- "Lui è la promessa di un futuro migliore."
- ―Haytham Kenway riguardo Charles Lee[src]
Charles Lee (Londra, 6 febbraio 1732 - Monmouth, 2 ottobre 1782) è stato un ufficiale della British Army e successivamente uno dei più influenti politici delle colonie americane. Segretamente era anche un membro dell'Ordine dei Templari, nonché secondo in comando del Gran Maestro Haytham Kenway.
Figlio di un importante colonnello dell'esercito britannico, Charles venne trasferito in Svizzera durante la tarda gioventù; lì conseguì parte del suo addestramento militare e venne istruito nelle principali lingue europee. Poi fece ritorno in patria, ove completò la sua formazione militare. Entrato ufficialmente nell'esercito britannico, Lee servì per un breve periodo come ufficiale del reggimento di suo padre. Nel 1754 venne inviato nelle colonie americane sotto il comando del generale Edward Braddock, all'epoca impegnato nella guerra franco-indiana.
Lo stesso anno divenne un Templare, supportando il confratello Haytham Kenway nella sua missione: fondare un ramo dei Templari nelle colonie e rintracciare un tempio lasciato dalla Prima Civilizzazione nella frontiera americana. Sebbene avessero scoperto il luogo in cui si trovava il sito dei Precursori, non riuscirono ad accedervi; a compensare il loro fallimento vi fu però l'estensione dell'influenza Templare in tutte le tredici colonie e lo sterminio totale degli Assassini, da secoli loro nemici giurati. Dopo questo grande successo, Charles si staccò brevemente dai suoi confratelli per servire la British Army nella guerra dei sette anni.
Successivamente vendette la sua commissione e fece ritorno nelle colonie, dove divenne il secondo in comando di Haytham, salito al rango di Gran Maestro. Inoltre Lee entrò tra i ranghi dell'Esercito Continentale come Maggior Generale. Durante questo periodo lui e gli altri Templari orchestrarono un complotto per uccidere il comandante in capo George Washington e fargli prendere il suo posto, cosicché i Templari contrallassero totalmente le colonie. Tuttavia i loro piani vennero sventati dall'Assassino Connor, unigenito di Haytham che riuscì ad uccidere tutti i Templari più importanti, riducendo notevolmente la loro influenza e aumentando quella degli Assassini.
Nel 1781, dopo la morte di Haytham per mano di Connor, Lee divenne il nuovo Gran Maestro. Tuttavia venne ucciso il 2 ottobre dell'anno venturo, quando l'Assassino lo rintracciò in una taverna a Monmouth. Dal corpo di Lee rubò infine un manufatto dei Precursori appartenuto a suo padre.
Biografia[]
Primi anni[]
Charles Lee nacque nella Contea del Cheshire nel 1732, primogenito di John Lee, un importante colonnello britannico, e Isabella Bunbury, figlia di un politico conservatore, anch'egli britannico. Fin dai suoi primi anni Charles venne mandato in Svizzera, dove conseguì parte del suo addestramento militare e imparò a parlare francese e tedesco. A quattordici anni fece ritorno in Inghilterra, dove frequentò il miglior istituto di Bury St. Edumunds per completare la sua formazione da soldato. Lo stesso anno suo padre, allora colonnello del 55° reggimento, lo reclutò come ufficiale. Terminato il suo addestramento, Lee si trasferì in Irlanda con la sua legione, finché nel 1751 l'alto comando inglese lo elevò al grado di tenente.[1]
Nel 1754 fu inviato nelle colonie britanniche in America per servire il generale Edward Braddock e per partecipare alla guerra franco-indiana.[1] Successivamente, Lee apprese dell'esistenza dell'Ordine dei Templari, desiderando di unirsi a loro. Per questo motivo si mise in contatto con il Gran Maestro londinese, Reginald Birch. Quest'ultimo inviò una lista di nomi a Charles, ordinandogli di far incontrare e reclutare quelle persone al suo agente Haytham Kenway, così da fondare un ramo dei Templari anche nelle colonie. Inoltre, Charles avrebbe dovuto assistere Haytham nella sua ricerca di un sito dei Precursori.[2]
Collaborazione con i Templari[]
L'arrivo di Haytham Kenway[]
- "Perdonatemi signore. Io... Speravo di diventare vostro allievo. Se devo servire l'Ordine non posso immaginare un mentore migliore di voi."
- ―Charles chiede a mastro di Kenway di prenderlo come allievo[src]
Nel luglio dello stesso anno, Charles si recò al molo di Boston per accogliere Haytham Kenway, reduce da lunga traversata marittima da Londra. Dopo aver fatto la sua conoscenza, Charles chiese al veterano Templare se potesse prenderlo come allievo. Mastro Kenway rispose dicendo che avrebbe accettato la proposta di Charles solo se quest'ultimo si fosse dimostrato fedele alla causa. Durante il tragitto, i due si imbatterono in Benjamin Franklin, il quale chiese ad Haytham se lo avrebbe potuto assistere nel recupero delle pagine del almanacco.[3]
Successivamente, Haytham si soffermò in un emporio per acquistare una spada ed una pistola. Dopo che Charles riuscì a trovare dei cavalli, i due si diressero alla Green Dragon Tavern.[3] Una volta giunti sul posto fecero una breve discussione con Johnson, al quale Haytham mostrò un amuleto risalente ai Precursori ottenuto in una missione a Londra. Designando le incisioni sull'amuleto come di appartenenza Kanien'kehá:ka, Johnson chiese a Lee a Kenway di recuperare le sue ricerche in merito da un gruppo di mercenari al soldo degli Assassini.[3]
Commissione per Johnson[]
- Thomas: Hey, quei cadaveri gronderanno oro, è ingiusto sprecare quel ben di Dio.
- Charles: Sei impazzito! Nel caso non lo avessi notato c'è parecchio da fare qui!.
- ―Charles contesta gli inadeguati desideri di Thomas[src]
Arrivato da Hickey insieme a Lee, Haytham gli chiese notizie sulle ricerche, anche se Thomas gli rispose in modo abbastanza nervoso e irriverente. Dopo aver scongiurato un'imminente lite tra Charles e Thomas, Haytham pensò ad un piano per recuperare lo scrigno contenente le informazioni: mentre Charles e Hickey avrebbero distratto i sorveglianti della porta, Haytham avrebbe attraversato le mura della fortezza entrando dalla zona laterale; così facendo avrebbero sopraffatto i nemici su due fronti. Lo stratagemma si rivelò vincente, e i tre recuperarono lo scrigno, anche se vennero scoperti da due dei mercenari assoldati dagli Assassini.[4]
I Templari comunque riuscirono a cavarsela contro i due sconosciuti, e si allontanarono con la refurtiva in loro possesso. Lo scrigno venne affidato a Charles, che intanto continuava a contestare le inadeguatezze di Thomas e il suo desiderio di rubare l'oro dai cadaveri delle guardie; intanto Haytham sistemava il resto dei nemici coprendo i due. Nonostante le numerose offensive da parte dei mercenari e le continue tensioni tra Charles e Thomas, il trio riuscì ad incamminarsi di nuovo verso la base. Ritornati alla taverna, dettero a Johnson lo scrigno, che appagato assicurò a mastro Kenway che le avrebbe analizzate in cerca di dettagli utili alla traduzione delle incisioni presenti sul suo amuleto.[4]
In aiuto di Church[]
- Haytham: Pare che non siamo gli unici interessati al signor Church.
- Charles: Potrebbe essere ovunque. Che facciamo?
- Haytham: Lo cerchiamo.
- —Charles ed Haytham iniziano la ricerca di Church[src]
La prossima recluta dei Templari nella lista inviata da Birch a Charles era Benjamin Church, uno dei più promettenti chirurghi delle colonie. Per cominciare, Charles ed Haytham andarono a cercarlo nella sua residenza, in uno dei più fastosi quartieri della città. La porta tuttavia si rivelò chiusa a chiave e dovettero irrompervi usando la violenza. La casa si rivelò totalmente messa in disordine, dal quale dedussero un evidente rapimento di Church. Dopo il mancato successo, Haytham prese un quadro di Church e ne ritagliò il volto, ordinando a Charles di mostrarlo in giro e di ottenere informazioni su Church, mentre lui avrebbe origliato le conversazioni tra i conoscenti e i clienti del chirurgo. Dopo aver ottenuto svariate informazioni, i due trovarono come loro ultima destinazione un magazzino situato al porto.[5]
Il posto però si rivelò brulicante di soldati dell'esercito inglese, e pertanto i due dovettero usare molta circospezione per infiltrarsi nella zona. Borseggiata una guardia per prendere la chiave i due entrarono dentro al magazzino. Da un nascondiglio, osservarono Church che, legato ad una sedia, discuteva con l'ufficiale Silas Thatcher e il suo braccio destro Cutter.[5]
In particolare i due ufficiali inglesi richiedevano il pagamento arretrato del pizzo che avevano concesso a Church, quest'ultimo per nulla disposto a sborsare la cifra richiesta. Come punizione, Silas ordinò a Cutter di mutilare violentemente il loro prigioniero, e si dileguò dalla zona. Fortunatamente, prima che Cutter potesse iniziare la sua inquisizione, Charles ed Haytham intervennero e uccisero i presenti, liberando Church e portandolo alla Green Dragon Tavern.[5]
Il soldato[]
- "Hey! Non siete che ladri e ribaldi, tutti quanti! Al diavolo voi e questa guerra!"
- ―Charles mentre provoca il generale Braddock[src]
Dopo aver concesso a Church alcuni giorni di riposo, Charles ed Haytham gli chiesero informazioni in merito all'uomo che lo teneva prigioniero: il loro nuovo alleato rivelò che Silas Thatcher era un ufficiale inglese che deportava e vendeva gli indigeni Kanien'kehá:ka nella sua proprietà a Fort Southgate. I Templari si ritrovarono d'accordo nella sua condanna a morte, ma prima Haytham e Charles si adoperarono nel reclutamento dell'ultimo uomo sulla loro lista; un soldato di nome John Pitcairn. Quest'ultimo era come Charles, al servizio di Edward Braddock e così i due lo raggiunsero all'accampamento del reggimento del generale.[6]
Dopo essere entrati fingendosi nuove reclute dell'esercito britannico, dovettero assistere al rimprovero di Pitcairn da parte di Braddock, il quale lo stava accusando di diserzione nonostante un mandato ufficiale del generale Jeoffroy Ahmerst. Quando il generale Braddock vide Haytham, rivelò indirettamente di conoscerlo in quanto in passato lui stesso era stato un Templare. Edward tuttavia si rifiutò di consegnare Pitcairn in custodia a Charles e Kenway, facendoli cacciare dal suo bivacco ed iniziò a pattugliare le strade con Pitcairn ed un piccolo gruppo di soldati.[6]
Non essendo disposti a rinunciare alla recluta, i due li seguirono e idearono un piano per trarli in trappola. Fingendosi un cittadino rivoltoso, Charles protestò sotto gli occhi di Braddock, lanciandogli un sasso contro il petto. Infuriato per lo sgarbo ricevuto, il generale sguainò la spada ordinando alle sue guardie di attaccare l'usurpatore, che venne seguito da Haytham. Charles riuscì a condurre le truppe del generale fino ad un piccolo vicolo, dove Haytham lo raggiunse e lo liberò. Poi insieme a Pitcairn, uccisero la scorta del generale, intimandogli che al loro prossimo incontro non lo avrebbero risparmiato. Infine Charles si incamminò verso la base insieme al suo maestro e alla loro nuova recluta.[6]
Infiltrazione a Southgate[]
- Haytham: Il convoglio sarà qui a breve. Attacchiamo al mio segnale.
- Charles: Intesi signore.
- ―Haytham spiega una parte del piano a Charles[src]
Con il reclutamento di Pitcairn, Haytham aveva con sé tutti gli adepti Templari che gli servivano per la sua missioni. Così durante una riunione, propose di infiltrarsi a Fort Southgate, uccidere Silas Thatcher e liberare gli schiavi indiani per tentare di sapere informazioni sui Precursori.[7]
Basandosi sul piano dell'eroe greco Odisseo, Charles e i suoi confratelli attaccarono un convoglio di schiavi e, dopo aver ucciso tutte le giubbe rosse di scorta, indossarono le loro uniformi e presero il loro posto. Eliminando tutte le pattuglie di ronda lungo il tragitto, i Templari riuscirono ad arrivare all'interno del forte senza molti problemi, avvantaggiandosi maggiormente dopo aver mostrato il loro carro pieno di schiavi nativi americani.[7]
In seguito, Haytham decise di rilasciare gli indiani in loro possesso, tra cui una donna, che catturò l'attenzione di Haytham. Così, mentre Haytham liberava gli schiavi indiani, Charles e gli altri distraevano le guardie di Silas. Non appena tutti i prigionieri del forte furono liberati, Charles e gli altri cominciarono ad attaccare le guardie, con lo scopo di permettere ad Haytham di dirigersi verso Silas. Dopo la morte dell'ufficiale britannico, Haytham decise di aspettare per incontrare i nativi liberati ed interrogarli in merito alla locazione del sito dei Precursori.[7]
Iniziazione[]
- Haytham: Giuri di difendere il nostro Ordine e tutto ciò per cui lottiamo?
- Charles: Lo giuro.
- Haytham: E di non divulgare i segreti nella vera natura della nostra opera?
- Charles: Lo giuro.
- —Il giuramento di Charles[src]
Dopo diverse settimane, Haytham decise di incontrare l'ex schiava indiana Kaniehti:io, pensando che potesse essere un prezioso alleato per trovare l'ubicazione del Grande Tempio. Così, Charles aiutò il Templare trovandola nei pressi di Lexington. Tuttavia, Lee dovette abbandonare Haytham, spiegando che doveva andare a lavorare per Braddock. Difatti Charles riuscì ad ottenere un nuovo mandato da ufficiale nella legione del generale, partecipando con lui alla Battaglia di Monogahela, dove i francesi riuscirono a respingerli del tutto.[8]
Egli comunque ritornò dai suoi confratelli mesi più tardi a Lexington nel 1755, per aiutare Haytham nel suo piano al fine di uccidere Braddock, partecipando alla spedizione che riuscì perfettamente. Giorni dopo, il Gran Maestro decise di iniziare formalmente Lee nell'Ordine dei Templari, poiché apprezzò molto la dedizione e la lealtà di quest'ultimo. Il rito consistette nel mettere l'anello, che in precedenza apparteneva a Braddock, al dito del nuovo Templare.[8]
Guerra franco-indiana[]
- "Dicci solamente dov'è il tuo villaggio e sarai libero."
- ―Charles a Ratonhnhaké:ton[src]
Divenuto un Templare a tutti gli effetti, Charles si staccò per un breve periodo dalle attività dell'Ordine, perseguendo nella sua carriera militare. Nel 1756 gli venne assegnato il 44° reggimento, conseguente della sua promozione a capitano. L'anno successivo guidò il suo battaglione contro le truppe francesi di stanza alla fortezza di Louisbourg, espugnando il forte con un brillante stratagemma[1] e lo stesso anno assistette alla cerimonia di iniziazione di Shay Cormac, un Assassino traditore.[9] Nel 1758 venne ferito durante l'incompiuta presa di Fort Ticonderoga; ripresosi dopo quattro mesi di terapia, Lee partecipò alla cattura di Fort Niagara nel 1759 e alla presa di Montreal l'anno venturo. L'evento fu poi causa della successivo conflitto per la difesa del Quebec, cui Charles prese parte. Lo scontro terminò con l'inarrestabile conquista britannica delle colonie francesi in Canada.[1]
Nello stesso anno, cioè nel 1760, Charles ed altri suoi compagni Templari, escluso Haytham, cercarono di incontrare gli anziani della tribù locale dei Kanien'kehá:ka. Nella foresta, si imbatterono in un giovane ragazzo appartenente alla tribù, a cui chiesero la posizione del suo villaggio usando la forza. Il ragazzo rispose con un'altra domanda, e volle sapere il nome di Lee, affermando che prima o poi l'avrebbe trovato.[10]
Sapendo di non poterla ottenere dal bambino, William Johnson gli diede un forte colpo alla testa con il calcio del suo fucile, facendogli perdere conoscenza. Poco dopo, il gruppo di Templari si diresse verso il villaggio, che venne poi dato alle fiamme dai soldari coloniali. Charles scoprì solo anni dopo che il ragazzo incontrato nella foresta era Ratonhnhaké:ton, figlio del suo Gran Maestro, Haytham Kenway.[10] Due anni dopo l'incontro con il giovane mohawk, Charles venne spostato al 103° reggimento, combattendo durante l'invasione spagnola in Portogallo: in particolare si distinse durante la Battaglia di Vila Velha, sotto il comando del Maggiore Generale John Burgoyne.[1]
Lo scontro, conosciuto come guerra franco-indiana, si diradò in tutta Europa, terminando nel 1763 con la Pace di Parigi. Il concordato costrinse il comando britannico a sciogliere il reggimento di Charles, e il Templare si ritirò a mezza paga come Maggiore.[1] Per un breve periodo fece ritorno nelle colonie, dove con i Templari uccise tutti gli Assassini rimasti, estendendo il loro controllo in tutte le colonie.[9] Risparmiarono solo il Mentore Achille Davenport, fiduciosi che non potesse più nuocere ai loro piani. Nel 1765 riprese il suo servizio nell'esercito britannico e combatté in Polonia come aiutante di campo del re Stanislao II. Successivamente fece ritorno in Inghilterra, ma incapace di ottenere una promozione nella British Army, tornò in Polonia per prendere parte alla guerra russo-turca.[1]
Guerra di indipendenza americana[]
Massacro di Boston[]
Dopo essersi congedato dall'esercito polacco, Lee tornò nelle colonie nuovamente sotto il comando di Haytham. Nel 5 marzo 1770, i due si diressero di fronte al municipio di Boston, poiché la folla si era raggruppata scatenando una protesta contro le impagabili tasse imposte dalla Corona. Lì trovarono il comandante Thomas Preston che tentava di calmare la folla, ma senza successo.[11]
All'evento presenziarono anche Achille Davenport e Ratonhnhakè:ton, divenuto apprendista del Mentore con il nome di Connor. I Templari comunque, con la finalità di incitare le giubbe rosse a far fuoco sui ribelli, decisero di inviare uno dei loro mercenari sui tetti per sparare un colpo di fucile a vuoto.[11]
Per sicurezza, Charles venne inviato sui tetti da Haytham, nel caso il loro mercenario non ce l'avesse fatta. Infatti, Connor raggiunse e uccise il mercenario prima che potesse sparare il suo colpo. Così a sparare fu Charles, che grazie alla sua pistola riuscì a incitare i soldati ad aprire il fuoco sulla folla, che cominciò a fuggire. Portato a termine il loro piano, Haytham e Charles si ritirarono alla base, per architettarne uno nuovo.[11]
Boston Tea Party[]
Nel 1773, Charles si licenziò dall'esercito inglese, mostrandosi invece favorevole alla causa dei coloni americani. Riunitosi ai Templari, acquistò vasti appezzamenti di terra in Virginia. Nello stesso anno, Charles e i suoi compagni Templari elaborarono un piano finalizzato all'acquisto della terra dei Kanien'kehá:ka. Dato il fatto che Johnson stava per ricevere il suo carico di tè londinese, decisero di sfruttare il denaro ricavatone dalla vendita per acquistare la terra. Il 16 dicembre, il carico di tè arrivò in porto a Boston. Tuttavia, prima che Charles e i suoi compagni potessero recuperarlo, i membri della Sons of Liberty e Connor distrussero il caricò di tè gettandolo in mare.[12]
Venuti a sapere la notizia, Charles e John Pitcairn accompagnarono Johnson al porto per assistere allo sgretolamento dei suoi piani. Una volta giunti lì, Charles e i suoi confratelli videro i ribelli gettare il tè in mare. Infine Connor gettò una cassa di tè proprio davanti ai loro occhi, cercando di provocarli.[12]
Delusi per il mancato successo, Charles e i suoi compagni si ritirarono per cercare un altro metodo per ottenere il denaro per compiere l'acquisto. Quell'evento passò alla storia come Boston Tea Party, che i coloni interpretarono come un segnale che gli diceva che se volevano potevano diventare liberi, e così dichiararono guerra alla corona britannica.[12]
Congresso continentale[]
- Samuel: In fede, non c'è altro uomo più adatto al compito.
- Charles: Davvero? Io ne conosco diversi.
- ―Charles durante il Congresso Continentale[src]
Ben presto, Charles si rivelò essere un patriota forte e deciso a sostenere la causa dei coloni. Data la sua perspicacia, divenne uno dei probabili candidati per la carica di comandante in capo, insieme a George Washington. Tuttavia la ben compensata domanda di Lee per la nomina, era poco apprezzata rispetto alla modestia di Washington, il quale era molto insistente nel rifiutare la tanto prestigiosa carica, contrastando la voglia di Charles di ottenerla.[13]
Durante il primo congresso continentale, Washington ottenne la carica di comandante in capo. All'evento presenziarono anche Connor e Samuel Adams, quest'ultimo molto fiducioso nelle qualità di Washington, e piuttosto convinto che nessun'altro uomo potesse sostituirlo. All'udire di quelle parole, Charles corresse Samuel, dicendo che egli ne conosceva più di uno. Riconoscendo la voce di Lee, l'Assassino si alzò minaccioso e si diresse verso Charles. Tuttavia il suo desiderio di vendetta, venne placato da Samuel. In seguito, Charles divenne Maggior Generale, sottoposto di Washington per assisterlo nella sua campagna militare.[13]
Complotto contro Washington[]
- Charles: Tanti anni fa, il bambino nella foresta eri tu.
- Connor: Ti dissi che ti avrei trovato.
- Charles: E l'hai fatto. Ma non è andata come credevi.
- —Charles e Connor parlano del passato[src]
Nel 1776 i Templari assegnarono a Thomas Hickey il compito di assassianare il comandante in capo Washington, per permettere a Charles di ottenere il controllo dell'esercito contintentale e favorire i Templari. Tuttavia Connor riuscì a rintracciare Thomas a New York, e nel tentativo di ucciderlo vennero entrambi catturati dai patrioti. Sotto l'accusa di contraffazione vennero incarcerati nella Prigione di Bridewell. In seguito Charles ed Haytham cercarono far scarcerare Hickey, ma una volta che Benjamin Tallmadge accusò Thomas di aver complottato l'assassinio di Washington, il giudice non fece altro che assegnargli una cella migliore.[14]
Successivamente, Charles ed Haytham fecero visita a Thomas, per trasferirlo nella sua nuova cella. Haytham approfittò della situazione per avvertire Thomas che non avrebbe tollerato altri errori. Per finire ordinò a Charles di occuparsi di Connor. Rapidamente Charles elaborò un piano per uccidere Washington e l'Assassino contemporaneamente.[14]
Successivamente, Ratonhnhaké:ton riuscì a fuggire dalla sua prigione ed a raggiungere quella di Thomas. Tuttavia prevedendo la fuga dell'Assassino, Charles uccise una guardia e posizionò il cadavere all'interno della cella di Thomas. Così facendo, Charles e Thomas riuscirono a coglierlo in trappola gli rivelarono dell'esecuzione pubblica organizzata da Charles. Connor tentò di attaccare Charles, che tuttavia riuscì a schivare l'aggressione e ad immobilizzare l'indiano. Dopo essersi reso conto che Connor era il bambino incontrato anni fa nella frontiera, Charles premette il polso contro la sua gola facendolo sprofondare nell'inconscio.[14]
Da allora il piano di Charles entrò nella sua fase definitiva. Il giorno dell'esecuzione Washington presenziò all'evento, e Thomas si preparò per ucciderlo subito dopo l'esecuzione di Connor. Thomas ed un altro soldato scortarono l'Assassino sul patibolo, e subito dopo Charles accusò l'indiano di aver tramato l'assassinio di Washington.[15]
Dopo aver messo al condannato il collare del cappio ed avergli coperto il volto, Charles ordinò di procedere con l'uccisione. Tuttavia mentre penzolava dal cappio, un coltello lanciato da grande distanza tagliò la corda salvando il ragazzo. In seguito, Achille Davenport consegnò all'indiano il suo tomahawk, con il quale l'Assassino uccise Hickey, impedendogli di assassinare Washington. Charles riuscì a fuggire in tempo.[15]
Alleanza con i nativi americani[]
- Oiá:ner: [...] Lo chiamano Charles Lee. Ha portato Kanen'tó:kon e altri con sé.
- Connor: Cosa? E dove sono andati?
- Oiá:ner: A cacciare quelli che vogliono la nostra terra.
- —Oiá:ner informa Connor dell'alleanza dei mohawk con Lee[src]
Dopo essere fuggito dall'esecuzione di New York, Lee tornò a servire sotto il comando di Washington, aspettando il momento giusto per minare l'organizzazione e fare crollare la sua carriera militare. Gli venne assegnato il comando del Southern Departement, trasferendosi per breve tempo nelle zone dei Caraibi e del Messico. Sei mesi dopo venne richiamato nell'esercito principale, dove con un grande battaglione venne inviato in South Carolina per impedire al generale inglese Henry Clinton di conquistare Charlestown.[1]
Stabilitosi a Fort Sullivan, considerato il miglior punto strategico della zona, Charles riuscì a respingere le truppe nemiche; il suo successo fu dovuto anche all'uomo che scelse per addestrare il suo battaglione: il Barone von Steuben, un nobile tedesco. Tornato nuovamente tra la file dell'esercito continentale, Lee ottenne il comando del quartier generale situato alla David Harvad House. Quindi sotto ordine di Washington, raggiunse New York, in procinto di essere assediata dagli inglesi.[1]
Durante la medesima battaglia, Washington ordinò a Lee di respingere le truppe nemiche ad ogni costo e in seguito ordinare la ritirata. Tuttavia Charles ritardò volutamente i piani, aumentando le perdite dell'esercito e indebolendo la notorietà di Washington. Rintanatosi in una taverna a Basking Ridge, Charles venne catturato da una pattuglia inglese. Di conseguenza, venne imprigionato e interrogato.[1]
Vedendo che però il Templare non parlava, gli inglesi iniziarono a trattarlo con favore, fornendogli una cucina migliore e una cella più comoda. Resosi conto che rivelando i piani dei patrioti agli inglesi avrebbe avuto maggiori possibilità di far sollevare Washington dalla sua carica, Lee parlò. Come compenso riottenne in segreto la sua carica di tenente colonnello. Tornò in servizio nell'esercito continentale qualche mese più tardi, dopo uno scambio di prigionieri con il generale Richard Prescott.[1]
Tornato in congresso, tentò di convincere Washington e gli altri politici ad abbandonare la loro causa e di sottomettersi al nemico, dimostratosi superiore. Tuttavia gli sforzi di Charles si dimostrarono vani e Washington decise di spostare le truppe a Monmouth e di attaccare Kanatahséton, il villaggio dell'Assassino Connor, poiché alcuni indiani stavano complottando con gli inglesi.[1]
Venuto a conoscenza di queste informazioni, Charles decise di viaggiare fino al villaggio, dove incontrò Kanen'tó:kon. Manipolando la mente a quest'ultimo, lo convinse che Connor si era alleato con Washington per distruggere il villaggio, mentre la vittoria degli inglesi avrebbero potuto salvarli. Alla fine, i nativi si schierarono con gli inglesi, e Charles li condusse contro il battaglione patriota che stavano per incorrere nella loro valle. Poco dopo iniziò ad incamminarsi per Monmouth.[16]
Battaglia di Monmouth[]
- Connor: Dov'è Charles Lee?
- Lafayette: Quel bastardo. È comparso nel mezzo dei preparativi e ha preso ora il comando. Urla a tutti di avanzare e poi lui si ritira. E io devo raccogliere i pezzi.
- ―Lafayette parla a Connor dell'operato di Lee a Monmouth[src]
Dopo aver convinto i nativi americani a schierarsi con gli inglesi, Charles si incamminò verso Monmouth dove intendeva modificare il piano dei patrioti per favorire quelli dei Templari. Arrivato sul campo di battaglia, Lee si mise al comando dei soldati francesi e quelli americani al posto del marchese de Lafayette, ordinando la ritirata. Così avrebbe evitato che molti soldati morissero; in realtà lui stesso voleva cedere la zona di Monmouth al nemico, facendo perdere a Washington un altro punto strategico e continuando a favorire la sua nomina a comandante in capo.[17]
Quando la maggior parte dei soldati effettuò la ritirata, Lee se ne andò a cavallo lasciando da solo Lafayette. Per sua sfortuna arrivò Connor, il quale salvò le forze patriote dall'imminente sconfitta mettendosi al comando delle truppe e respingendo l'offensiva inglese, salvaguardando così la zona di Monmouth. Per evitare altre perdite l'Assassino ordinò la ritirata del battaglione, così che potessero unirsi al resto dell'esercito nelle retrovie. Lì Connor incontrò Washington, a cui rivelò del disonesto comportamento del suo secondo in comando; Lafayette sostenne le accuse mosse a Lee.[17]
Il comandante in capo indagò in merito e suo malgrado trovò conferma dell'effettivo tradimento di Lee. A Charles gli venne risparmiata la condanna a morte, ma fu comunque temporaneamente sospeso dal servizio di Maggior Generale. Inoltre dopo la sua ammenda tentò di attaccare Washington, venendo fermato dal colonnello John Laurens, che lo sfidò e lo sconfisse in uno scontro di scherma. Disonorato e ferito al fianco dalla spada di Laurens, Charles si ritirò a Fort George insieme ad Haytham, per organizzare un piano con lo scopo di farlo risalire al potere.[1]
Elezione a Gran Maestro e morte[]
- Charles: Ma perché insisti? Ci sconfiggi, ci rialziamo. Sventi un piano, ne creiamo un altro. Ti impegni tanto, ma sai già come finirà. Chi ti conosce ti crede un pazzo, e ha ragione. Persino gli uomini che hai salvato ora ti voltano le spalle. Ma tu lotti, resisti, perché?
- Connor: Nessun altro lo farebbe!
- ―Connor poco prima di sparare a Charles[src]
La notte del 16 settembre 1781, Fort George venne assediato dalle navi francesi della Marine nationale.[18] Sapendo che tutto ciò era opera di Connor, Haytham chiamò Charles nei suoi alloggi e gli donò l'amuleto che credevano capace di schiudere il sito dei Precursori che avevano cercato in quegli anni. Dopodiché lo mandò via, decidendo di affrontare da solo suo figlio, venuto invece alla ricerca di Charles. Il loro duello terminò con la morte di Haytham, e di conseguenza Lee divenne il nuovo Gran Maestro. Così alcuni mesi dopo celebrò il funerale del suo mentore al cimitero di New York, dove Connor tentò però di infiltrarsi.[19]
Fortunatamente alcuni mercenari Templari lo bloccarono e lo portarono al cospetto di Charles, che gli giurò vendetta, promettendogli non solo di ucciderlo, ma anche di distruggere tutti i suoi affetti più cari, tra cui la sua terra e il suo villaggio. Dopodiché ordinò ai suoi uomini di picchiarlo in luogo appartato, mentre lui iniziò a radunare i superstiti Templari sotto il suo comando. Con loro reclutò il capitano della HMS Jersey e alcuni contrabbandieri di schiavi, decidendo di partire oltreoceano e ricominciare tutto in Inghilterra.<ref=name"CAC"/>
Connor però riuscì a fuggire ed a seguire tutte le sue mosse fino a rintracciarlo al molo di Boston, dove Charles stava per imbarcarsi alla volta di Londra. Dal loro incontro scaturì un inseguimento, che trovò il suo turbolento epilogo negli interni di una nave in costruzione. Lì una balaustra cedette, facendo cadere sia il Templare che l'Assassino; quest'ultimo si ritrovò un paletto di legno conficcato nell'addome. Solo Charles si riprese in fretta dalla caduta, alzandosi e dirigendosi verso il suo avversario ancora a terra.[20]
Dopo un discorso in cui Lee descrisse la fine degli Assassini, Connor prese una pistola e gli sparò all'addome. Nonostante la gravità della ferita Charles riuscì a raggiungere Monmouth, rintanandosi a Canestoga, una bettola della zona. Ormai in agonia, Charles si sedette su un tavolo ordinando una pinta. Poco dopo giunse Connor, che si sedette al suo stesso tavolo. Dopo aver scambiato qualche sorso di birra, l'Assassino infilzò la sua lama celata nel petto di Charles, strappando dal suo corpo privo di vita l'amuleto un tempo appartenuto a suo padre.[20]
Caratteristiche e personalità[]
- "È bravo, ma un po' serioso."
- ―William Johnson commenta la personalità di Lee[src]
Fin dalla giovinezza, Charles Lee si dimostrò un uomo assai temerario e coraggioso, con un talento innato per le questioni belliche. Era molto persuasivo, capace di infondere coraggio negli amici e terrore nei nemici. La sua esperienza nella Guerra Franco-Indiana, contribuì a far maturare queste sue caratteristiche, ricoprendo sempre ranghi di elevata alterigia. In breve tempo accumulò molto potere, ricoprendo ruoli di guida, sia militari sia politici. Questo lo portò ad essere avvicinato dai Templari, fino a diventare uno dei loro membri più importanti, era definito da William Johnson un tipo serio e autoritario, ma anche come un brav'uomo, anche se un po' impulsivo e sbrigativo nel risolvere le missioni più complicate.
Tuttavia, da quando divenne secondo in comando dell'Ordine, divenne tutt'altro che nobile e onorevole; sviluppando un indole violenta, spietata e sanguinaria. La troppa sete di potere, lo portò anche a discriminare e disprezzare le classi inferiori e a definire animali i Nativi americani. Ciò è però un incongruenza verso il suo stesso ideale, dato che era sposato con la figlia di un capotribù mohawk, la quale gli diede anche due gemelli.[1]
Era molto convinto delle sue motivazioni politiche, definendo Washington un incapace e un debole. Non possedeva un lato benevolo e non era per niente incline alla pietà. Tutti questi suoi lati negativi, non contribuirono a farlo salire al grado di comandante in capo, anche perché non era gradito tra i patrioti.
Questi problemi portarono Lee ad un profondo stato di frustrazione, consolato dalla fiducia che Haytham Kenway nutriva nelle sue capacità. Secondo alcuni, Lee era narcisista, con un debole per le belle donne di alto rango nobiliare. Aveva anche delle stranezze: secondo alcune fonti, Lee era un appassionato di cani, infatti non si separava mai da suoi volpini o dai suoi lupi siberiani. Amava indossare vestiti cuciti solo dai migliori sarti, e di rado li lavava, infatti per la maggior parte delle volte emanava un odore sgradevole, che da lui era molto apprezzato.
Curiosità[]
- Il personaggio iniziale di Charles mostrato prima dell'uscita del gioco lo presentava come un uomo molto più anziano di quello attuale.
- Charles è il primo bersaglio principale della serie a non aver avuto un monologo nel corridoio mnemonico.
- Durante l'infiltrazione a Fort Southgate, tutti i Templari, compreso Lee, vengono segnalati con il simbolo degli Assassini sulla testa.
- Tra i Kanien'kehá:ka, Lee è conosciuto come Ounewateri:ka, che significa "Acqua bollente".
- Nonostante Connor strappi l'amuleto a Lee dopo la sua morte e lo nasconda nella tomba di Connor Davenport, l'amuleto è visibile anche nel seminterrato della tenuta.
- Secondo lo storico Shaun Hastings, l'odore sgradevole emanato da Lee era uguale a quello di un cane bagnato.
Galleria[]
Note[]
- ↑ 1,00 1,01 1,02 1,03 1,04 1,05 1,06 1,07 1,08 1,09 1,10 1,11 1,12 1,13 Charles Lee su Wikipedia
- ↑ [Assassin's Creed III]]
- ↑ 3,0 3,1 3,2 Benvenuto a Boston - Assassin's Creed III
- ↑ 4,0 4,1 Un favore a Johnson - Assassin's Creed III
- ↑ 5,0 5,1 5,2 Il chirurgo - Assassin's Creed III
- ↑ 6,0 6,1 6,2 Il soldato - Assassin's Creed III
- ↑ 7,0 7,1 7,2 Infiltrarsi da sud - Assassin's Creed III
- ↑ 8,0 8,1 La spedizione di Braddock - Assassin's Creed III
- ↑ 9,0 9,1 Assassin's Creed: Rogue
- ↑ 10,0 10,1 Nascondino - Assassin's Creed III
- ↑ 11,0 11,1 11,2 L'incarico di Achille - Assassin's Creed III
- ↑ 12,0 12,1 12,2 Il Tea Party - Assassin's Creed III
- ↑ 13,0 13,1 Venti di guerra - Assassin's Creed III
- ↑ 14,0 14,1 14,2 La prigione di Bridewell - Assassin's Creed III
- ↑ 15,0 15,1 Esecuzione pubblica - Assassin's Creed III
- ↑ Fiducia tradita - Assassin's Creed III
- ↑ 17,0 17,1 Battaglia di Monmouth (ricordo) - Assassin's Creed III
- ↑ La resa dei conti - Assassin's Creed III
- ↑ Cenere alla cenere - Assassin's Creed III
- ↑ 20,0 20,1 Inseguendo Lee - Assassin's Creed III
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