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Le '''Chiavi di Masyaf''' erano cinque [[sigilli della memoria]], manufatti creati dalla [[Prima Civilizzazione]], contenenti le memorie del loro proprietario durante il Basso Medioevo, [[Altaïr Ibn-La'Ahad]]. Se riuniti, i cinque sigilli possono aprire la porta della [[Biblioteca di Altaïr]], nei sotterranei della fortezza di [[Masyaf]].
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Le '''Chiavi di Masyaf''' erano cinque [[sigilli della memoria]], manufatti risalenti agli [[Isu]], ritrovati dal [[Mentore]] degli [[Assassini nel Levante]] [[Altaïr Ibn-La'Ahad]] al di sotto del castello di [[Alamut]]. Esse contenevano i momenti più significativi della sua vita, oltre a funzionare come chiavi per la sua [[Biblioteca di Altaïr Ibn-La'Ahad|biblioteca]] a [[Masyaf]].
   
 
==Storia==
 
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Durante la sua età avanzata, il [[Mentore]] degli Assassini nel Levante Altaïr Ibn-La'Ahad scoprì sei sigilli della memoria nascosti nelle rovine Isu presenti sotto al castello di [[Alamut]]. Altaïr utilizzò cinque di questi manufatti per registrare gli eventi più significativi della sua vita, serbandone soltanto uno per un'altra occasione. Quando uccise il suo rivale e usurpatore [[Abbas Sofian]], risalì all'apice della Confraternita levantina; dunque costruì una biblioteca accessibile soltanto attraverso i cinque sigilli in cui aveva registrato i suoi ricordi.
L'Asssassino Altaïr Ibn-La'Ahad trovò questi manufatti sotto la fortezza di [[Alamut]], mentre era in esilio volontario dopo la morte della moglie, [[Maria Thorpe]].<br />
 
Nel 1257, Altaïr diede i sigilli a [[Niccolò Polo]], insieme al [[Codice]], durante l'assedio mongolo di Masyaf, per far sì che li nascondesse per le future generazioni. Niccolò quindi nascose i cinque sigilli nella città di [[Costantinopoli]].
 
   
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Tale biblioteca fungeva in realtà da cripta in cui racchiudere la [[Mela dell'Eden 2|Mela dell'Eden]] di cui era in possesso. Affidò i cinque sigilli ai suoi confratelli e allievi [[Niccolò Polo|Niccolò]] e [[Maffeo Polo]], che li avrebbero portati lontani da Masyaf. Poco prima della sua morte, il Mentore siriano si chiuse nella biblioteca, registrando gli ultimi momenti della sua vita nell'ultimo manufatto che tenne con sé. Intanto, giunti a [[Costantinopoli]], i fratelli Polo fondarono un [[Assassini turchi|nuovo ramo]] della Confraternita e nascosero le cinque chiavi in diversi luoghi sparsi per la città: la [[Cisterna di Yerebatan]], il [[Palazzo Topkapi]], la [[Torre della Fanciulla]], il [[Foro del Bue]] e la [[Torre di Galata]].
Nel 1511, [[Ezio Auditore da Firenze]] apprese dell'esistenza dei sigilli da [[Leandros]], un [[Templare]], durante il suo pellegrinaggio alla fortezza di Masyaf e dopo si diresse a Costantinopoli nella speranza di trovarli.<br />
 
Tra il 1511 e il 1512, grazie all'aiuto della libraia [[Sofia Sartor]], Ezio entrò in possesso di tutte le Chiavi, grazie alle quali rivisse cinque ricordi di Altaïr.<br />
 
Quando penetrò nella Biblioteca, trovò il corpo di Altaïr e un'altro manufatto, contenente i ricordi degli ultimi minuti di vita di Altaïr.
 
 
Ezio successivamente nascose tutti i sigilli nella [[cisterna di Yerebatan]].
 
   
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I sigilli furono poi rinvenuti nel XVI secolo dal Mentore degli [[Assassini italiani]] [[Ezio Auditore da Firenze]], che rivisse le memorie di Altaïr e aprì la sua biblioteca. Le memorie registrate da Altaïr nelle quattro chiavi della biblioteca, scoprì Ezio, descrivevano: la sua nomina a [[Maestro Assassino]] nel 1189, la sua ascesa al rango di Mentore, il suo declino e l'assassinio di Abbas Sofian e il suo conseguente ritorno. Terminata la sua missione in Medio Oriente, Ezio ripose tutti i sigilli nella Cisterna di Yerebatan e fece ritorno in Italia.
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==Curiosità==
 
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*Nel libro ''[[Assassin's Creed: La Crociata Segreta]]'' ogni sigillo è descritto come un oggetto di pietra con un buco al centro.
 
*Nel libro ''[[Assassin's Creed: La Crociata Segreta]]'' ogni sigillo è descritto come un oggetto di pietra con un buco al centro.
*Ogni sigillo si trova in uno dei distretti di Costantinopoli ([[Distretto Imperiale|Imperiale]], [[Distretto di Galata|Galata]], [[Distretto di Costantino|Costantino]] e [[Distretto di Beyazid|Beyazid]]), mentre l'ultimo, nelle mani dei [[Templari]], si trovava sotto il [[Palazzo Topkapı|Topkapı]].
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*Ogni sigillo si trova in uno dei distretti di Costantinopoli, [[Distretto Imperiale|Imperiale]], [[Distretto di Galata|Galata]], [[Distretto di Costantino|Costantino]] e [[Distretto di Bayezid|Bayezid]], mentre l'ultimo, nelle mani dei [[Templari]], si trovava sotto il [[Palazzo Topkapı|Topkapı]].
 
*Durante la fine di ''[[Assassin's Creed II]]'', nella [[Cripta Vaticana]] è possibile vedere un disegno che rappresenta una Chiave di Masyaf su una piramide.
 
*Durante la fine di ''[[Assassin's Creed II]]'', nella [[Cripta Vaticana]] è possibile vedere un disegno che rappresenta una Chiave di Masyaf su una piramide.
   
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483px-Keys of Altair Concept.jpg|Concept art delle Chiavi di Masyaf.
 
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La Cisterna Di Yerebatan 13.png|Ezio ritrova una Chiave.
 
La Cisterna Di Yerebatan 13.png|Ezio ritrova una Chiave.
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[[Categoria:Tecnologia della Prima Civilizzazione]]
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[[Categoria:Tecnologia Isu]]

Versione delle 21:05, 20 feb 2019

Sigillo della Memoria

Una Chiave di Masyaf.

Le Chiavi di Masyaf erano cinque sigilli della memoria, manufatti risalenti agli Isu, ritrovati dal Mentore degli Assassini nel Levante Altaïr Ibn-La'Ahad al di sotto del castello di Alamut. Esse contenevano i momenti più significativi della sua vita, oltre a funzionare come chiavi per la sua biblioteca a Masyaf.

Storia

Durante la sua età avanzata, il Mentore degli Assassini nel Levante Altaïr Ibn-La'Ahad scoprì sei sigilli della memoria nascosti nelle rovine Isu presenti sotto al castello di Alamut. Altaïr utilizzò cinque di questi manufatti per registrare gli eventi più significativi della sua vita, serbandone soltanto uno per un'altra occasione. Quando uccise il suo rivale e usurpatore Abbas Sofian, risalì all'apice della Confraternita levantina; dunque costruì una biblioteca accessibile soltanto attraverso i cinque sigilli in cui aveva registrato i suoi ricordi.

Tale biblioteca fungeva in realtà da cripta in cui racchiudere la Mela dell'Eden di cui era in possesso. Affidò i cinque sigilli ai suoi confratelli e allievi Niccolò e Maffeo Polo, che li avrebbero portati lontani da Masyaf. Poco prima della sua morte, il Mentore siriano si chiuse nella biblioteca, registrando gli ultimi momenti della sua vita nell'ultimo manufatto che tenne con sé. Intanto, giunti a Costantinopoli, i fratelli Polo fondarono un nuovo ramo della Confraternita e nascosero le cinque chiavi in diversi luoghi sparsi per la città: la Cisterna di Yerebatan, il Palazzo Topkapi, la Torre della Fanciulla, il Foro del Bue e la Torre di Galata.

Ritorno a casa ACR 6

Ezio attiva l'ultima chiave di Masyaf dentro alla biblioteca di Altaïr.

I sigilli furono poi rinvenuti nel XVI secolo dal Mentore degli Assassini italiani Ezio Auditore da Firenze, che rivisse le memorie di Altaïr e aprì la sua biblioteca. Le memorie registrate da Altaïr nelle quattro chiavi della biblioteca, scoprì Ezio, descrivevano: la sua nomina a Maestro Assassino nel 1189, la sua ascesa al rango di Mentore, il suo declino e l'assassinio di Abbas Sofian e il suo conseguente ritorno. Terminata la sua missione in Medio Oriente, Ezio ripose tutti i sigilli nella Cisterna di Yerebatan e fece ritorno in Italia.

Curiosità

Galleria

Fonti