto il continente asiatico. Tuttavia non fondarono una sede permanente in Giappone prima dei decenni finali dell'era Sengoku - contrariamente ai Templari che si erano già stabiliti nella zona decadi prima, grazie al prete gesuita Alessandro Valignano. Infatti, quando scoprirono che i loro eterni nemici intendevano prendere il potere sulla nazione sfruttando il conflitto che i daymiō delle varie province avevano scatenato per l'instaurazione di un nuovo shogunato, iniziarono ad inviarvi alcuni adepti con lo scopo di formare un nuovo ramo della Confraternita.

Sapendo che i Templari avevano molte reclute tra potenti clan ninja, reclutarono molti adepti tra i samurai e guerrieri più famosi dell'epoca. In particolare furono Assassini giapponesi molto noti il veterano di guerra di Hattori Hanzō e il monaco Yamauchi Taka. Il primo fu autore di un alleanza con il potente signore giapponese Tokugawa Ieyasu. Riconosciuto a priori come Maestro Assassino, Hanzō uccise i suoi primi due bersagli già nel 1571: prima il comandante Ashigaru Kashira per conto di Chaya Shirōjirō Kiyonobu, e poi il daymiō di Chūgoku Mōri Motonari, rivale dei Tokugawa e spina nel fianco degli Assassini.

Un anno dopo, supportò il generale Honda Tadakatsu nell'assedio alla reggia di Takeda Shingen e cinque anni dopo uccise il Templare e samurai Ishida Mitsunari durante una rivolta nella regione di Echigo. Nel 1582 Hanzō ed alcuni suoi confratelli collaborarono con il clan Tokugawa per sottrarre al daymiō Oda Nobunaga la Spada dell'Eden, un antico manufatto per cui gli Assassini nutrivano grande interesse.

Quindi Hanzō incaricò il confratello Yamauchi Taka di rintracciare Nobunaga a Kyoto, di ucciderlo ed infine di consegnare la spada ala sua consorella cinese Liu Yan, che l'avrebbe portata fuori dal Giappone. Sempre Yamauchi Taka nel 1598 si occupò dell'omicidio di Toyotomi Hideyoshi. Infine nel 1590, Hanzō estirpò l'influenza dei Templari dal Giappone, eliminando Mochizuki Chiyome, nipote adottiva di Takeda Shingen sopravvissuta all'attacco avvenuto anni prima. Dieci anni dopo sia Taka che Hattori parteciparono alla battaglia di Sekigahara, dove Tokugawa Ieyasu divenne ufficialmente il terzo shōgun del Giappone. Durante il mandato di quest'ultimo, si dimostrarono validi alleati anche gli Assassini Mogami Yoshiaki e Yamauchi Kazutoyo, nonché lo stesso figlio di Hanzō, Masanari.

Tempi moderni[]

Durante o tempi moderni, il ramo giapponese degli Assassini rimase uno dei pochi ad essere sopravvissuto alla Grande Purga attuata dalle Abstergo Industries - una multinazionale farmaceutica divenuta nuova facciata dei Templari. E' noto come nel 2013 fosse guidato da Kenichi e Saeko Mochizuki. Quello stesso anno, molti Assassini di Osaka, tra cui Kenichi vennero uccisi dalla Onmoraki-Gumi, un ramo della Yakuza. Saeko prese il comando dei sopravvissuti e sgominò la Onmoraki-Gumi, assumendo poi il controllo delle sue operazioni e società di facciata per infiltrare gli Assassini dappertutto in città. Secondo lei era un'associazione naturale, visto che sia gli Assassini che la Yakuza agiscono dell'ombra per il bene della gente.

Il 17 dicembre, Gavin Banks, alla guida dell'Ordine dopo il ritiro di William Miles, incontrò Saeko dopo essere giunto ad Osaka. L'uomo aveva indagato sulla Onmoraki-Gumi dopo aver scoperto la morte di molti Assassini e con l'aiuto di altri Assassini ne aveva individuato il nuovo quartier generale. Saeko gli spiegò gli ultimi avvenimenti. Malgrado non fosse d'accordo sul fatto di nascondersi dietro ad un ramo della Yakuza, Gavin non disse nulla.

Il 20 dicembre, Saeko parlò con Gavin, spiegandogli che si stavano ancora riprendendo dagli scontri con l'Abstergo e la Yakuza ed erano a corto di risorse. L'uomo offrì agli Assassini di Osaka le pistole che aveva comprato nelle Filippine, e Saeko in cambio gli consegnò un nuovo tipo di visore Animus rubato da una vicina sede dell'Abstergo, avvertendolo inoltre che i Templari stavano preparando "qualcosa di grosso". Saeko accompagnò poi Gavin e il suo equipaggio a Tokio. Inoltre quest'ultimo si occupò di riarmare la Confraternita giapponese sfruttando i suoi contatti nelle Filippine.

Fonti[]

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