- "Pitagora, il mio maestro, mi sveglia prima dell'alba. Io sono stanco, ma felice di servirlo. Gli devo tutto, a partire dalle mie vittorie ad Elis."
- ―Kyros di Zarax[src]
Kyros di Zarax, anche conosciuto come Ippomene, è stato un atleta e principe greco vissuto nel VI secolo a.C. Fu la guardia del corpo scelta del famosissimo matematico e filosofo greco Pitagora, che accompagnò per quasi tutta la sua vita. Durante questa, possedette anche una Mela dell'Eden e incontrò ben due membri della Prima Civilizzazione: Afrodite e Ermete Trismegisto. Nel 2012 le Abstergo Industries estrassero le sue memorie genetiche da un suo discendente e incaricarono un loro impiegato di riviverle attraverso il Data Dump Scanner.
Biografia[]
Primi anni[]
Delle origini di Kyros di Zarax si sa poco e nulla, senonchè era figlio di un tale Onchestrio. Divenne presto un grande atleta: vinse più volte le principali manifestazioni sportive, tanto che Pitagora lo paragonò a Corebo di Elide, uno dei primi vincitori delle olimpiadi. Kyros divenne poi un discepolo e la guardia del corpo di Pitagora, famoso filosofo e matematico suo connazionale.
Samo[]
- "Torno a Samo come campione. Le persone sono fiere dei miei successi, come se avessero ricevuto onore loro stessi. Come sono gentili."
- ―Kyros mentre entra a Samo con Pitagora[src]
Poco dopo essere diventato la guardia scelta di Pitagora, Kyros accompagnò il suo maestro in un lungo viaggio che lo condusse anche ad Elis. Lì vinse una gara di atletica, e una volta tornato a Samo venne accolto come un campione dai cittadini, che definì come essi stessi avessero ricevuto onore dalle sue vittorie. Trovarono dunque un ospizio in cui passare la notte, e il giorno dopo godettero di una frugale colazione. Si misero pertanto a camminare in città, entrando anche in una fucina di fabbri. Al suo interno Pitagora mostrò a Kyros ed agli altri lavoratori l'influenza che i martelli di diverso peso avevano sulle incudini e il modo di maneggiarli.
Dunque se ne portarono via dieci di diverse misure e ordinarono anche ai fabbri di consegnare un'incudine alla casa di Pitagora. Raggiunta a fatica la dimora del suo maestro, Kyros passò tutto il giorno fino al crepuscolo, a martellare l'incudine con i martelli: così permise al suo maestro di studiare meglio le osservazioni da lui fatte alla fucine. Da ciò, Pitagora creò la tetraktys nel suo cortile di Estia, simbolo che interpretarono come la successione perfetta dei primi quattro numeri naturali in un triangolo equilatero.
Kyros tuttavia non capì cosa intendesse il suo maestro, neanche dopo aver studiato di nascosto i suoi appunti privati durante tutta la notte. Il giorno dopo, Pitagora espose le sue teorie di correlazione tra la musicalità, riferimento al lavoro fatto con Kyros con i martelli e le incudini, e la tetraktys ai rinomati studiosi ed i venerabili anziani di Samo. Buona parte però, notò Kyros, fu scettica riguardo le teorie del matematico. Oreste però, un collega di Pitagora, decise di celebrare la scoperta da lui compresa con un banchetto in onore di Pitagora.
Crotone[]
- "Crotone non rivaleggia con Atene per taglia, e le sue fortificazioni non sono nulla rispetto a quelle del Pireo o di Rodi, ma la reputazione dei suoi cittadini non è seconda a nessuno."
- ―Kyros descrive Crotone[src]
Poco tempo dopo, Pitagora e Kyros lasciarono Samo per intraprendere un nuovo viaggio in Grecia. Durante ciò, Kyros prese parte alle quattro prestazioni olimpioniche di Atene, vincendole tutte per la seconda volta consecutiva. Pertanto venne nominato Periodonikēs, cosa che il suo maestro vide come un buon presagio. Tre anni dopo scalarono a Crotone, dove gli anziani della città li accolsero calorosamente ed invitarono Pitagora ad attuare una seduta di colloquio con il Consiglio dei Cittadini. Questi chiesero al maestro di predicare le sue teorie ai giovani della città, cosa che il sapiente matematico fece davanti alla palestra in cui Kyros ebbe temporaneamente deciso di allenarsi.
Da lì continuò però a tenere d'occhio Pitagora, seppur avesse capito che gli abitanti di Crotone non costituissero una minaccia per il suo maestro. Successivamente si recarono all'accademia di Crotone, dove Kyros incontrò Milo: un giovane atleta venuto a conoscenza della gesta di Kyros alla maratona di Nemea. Costui chiese a Zarax di allenarlo, e questi acconsentì, predicandogli anche qualche lemma di Pitagora. Quest'ultimo intanto notò Kyros e cercò di acquietare un aspirante e arrogante filosofo d'accademia chiamato Alcmeone. Quattro anni dopo, Kyros vide il suo allievo partecipare alle quattro gare di Crotone, vincendole tutte e quattro.
In onore di Milo venne dunque organizzato un banchetto, a cui sia Kyros sia Pitagora presero parte. Lì il Periodonikēs osservò come la giovane figlia del suo maestro, Miya, si fosse innamorata di Milo; ciò però causò l'andata di Alcmeone, geloso dell'atleta. Quest'ultimo venne successivamente scoperto da Kyros mentre scuoiava un cane ancora in vita, reato gravissimo per la dottrina pitagorica sulla trasmigrazione dell'anima, ormai accettata da quasi tutta Crotone. Pertanto il possente atleta pestò l'allievo che era ritenuto il preferito di Pitagora, per poi osservare con soddisfazione il suo bandimento da Crotone.
L'atto tuttavia suscitò l'ira dei non fedeli al modo di vivere ascetico dei pitagorici, cosa che suscitò la preoccupazione del Periodonikēs. Non molto tempo il Consiglio dei Cittadini organizzò un banchetto in onore di Pitagora, che tuttavia venne sabotato dai non fedeli. Questi infatti allentarono una colonna della sala del banchetto, facendola spezzare in una reazione a catena che, se non fosse stato per l'intervento di Kyros e Milo, avrebbe ucciso molti cittadini.
L'evento causò parecchio fermento in città. A peggiorare la situazione, sulla via del ritorno Kyros, Pitagora e la loro scorta vennero assaliti da alcuni banditi. Tre delle guardie del corpo dei due caddero presto, anche alla fine Kyros e l'ultimo soldato riuscirono ad uccidere tutti i nemici che il Periodonikēs scoprì essere stati mandati su commissione. Tornati alla villa, Kyros e il suo maestro furono seguiti da una folla inferocita e pertanto dovettero fuggire da Crotone attraverso un passaggio segreto.
Deserto[]
- "Lo straniero indossa abiti da pastore di pecore, eppure il suo portamento è regale. Ogni passo che faccio potrebbe essere l'ultimo, ma Pitagora si muove con la velocità di un giovane atleta. Arrivo a malapena in cima alla duna. Sono in ginocchio, il fuoco che brucia i miei polmoni, quando lo straniero ci saluta. "Sono Ermete Trismegisto. Vi ho trovato.""
- ―Kyros descrive l'incontro con Ermete[src]
Molti anni dopo aver lasciato Crotone, Kyros e Pitagora continuarono il loro incessante viaggio alla ricerca di conoscenza: visitarono Babilonia, varcarono le montagne della Macedonia e si spinsero fino in Egitto. Un giorno si ritrovarono nel mezzo del deserto. Kyros, molto sofferente al caldo incessante del Sole, si ritrovò quasi sul punto di morire per insolazione, a differenza del suo maestro, che secondo lui si muoveva come un giovane atleta.
Quando furono ad un passo dalla morte, tuttavia, incontrarono su una duna Ermete Trismegisto - a loro insaputa un membro della Prima Civilizzazione. Costui attivò il potere del suo Caduceo, selezionando come suo successore proprio Pitagora. Kyros svenne poco dopo aver visto i due serpenti del bastone alato annunciare la divinizzazione di Pitagora. Quest'ultimo pose la sua giovane guardia del corpo sotto una palma, svegliandolo successivamente e dandogli dimostrazione dei suoi nuovi poteri. Infine i due si separarono, andando ognuno per la loro strada.
Arcadia[]
- "La principessa di Arcadia, un bellezza selvaggia, rifiuta di sposare qualsiasi uomo a meno che non la superi in velocità, e chiunque lei batta deve morire. Molti pretendenti hanno tentato la fortuna, ma hanno fallito."
- ―Kyros parla di Atalanta, sua futura sposa[src]
Molti anni dopo essersi separato da Pitagora, Kyros tornò in Grecia, decidendo di trasferirsi nel regno di Arcadia. Lì si innamorò perdutamente della principessa Atalanta, che tuttavia avrebbe preso in matrimonio soltanto colui che l'avrebbe battuta in una corsa, Kyros sapeva che molti avevano tentato l'impresa, e avevano fallito pagando con la vita. Seguendo così gli insegnamenti e i consigli del suo maestro, si recò in pellegrinaggio ad un vecchio tempio dedicato alla dea Afrodite, in realtà un membro della Prima Civilizzazione.
Nel mezzo della bufera che imperversava sul picco del monte, Kyros ebbe una visione della dea, la quale lo condusse dentro al tempio. L'atleta ebbe poi la visione di Afrodite in un meleto, intenta a raccogliere i frutti ed a poggiarli sotto la statua principale delle rovine del tempio. Svenuto e risvegliatosi nel mezzo della neve, Kyros trovò una Mela dell'Eden nel luogo in cui la dea aveva posato i frutti da lei colti. Con il potere del manufatto vinse la gara contro Atalanta, la sposò, e divenne il principe dell'Arcadia.
Eredità[]
Nel 2012, alcune memorie di Kyros di Zarax vennero ritenute particolarmente interessanti per la dirigenza delle Abstergo Industries, società in realtà gestita dall'Ordine dei Templari. Questi incaricarono un dipendente del loro Project Legacy di rivivere alcuni dei suoi ricordi tramite il Data Dump Scanner. Ma quando il progetto venne chiuso per via di attacchi informatici e problemi tecnici continui causati da Erudito, anche la rivisitazione delle memorie del campione greco vennero abbandonate.
Solo nel 2014 i dati raccolti sulla sua vita vennero ripescati e sfruttati dall'Abstergo Entertainment per la creazione di un prodotto multimediale incentrato sulle antiche manifestazioni sportive, destinato a fini commerciali tramite il software di loro produzione: Helix.
Fonti[]