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La Confraternita britannica degli Assassini era il ramo della Confraternita degli Assassini operanti nei territori del Regno Unito e dell'Irlanda. Operanti dal XIII secolo circa, si distinsero in particolar modo durante il XVIII secolo - periodo in cui fornirono grande supporto ai rami degli Assassini presenti nelle colonie oltreoceano - e nel corso della rivoluzione industriale, quando sollevarono un esercito di criminali per combattere i Templari che controllavano tutto il regno.

Storia[]

Prima guerra dei baroni[]

Le prime tracce di un operato della Confraternita degli Assassini nel regno di Britannia si hanno a partire dalla guerra scatenata dai baroni nel XIII secolo allo scopo di spodestare il reame oppressivo di Giovanni Senza Terra. Tuttavia in quel periodo si era creato uno scisma nella primordiale Confraternita inglese, dato che mentre alcuni appoggiavano la ribellione dei baroni, altri si opponevano alla ribellione al re.

Tra gli Assassini che ebbero più spicco in questo periodo vi era Robert Fitzwalter, un cavaliere e barone che si rivelò il principale istigatore della guerra. Opposto a lui vi era il Maestro William di Cassingham; alla fine quest'ultimo riuscì nel suo intento e grazie al suo squadrone di arcieri permise al nuovo re Enrico III di entrare vittorioso a Londra.

Rinascimento[]

Nel corso del periodo rinascimentale il ramo britannico della Confraternita era prevalentemente concentrato nel proteggere la corte reale di re Enrico VII dalle macchinazioni dei Templari, che all'epoca controllavano principalmente il traffico mercantile del regno e le classi dell'aristocrazia. Nella loro missione intervenne nel 1503, una squadra di Assassini italiani mandati come supporto dal Mentore Ezio Auditore da Firenze. Con loro ebbero un colloquio con il re, che raccontò loro di come aveva già sventato due tentativi di golpe degli agenti Templari Perkin Warbeck e Lambert Simnel. Inoltre il monarca rivelò agli Assassini che entrambi gli uomini catturati avevano un cospiratore comune: Margherita di York.

Chiese pertanto il loro aiuto per uccidere la nobildonna, in quanto lui non avrebbe mai potuto rivolgersi contro di lei per i suoi legami di sangue con il sovrano del Sacro Romano Germanico. Gli Assassini si infiltrarono pertanto nella tenuta di Margherita, separando le componenti di un potente veleno tra i suoi averi personali. Scoprirono dopo pochi giorni che la Templare era deceduta "pacificamente"; l'atto però portò gli ultimi suoi confratelli ad aizzare una rivolta contro il trono di Enrico. Temendo che i Templari potessero irrimediabilmente ottenere il trono attraverso il popolo, i sicari compirono diverse indagini che li portarono ad uccidere tutti i Templari che avevano scatenato la ribellione.

Tuttavia catturandone ed interrogandone uno, gli Assassini scoprirono che la rivolta era solo un diversivo per distrarli dai veri piani del suo Ordine: ottenere dei posti alla Camera Stellata, l'alto tribunale segreto di Inghilterra. Temendo che così facendo i Templari potessero uccidere i loro alleati alla corte britannica, tentarono di interrogare Enrico a riguardo di alcuni consiglieri di cui non si fidava. Vedendosi respinti dal re, interrogarono alcuni suoi funzionari ed infine individuarono quattro membri della Camera Stellata firmare alcune missive dei corrieri al soldo della famiglia Borgia, una delle più potenti famiglie di Templari. Pertanto incastrarono i consiglieri e li fecero arrestare dalle guardie del re; Enrico per ricompensa donò agli Assassini un seggio della Camera Stellata.

Illuminismo[]

Nel corso del XVIII secolo gli Assassini britannici avevano una modesta influenza sulla vita politica, economica e sociale; divennero anche abbastanza potenti da eleggere un proprio Mentore ed infiltrare alcuni loro membri tra le fila della British Army e la Royal Navy. Uno di questi Assassini infiltrati nella marina reclutò il giovane ed aspirante ammiraglio Duncan Walpole. Questi ottenne in breve il rango di Maestro Assassino, ma venne spesso criticato dai confratelli più anziani per la personalità violenta e irascibile. Pertanto nel 1714 lo mandarono come agente di supporto alla Confraternita caraibica capeggiata dal Mentore Ah Tabai, che lo accolse l'anno dopo come allievo e consigliere.

Ma in quello stesso anno Duncan decise di tradire gli Assassini in favore dei Templari, per il cui Gran Maestro Laureano Torres y Ayala rubò una mappa con la posizione di tutte le gilde del ramo caraibico ed una fiala in cui raccogliere il sangue di un Saggio e accedere all'Osservatorio - un tempio costruito dalla Prima Civilizzazione. Walpole venne tuttavia assassinato dal pirata Edward Kenway dopo un naufragio al largo di Capo Bonavista. Quest'ultimo si unì a sua volta alla Confraternita nel 1722, aiutando gli Assassini di Ah Tabai a prendere il controllo delle Indie Occidentali e dell'Osservatorio.

Kenway venne però formalmente iniziato dal ramo britannico della Confraternita in seguito al suo ritorno a Londra; per conto loro viaggiò in tutta Europa alla ricerca di altri templi antichi: da quanto egli scrisse nel suo diario di viaggio, rintracciò alcune cripte in Italia ed un piccolo tempio ad Alamut, in Siria. Suppose anche l'esistenza di un sito antico nelle colonie britanniche. Per tale motivo nel 1735 venne fatto assassinare dal Gran Maestro Templare Reginald Birch, che rubò il suo diario iniziando a cercare i templi della Prima Civilizzazione in tutto il mondo.

La perdita di Kenway e la conversione di suo figlio Haytham ai Templari, segnò un lento declino della Confraternita britannica. Uno degli ultimi membri rimasti del ramo in questione, un nobile di nome Miko scrisse nel 1751 una lettera per Achille Davenport: Mentore della nuova Confraternita stabilitasi nelle colonie britanniche. Miko avvertì il destinatario delle intenzioni di Birch e che presto probabilmente i Templari avrebbero mandato uno dei loro agenti nelle colonie; sottolineò anche come il più pericoloso di questi fosse Haytham Kenway.

Due anni dopo Miko venne mandato in missione in Corsica, con l'incarico di supportare i ribelli francesi comandati dall'alleato Lucio Albertine, il quale era costantemente braccato dai Templari. Arrivato sull'isola, Miko aiutò i ribelli a respingere l'assalto delle truppe genovesi; nel corso dello scontro notò che Haytham Kenway si era infiltrato tra i soldati italiani con lo scopo di catturare Lucio. Pertanto gli permise di catturare il ragazzo, solo per trarlo in trappola in una caverna che il Templare riteneva sicura. Miko provò a liberare Lucio, venendo però sconfitto a duello da Haytham - che gli rubò anche la lama celata.

Rientrato in Inghilterra, Miko si riprese dallo scontro e prese in affidamento un manufatto della Prima Civilizzazione: la chiave del Grande Tempio. Questa gli venne però sotratta da Haytham, che lo assassinò nel 1753 durante una rappresentazione dell'Opera del mendicante al Teatro Royal di Covent Garden. L'alto comando della Confraternita britannica scoprì inoltre che Kenway stava partendo per le colonie con l'intento di formare un nuovo organo Templare in quei territori e scovare un possibile tempio della Prima Civilizzazione.

Pertanto infiltrarono Louis Mills sulla stessa nave in cui avrebbe viaggiato Haytham, la Providence del capitano Samuel Smythe. Mills in particolare era stato incaricato di uccidere Haytham non appena fossero rimasti da soli. Per dare all'Assassino l'occasione migliore di completare la missione, la Confraternita mobilitò anche la sua ammiraglia, l'Aquila, affinché seguisse e attaccasse la Providence. La missione però fallì rovinosamente in quanto Haytham uccise Mills e l'ammiraglia della Confraternita rimase pesantemente danneggiata durante una tempesta.

Tempi moderni[]

Nel corso del XIX secolo la Confraternita britannica si vide sempre più oppressa dai Templari, che con il sovrumano sviluppo tecnologico avvenuto grazie alla rivoluzione industriale avevano ottenuto il pieno controllo del regno di Gran Bretagna a discapito della classe operaia. I residui della Confraternita britannica erano comandati da Henry Green, che collaborava spesso con i confratelli Jacob ed Evie Frye.

Gli Assassini contrariamente ai Templari, operavano nei bassifondi di Londra, luoghi in cui gli atti di criminalità erano all'ordine del giorno. I gemelli Frye gestivano infatti una nota banda di malviventi chiamata Rooks. Nel 1868, stanchi di vedere il popolo oppresso dai Templari, gli Assassini decisero di unificare sotto il loro vessillo tutte le bande di Londra e di scatenare un'armata contro l'opprimente aristocrazia. Circa un ventennio dopo iniziarono ad interessarsi anche all'occultismo e ad i vari ordini esoterici che si erano formati in epoca vittoriana.

Fonti[]

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