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"L'Abstergo? Stai dicendo che il gruppo aziendale più grande del mondo è la facciata di un'organizzazione malvagia che vuole controllarci tutti? Bè, in effetti la cosa ha perfettamente senso. A ogni modo questo spiega perché non sono mai riuscita a finire quel gioco."
―Charlotte De La Cruz, 2015

Charlotte de la Cruz (1992 - 2018) è stata un'Assassina statunitense reclutata nella Confraternita nel 2015, mentre lavorava alla Malta Banking Corporation. Partecipò alla caccia all'Assassino rinnegato Joseph Laurier insieme agli Assassini Galina Voronina e Kody Adams. Nipote della leader di Erudito Florencia, fu un elemento chiave nell'alleanza tra il collettivo di hacker e la Confraternita.

Charlotte discende dall'Assassino britannico Tom Stoddard, l'Assasina haitiana Elsie, la messaggera inca Quila, l'Assassino voltagabbana Hiram Stoddard e l'Assassino spagnolo Ignacio Cardona.

Biografia[]

Gioventù[]

Charlotte de la Cruz crebbe a New York, in particolare nel Bronx. Suo padre lasciò la famiglia quando lei era ancora una bambina, fu così cresciuta da sua madre. Sua nonna materna, Florencia, un idolo per Charlotte, comparve a tratti nella vita di famiglia per tutta la durata della sua infanzia. Da bambina de la Cruz vide la sua famiglia andare quasi in bancarotta per pagare la terapia di suo zio, al quale era stata negata la copertura sanitaria da parte dell’assicurazione, portandola così a diffidare delle grandi agenzie e dei politici corrotti. Frequentò un college nella parte settentrionale di New York, dove accumulò debiti studenteschi piuttosto cospicui.

Non troppo dopo aver conseguito la laurea traslocò a San Diego, in California, dove trovò lavoro come impiegata presso la Malta Banking Corporation. Nel tempo libero, si divertì nell’utilizzare Helix, un software ludico dell’Abstergo Entertainment: furono questo e la sua abitudine nel visitare spesso siti cospirazionisti a portarla a conoscenza della guerra fra Assassini e Templari.

Reclutamento[]

Nel tardo 2015, gli Assassini si interessarono a Charlotte per via della sua capacità nell'usare l’Occhio dell’aquila. Kody la contattò online, sondando la sua simpatia per gli Assassini. Il giorno seguente intraprese un colloquio con l’associazione World Share, fallendo nel tentativo di proporre una campagna di tagli finanziari alle nazioni in sviluppo a vantaggio di quelle di stampo fortemente democratico. Successivamente, quel pomeriggio, spostò 10,000$ da un conto di un’agenzia immobiliare a una signora anziana bisognosa di soldi per le fatture mediche della figlia.

Una volta arrivata a casa, venne inaspettatamente accolta dagli Assassini Xavier Chen e Galina Voronina. Già ben al corrente della Confraternita degli Assassini, Charlotte accettò la loro offerta di reclutamento senza pensarci due volte: dopo pochi istanti il suo appartamento venne assaltato da tre Templari, fintisi prima dipendenti della World Share. Nel tentativo di scappare, effettuando un salto della fede dal suo balcone al tetto del palazzo accanto, Charlotte perse i sensi. Si risvegliò successivamente per scoprire che i suoi nuovi compagni l’avevano portata nel nascondiglio della cellula di Xavier, presso il Lago Salton. Venne così presentata a Kody Adams, le fu mostrato l’Animus e le venne infine spiegato che gli Assassini necessitavano del suo aiuto.

I tre la resero al corrente di Joseph Laurier, un Assassino che apparentemente aveva deciso di recarsi presso i Templari di San Diego per informarli di un artefatto, o meglio Frutto dell’Eden, che un suo antenato aveva nascosto durante la caccia alle streghe di Salem. Ciò che gli Assassini le chiesero fu di entrare nell’Animus e calarsi nei panni del suo antenato Thomas Stoddard per capire se le intenzioni di Joseph erano quelle di ingannare i Templari, o se avesse davvero deciso di tradire la Confraternita.

Charlotte rivisse così le memorie di Thomas e verificò le varie interazioni avvenute con Jennifer Querry, l’antenata di Joseph, per poi rimanere scioccata nel sentire le parole dell’Isu Consus, formulate tramite Dorothy Osborne. Tali parole la invitarono a cercare “coloro con una conoscenza più ampia”. Con il tempo agli sgoccioli gli Assassini decisero di provare ad intercettare Joseph il prima possibile, mentre Charlotte continuava a rivivere i ricordi per verificare la lealtà di Joseph: caricarono così l’Animus sopra il loro mezzo di trasporto.

Charlotte de la Cruz testimoniò in prima persona la morte di Jennifer quando ancora gli Assassini non avevano nascosto la reliquia, di conseguenza Joseph non avrebbe potuto sapere niente di utile per i Templari: la sua quindi era una trappola per i nemici degli Assassini. Xavier e Galina decisero quindi di fare irruzione nella zona dell’incontro per incontrare Joseph. Non ancora convinta del tutto però, Charlotte chiese a Kody di entrare nuovamente nell’Animus: sondando ancora i ricordi di Thomas, scoprì che Jennifer aveva avuto un figlio e che tale era ancora in compagnia dell’antenato di Charlotte. Joseph stava davvero tradendo la Confraternita.

Caccia a Joseph[]

Una volta entrati nella sede Abstergo, Xavier e Galina incontrarono Joseph, nel mentre Charlotte riuscì ad infiltrarsi fingendo di essere un’impiegata e di aver dimenticato il codice di accesso per una stanza. Ad aiutarla, inconsciamente, fu un dipendente di nome Brad: questo le chiese successivamente di che reparto facesse parte. Charlotte, non sapendo cosa rispondere, disse la prima cosa che le era venuta in mente, World Share, la sua vecchia azienda: la risposta non fu delle più convincenti però, Abstergo e World Share erano infatti due aziende avversarie. Brad così, accortosi dell’inganno, venne prima legato e poi imbavagliato in uno sgabuzzino: Charlotte si calò il cappuccio sul volto e proseguì nella struttura mediante i condotti di ventilazione. Non appena raggiunse il piano di Joseph scivolò e cadde, ma in pochi istanti fu in grado di risalire in un altro condotto e ad estrarre un coltello per prepararsi ad un eventuale combattimento: l’effetto di sanguinamento stava iniziando a dare quindi i suoi frutti.

Procedendo così si ritrovò in una palestra dove, come poté constatare, Joseph aveva appena affogato Xavier in una piscina e aveva rotto una gamba a Galina. Charlotte attaccò immediatamente il traditore per evitare che desse il colpo di grazia all’Assassina russa, ottenne però solo di essere scaraventata contro un muro. A questo punto Joseph spiegò di aver deciso di tradire la Confraternita poiché precedentemente aveva perso il suo amato, Christian, in una missione condotta da Xavier; tuttavia si considerava ancora un Assassino, per questo rivelò ancora di aver piazzato una bomba nell’edificio. Spiegò a Charlotte il motivo per cui gli Assassini l’avevano tanto cercata e le offrì la possibilità di unirsi a lui. Come la bomba esplose, tutta l’Abstergo iniziò ad aprire il fuoco sui due: Charlotte si allontanò utilizzando nuovamente i condotti, senza però lasciare indietro Galina.

Una volta tornate nello sgabuzzino però Charlotte rimase sconvolta nel constatare che Brad era morto e che proprio al polso aveva un braccialetto medico testimoniante del fatto che il ragazzo soffrisse di asma. Brad era quindi morto soffocato poiché non era riuscito a raggiungere il suo inalatore con le mani legate. La ragazza portò così a malincuore Galina sino al loro mezzo di trasporto. L’Assassina russa ordinò subito dopo a Kody di contattare l’attuale leader della Confraternita, Gavin Banks, affinché mandasse un team a Salem: Charlotte le disse che però tutto ciò non sarebbe stato necessario visto che Joseph non aveva mai rivelato, e di certo non lo avrebbe fatto successivamente, il luogo di sepoltura di Dorothy. Infine Galina chiese a Charlotte come si sentisse dopo le morti di Xavier e Brad, questa, ironicamente, le rispose che stava bene.

Caccia in Messico[]

Gli Assassini volarono sino in Messico, dove presero momentaneamente residenza presso una casa sicura della Confraternita a Città del Messico. Charlotte rivisse le memorie dell’Assassina haitiana Elsie, presente all’esecuzione di Dutty Boukman, per rintracciare il libro di quest’ultimo, contenente informazioni utili ai Templari.

Dopo aver affittato la stanza di un motel, il gruppo di Assassini assunse due dottori locali, un uomo e una donna, per sistemare la gamba di Galina, nonostante quest’ultima insistesse nel fare l’opposto. Mentre la donna si apprestava a visitare l’Assassina russa, l’uomo estrasse improvvisamente una pistola: prima che potesse sparare anche un singolo colpo però Galina aveva già fatto fuoco con la sua arma, uccidendolo. Charlotte bloccò di conseguenza la dottoressa, le chiesero così che cosa stesse succedendo, ma quest’ultima dichiarò di non saperne nulla dato che era nel giro da poco: Galina la rese incosciente.

Pensando che i Templari sarebbero arrivati in breve tempo, l’ex-cellula di Xavier si spostò nel motel di fronte, un nascondiglio impensabile a detta loro. Charlotte approfittò della situazione per rimarcare il fatto che lei avrebbe voluto abbandonare il precedente hotel già ben prima che il finto dottore li attaccasse, perché dopotutto non si sentiva all’altezza della situazione. Kody la rassicurò dicendole che c’era un motivo se lei era lì e che, date le sue capacità impressionanti, li avrebbe probabilmente aiutati a trovare “coloro con una conoscenza più ampia”, ovvero il gruppo di hacking Erudito. Dopo un’intera notte in cui gli Assassini utilizzarono la rete Darknet per cercare informazioni su tale associazione, riuscirono a scoprire che una settimana dopo si sarebbe tenuto un meeting la cui locazione però risultava criptata e protetta da una password. L’unico indizio che gli Assassini ottennero fu la domanda: “che cosa dice il Pishta carino?”

Charlotte si ricordò improvvisamente che sua nonna era solita chiamarlo con un nomignolo particolare, “Pishtaco”, che sarebbe precedentemente appartenuto ad un suo antenato vissuto durante la caduta dell’Impero Maya. Dopo di che la ragazza si rituffò tra le braccia dell’Animus per sincronizzarsi con i ricordi di Quila, chasqui (messaggera) degli Inca.

Dopo due ore all’interno del macchinario Charlotte fu costretta ad uscire poiché l’Animus necessitava di essere ricaricato. Galina nel frattempo informò la ragazza di aver trovato la templare Garcia-Lopez, un uomo che avrebbe potuto condurli a Joseph. Charlotte si rifiutò di partecipare ad una missione che con tutta probabilità li avrebbe portati a dover catturare e torturare Joseph, preferì anzi continuare a cercare Erudito, considerando la cosa più importante. Quando poi accusò Galina di essere gelosa nei suoi confronti poiché Consus aveva scelto di parlare con lei rispetto ad altri, l’Assassina russa di tutta risposta affermò che l’utilizzo prolungato dell’Animus li esponeva troppo ai loro nemici. Aggiunse inoltre che se Charlotte non si fosse unita alla caccia a Joseph avrebbe distrutto l’Animus: la ragazza si trovò costretta ad accettare.

Iniziato il pedinamento al Parco Chapultepec, Charlotte commise l’errore di avvicinarsi troppo alla Templare Garcia-Lopez, fornendogli così la possibilità di accorgersi di lei e scappare, non prima però di aver colpito Kody in viso. Sia Charlotte che il suo compagno si ritrovarono così costretti a salire in fretta sul furgone di Voronina prima che arrivasse la polizia: Galina accusò la ragazza di aver fatto saltare l’intera operazione di proposito. Charlotte ammise di aver commesso un errore ed insistette nel rientrare al più presto nell’Animus: Galina, ancora in collera con lei, le ricordò che tutto quello che stava accadendo non era un gioco, e che un errore poteva significare conseguenze spiacevoli, di certo Garcia-Lopez avrebbe allertato i Templari.

Dopo di che Charlotte ignorò i successivi ordini di Galina riguardanti fare da vedetta per il loro van, preferendo al tutto rivivere i ricordi della sua antenata. Quando Voronina e Kody scoprirono che la loro compagna si era nuovamente collegata all’Animus si videro costretti a tirarla fuori, la prima perché aveva disubbidito ad un suo ordine, il secondo perché le batterie del macchinario sembravano ormai bruciate. Stufa del comportamento di Galina, de la Cruz decise di andare a cercarne delle nuove, con l’altra che sottolineava il fatto che sarebbe stata completamente sola.

Charlotte, per raggiungere la sua destinazione, decise di prendere un autobus, chiedendosi se essere un Assassina costantemente in fuga fosse quello che davvero voleva e desiderava; considerò inoltre la possibilità di telefonare a sua madre, per dirle che sarebbe tornata a casa, ma evitò dato che non poteva essere sicura che non la stessero tracciando. Poco dopo aver steso e neutralizzato un malvivente che stava cercando di estorcere dei soldi ad un civile, de la Cruz si accorse che Galina la stava seguendo. Questa le rivelò che il Cartello Messicano aveva rapito Kody e spedito il suo orecchio sinistro come prova. Le due si infiltrarono così nella fortezza del Cartello, situata nello stadio Estadio Azteca: per farlo Charlotte utilizzò le doti da Assassina che aveva imparato tramite l’Animus, mentre Voronina scelse una posizione dalla quale potesse usare al meglio un fucile da cecchino. Mentre Charlotte si faceva strada verso Kody, Galina non risparmiò commenti negativi sul fatto che l’altra avesse precedentemente mostrato pietà verso la dottoressa che aveva così potuto allertare il cartello. Inoltre sembrò non averla ancora perdonata per essersi fatta scappare Garcia-Lopez, il quale aveva fatto in modo che non potessero lasciare la città. Dopo poco Charlotte cadde in un’imboscata tesa da Arturo Viera, capo del Cartello: questi le sparò al piede destro, bloccandola poi in una presa per far uscire allo scoperto Galina. Nonostante tutto de la Cruz fu in grado di liberarsi in modo tale da permettere alla compagna di avere un tiro pulito. Poco dopo furono gli stessi Templari a presentarsi in elicottero, uccidendo sia Arturo che la sua ragazza, per poi circondare tutti e tre gli Assassini.

Charlotte, sospettando di essere uno degli obiettivi più alti dei Templari, decise di puntarsi una pistola alla testa, minacciando di premere il grilletto se non avessero lasciato andare sia Galina che Kody. Inizialmente il capo del gruppo di Templari, Ortega Sanchez, rifiutò tale proposta, poiché anche la sola testa della famigerata Galina Voronina sarebbe stata un premio soddisfacente. De la Cruz decise così di giocarsi il tutto per tutto confessando loro che Erudito presto si sarebbe riunito in un luogo sconosciuto: Ortega quindi concesse loro un solo giorno per scoprire la location esatta. Prima di lasciare lo stadio Sanchez minacciò Charlotte dicendole che avrebbe ucciso chiunque fosse legato a lei se non si fosse presentata per riferire le informazioni promesse. Mediante l’Animus de la Cruz scoprì che la tanto agognata password era il nome di un amico della sua antenata Quila, Don Gonzalo Pardo, rivelando così che l’incontro di Erudito sarebbe avvenuto in Argentina. Quando il giorno dopo la ragazza si consegnò ad Ortega insieme alle informazioni richieste, il loro incontro venne interrotto da un attacco portato avanti dagli uomini del Cartello, precedentemente accordatisi con Galina per ottenere vendetta nei confronti dei Templari. Dopo aver preso un volo commerciale ed essere arrivati a Buenos Aires, Charlotte e i suoi due compagni scorsero un uomo con un cartello mostrante le parole “Don Gonzalo Pardo”. I tre vennero quindi accompagnati al luogo dove avrebbero incontrato il loro contatto con Erudito. Tale si rivelò essere Florencia, la nonna di Charlotte.

Collaborazione con Erudito[]

Apparizioni[]

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