Ceolbert (856 ca. - 873) è stato un nobile merciano, figlio di re Ceolwulf II, che salì al trono in seguito alla deposizione di Burgred da parte dei fratelli Ubba e Ivarr Ragnarsson nell'873.
Biografia[]
Invasione danese[]
Ceolbert crebbe all'ombra di suo padre, il nobile Ceolwulf, che lo introdusse alla corte merciana a Repton. In quel periodo, Ceolbert strinse amicizia con il comandante di re Burgred, Leofrith, e alcuni dei suoi uomini. In seguito all'invasione danese della Mercia, suo padre Ceolwulf decise di allearsi con i fratelli Ubba e Ivarr Ragnarsson per spodestare re Burgred.
Durante la collaborazione con i figli di Ragnar, Ceolbert venne spesso avvicinato da Ivarr che desiderava, come anche suo padre, farne un erede degno, mettendolo però in situazioni di pericolo per la sua inesperienza. Ivarr lo convinse quindi a prendere parte alla battaglia per conquistare la fortezza di Tamworth ma Eivor Varinsdottir, una guerriera alleata di suo padre, lo convinse a restare nell'accampamento per la sua incolumità, vedendolo incerto sull'affrontare Leofrith e altre persone con cui aveva cresciuto fino a pochi giorni prima.
In seguito alla conquista della fortezza, Ceolbert si offrì di seguire Ivarr fino a Ledecestre, dove si infiltrò alla ricerca del nascondiglio di Burgred all'interno delle terme. Durante la sua ispezione, Ceolbert vide che a Ledecestre gli uomini di Burgred si limitassero solo ad accumulare scorte, ma ascoltò anche Leofrith ordinare l'invio di rinforzi a Templebrough dalla moglie di Burgred, Aethelswith. Poco dopo Ceolbert venne raggiunto da Eivor, a cui raccontò le proprie scoperte. All'improvviso, delle forze comandate da Ivarr attaccarono la città così Ceolbert ed Eivor ne approfittarono per fuggire, rimanendo però coinvolti nella battaglia, in cui fu costretto a lottare suo malgrado contro gli altri merciani.
Ceolbert tornò poi a Repton, perdendosi così l'incoronazione di suo padre. Mentre suo padre saliva al trono però, Repton venne attaccata dalle truppe di Leofrith, che durante la battaglia si trovò faccia a faccia contro Leofrith stesso, entrambi da soli. Lo scontro venne interrotto ancora prima di iniziare dall'arrivo di Eivor, che prese le difese di Ceolbert e affrontò Leofrith, sconfiggendolo. In seguito alla battaglia, re Ceolwulf II decise di allontanare suo figlio dal pericolo inviandolo nell'insediamento del clan di Eivor, Ravensthorpe.
Ceolbert raggiunse quindi Ravensthorpe cavalcando al fianco del fratello di Eivor e jarl del clan, Sigurd Styrbjornsson, e una volta arrivato si stabilì all'interno della casa lunga affiancando Randvi, la moglie di Sigurd, da cui col tempo imparò alcune nozioni sul governare. In un'occasione, durante un banchetto per festeggiare le recenti alleanze ottenute da Eivor, Ceolbert e Randvi gli chiesero di fare un discorso. Poco dopo, l'insediamento venne improvvisamente attaccato da un gruppo di razziatori danesi, che vennero però respinti.
Trattative nello Sciropescire[]
Diverso tempo dopo Ceolbert venne richiamato da suo padre, che lo inviò nello Sciropescire per fargli prendere il posto dell'aldermanno locale, morto in guerra contro i britanni di re Rhodri. Prima di assumere ufficialmente il ruolo però, Ceolbert restò sotto la responsabilità del vescovo Deorlaf, che fece le funzioni di aldermanno in attesa di una tregua. Ceolbert informò della situazione Randvi, che inviò Eivor a controllare la situazione per velocizzare le trattative. A Quatford Ceolbert ritrovò anche Ivarr, che continuò nei suoi tentativi di addestramento per farlo crescere.
Eivor raggiunse Ceolbert poco prima dell'inizio delle trattative di pace, richieste da Rhodri in seguito alla cattura di suo fratello Gwriad. Ceolbert chiese sia a Eivor che a Ivarr di accompagnarlo alle trattative, per guidarlo e giudicarlo. Tuttavia, le trattative saltarono immediatamente quando Ivarr decise di sgozzare Gwriad davanti agli occhi di Rhodri, scatenando una battaglia tra le due fazioni presenti. Dopo aver respinto i britanni, Ceolbert decise di accompagnare Ivarr a Wesberie, dove le forze nemiche si stavano addestrando. Una volta lì, aiutò Ivarr ed Eivor ad attaccare i britanni e bruciare Wesberie. Finito lo scontro Ceolbert pregò per le vittime, cosa che divertì Ivarr.
In cerca di calma, Ceolbert invitò Eivor e Ivarr a pescare al fiume vicino. Ceolbert ed Eivor si misero quindi a pescare anguille, che riportarono al vescovo Deorlaf per preparare una zuppa. Discutendo tra loro, Eivor e Deorlaf decisero di tenere lontano Ivarr dalle nuove trattative di pace organizzate nel frattempo, cosa che lo fece arrabbiare molto. Per tirargli su il morale, Ceolbert decise di andare a caccia di un cinghiale nel bosco per farlo allo spiedo con Ivarr.
Tuttavia, Ivarr aveva altri piani: mentre Ceolbert andò a caccia lui lo seguì nel bosco e lo colpì mortalmente con un pugnale britanno, intenzionato a riaprire le ostilità per esaudire il suo desiderio di uccidere Rhodri. Poco tempo dopo, Eivor lo trovò in una grotta in fin di vita e lo riportò all'accampamento, dove morì sotto gli occhi di lei e Ivarr, che oltre a fingersi sorpreso e arrabbiato provò a mettergli un'ascia in mano prima dell'ultimo respiro per concedergli il Valhalla.
Lascito[]
In seguito alla sua morte le ostilità ripresero, come pianificato da Ivarr, che riuscì anche a uccidere Rhodri. Una volta morto il re, confessò il suo crimine a Eivor, che lo uccise al termine di una battaglia tra i due, vendicando il giovane nobile. La notizia della sua morte arrivò a suo padre, che nominò Deorlaf nuovo aldermanno e a lady Angharad ferch Meurig, moglie di Rhodri, a cui venne spiegato l'inganno.
Caratteristiche e personalità[]
Ceolbert era un giovane nobile merciano, dotato di molta curiosità, voglia di apprendere e capacità di notare i dettagli, tanto da essere uno dei pochi in grado di riconoscere distintamente le differenze di accento tra danesi e norreni. Pur non approvando l'utilizzo della violenza, Ceolbert era desideroso di dimostrare il suo valore in battaglia. In seguito alle sue azioni esprimeva il suo cordoglio per le vittime, per cui aveva una pietà cristiana. Vedendo i suoi giorni da aldermanno avvicinarsi, desiderava governare in maniera giusta e retta.
Apparizioni[]
|