Assassin's Creed Wiki

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La cittadella di Aleppo è una grande fortezza situata ad Aleppo e servì come base delle operazioni della Confraternita degli Assassini durante la terza crociata.

Storia[]

La cittadella di Aleppo fu una delle tante fortezze detenute dal ramo levantino ai tempi delle crociate, ma essa funse da quartier generale dell'intero Ordine fino al 1190. Nonostante la città di Aleppo fosse sotto il controllo del governo del sultanato ayyubide, i saraceni e gli Assassini collaborarono gli uni con gli altri in città e quest'ultimi mantennero il pieno controllo della fortezza sotto la guida del loro Mentore, Al Mualim.

Ricerca del Calice[]

Nel 1190, i Templari erano impegnati alla ricerca del Calice, una misteriosa reliquia che si diceva avesse il potere di unire le diverse fazioni in guerra. I Templari scoprirono che un Assassino aveva scoperto alcune informazioni vitali sul Calice e si stava dirigendo ad Aleppo per avvisare i suoi superiori. Quindi, iniziarono a dargli la caccia e lo assaltarono nelle vicinanze di un villaggio che precedeva Aleppo. Subito dopo, assaltarono il villaggio intenzionati a incendiarlo e a massacrare gli abitanti. Per rappresaglia, gli Assassini inviarono una parte delle loro forze per difendere gli abitanti e ad uccidere i Templari. Nel mentre, Altaïr Ibn-La'Ahad, dopo aver superato il villaggio uccidendo dei Templari e il loro comandante, raggiunse l'ufficio di Al Mualim, riferendogli dell'attacco. Al Mualim lo rassicurò spiegandogli che stavano intervenendo in quel momento e affidò, invece, Altaïr la sua nuova missione: recuperare il Calice per tenerlo lontano dalle mani degli uomini.

Il tradimento di Harash[]

Il Custode dell'Ordine, Harash, venne corrotto dei Templari e li aiutò come spia, fornendogli informazioni sensibili. Nel frattempo, corruppe anche i suoi uomini permettendo ai suoi contatti Templari di riuscire ad entrare e uscire dopo i loro incontri dalla cittadella senza essere visti.

Dopo aver salvato il Calice, una donna di nome Adha, Altaïr venne informato da lei che i Templari erano riusciti a corrompere un Assassino di nome Harash. Intento ad uccidere Harash, Altaïr raggiunse Aleppo nel cuore della notte deciso ad essere furtivo per evitare che suonasse l'allarme. Dopo aver distrutto l'acquedotto con gli esplosivi vicino alle porte, riuscì ad infiltrarsi nella fortezza passando alle spalle delle guardie andate a controllare la gravità dell'esplosione. Una volta dentro, uccise una guardia saracena, gli rubò i vestiti e li indossò per raggiungere il cortile principale senza allertare le guardie. Raggiunto il cortile principale, si nascose e osservò l'incontro di Harash con un Templare, confermando l'accusa mossa da Adha. Senza ulteriori indugi, Altaïr affrontò un duello con Harash, riuscendo a sconfiggerlo e assassinandolo con la lama celata.

Pianta[]

La porta principale della fortezza era collegata ad un avamposto delle guardie tramite un acquedotto.

Il nucleo della cittadella consisteva in un grande cortile all'aperto con un'arena al centro e con piattaforme con manichini adibiti all'allenamento ai lati. Sul cortile si affacciava l'ufficio del Mentore, con un balcone che si estendeva verso l'esterno sul cortile. L'ufficio era privo di finestre ed era internamente esposto all'aria esterna e il tetto era sostenuto da delle colonne poste ai lati del balcone. Il percorso che univa l'ufficio con il cortile consisteva in una rampa di scale seguita da un'ulteriore rampa di scale ramificata in due parti.

Galleria[]

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