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Versione delle 19:52, 20 lug 2012
Cambiamento Di Piani è un ricordo di Assassin's Creed II.
Descrizione
Dopo la vittoria nella battaglia di San Gimignano e la morte di Vieri de' Pazzi, Ezio Auditore da Firenze e suo zio Mario Auditore fanno ritorno a Monteriggioni. Qui Ezio decide di non continuare a fuggire e di continuare il lavoro lasciato incompiuto dal defunto padre, continuando a cercare le pagine del Codice.
Dialoghi
Ezio Auditore da Firenze, tornato a Monteriggioni, trova suo zio Mario Auditore festeggiare la vittoria di San Gimignano con i suoi mercenari nei pressi del campo di addestramento.
- Mario: (Ai suoi mercenari) Eccolo qui! Il nostro campione! Ezio!
I mercenari seguono Mario nella celebrazione acclamando Ezio all'unisono.
- Mercenari: Onore a Ezio!
- Ezio: Vedo che non avete perso tempo a darvi ai festeggiamenti.
- Mario: (A Ezio) E perché no?! Ci hai reso un gran servigio, nipote! Con la morte di Vieri, questa parte della Toscana è di nuovo in pace.
(Ai mercenari) Sapete che significa questo? - Mercenario 1: Basta lavorare!
- Mercenario 2: Si passa tutto il giorno a bere!
- Mercenario 3: E a puttane!
Tra i mercenari cala un silenzio imbarazzante.
- Mercenario 3: Che c'è?! È vero!
Tutti i mercenario scoppiano in una risata.
- Mario: Vieni , Ezio. Facciamo due passi.
- Ezio: Si, zio.
Mario ed Ezio si allontanano dal gruppo di mercenari in festa e si dirigono verso Villa Auditore.
- Ezio: I Pazzi rispondevano a qualcuno; uno spagnolo.
- Mario: Rodrigo Borgia, uno degli uomini più potenti di tutta Europa e capo dell'Ordine Templare.
- Ezio: Il che ne fa il responsabile della morte di mio padre e dei miei fratelli.
- Mario: Già. E ucciderà anche te, avendone l'occasione.
- Ezio: Allora devo oppormi a lui se voglio essere libero. Ma non prima che tutti gli altri Templari siano caduti. L'elenco di mio padre mi farà da guida.
- Mario: Dove andrai adesso?
- Ezio: A Firenze. Francesco de' Pazzi merita la stessa fine di suo figlio.
- Mario: Una scelta avveduta. Senza dubbio trama qualcosa contro la città. Va bene. Basta con i discorsi seri per stanotte. Sono nel mio studio se hai bisogno di me.
Mario Auditore si reca nel suo studio.
- Ezio: Dovrei leggere la lettera che m'ha dato lo zio...
Ezio legge la lettera indirizzata a Francesco de' Pazzi che suo zio ha trovata nelle vesti del corpo senza vita di Vieri de' Pazzi.
Dopo aver letto la lettera, Ezio si reca nello studio dello zio, e lo trova intento ad osservare una parete sulla quale sono appese alcune pagine del Codice.
- Mario: Le riconosci?
- Ezio: Altre pagine del Codice.
- Mario: Si. Tuo padre ed io riuscimmo a trovarne e a tradurne altre prima che...
Ezio porge a suo zio Mario la pagina del Codice tradotta da Leonardo da Vinci.
- Ezio: Tenete.
Mario inizia a leggere ciò che c'è scritto sulla pergamena datagli da suo nipote.
- Mario: Questa non è opera di tuo padre. L'ha tradotta qualcun'altro.
- Ezio: Leonardo da Vinci. Un amico.
Mario appende la pagina del Codice sul muro, accanto alle altre.
- Mario: Vedi come le parole passano da una pagina a quella successiva?
- Ezio: C'è qualcosa che le attraversa tutte. Una sorta di mappa. Dove dovrebbe condurre?
- Mario: Tuo padre e io riuscimmo a ricavare dei brani di una profezia riportati in queste pagine. Fu scritta da un Assassino come noi, che molto tempo fa recuperò un "Frutto dell'Eden". Si chiamava Altaïr. Accennava a qualcosa di potente e nascosto sotto terra.
- Ezio: E cioè?
- Mario: Eh, saperlo... È per risolvere quel piccolo mistero che abbiamo raccolto queste pagine.
- Ezio: Lasciate che vi aiuti. È tempo che io prosegua l'opera di mio padre. Inizierò dalla pagina che ho preso a Vieri. Leonardo saprà decifrarla.
- Mario: Bene. Torna qui quando puoi e la metteremo insieme alle altre.
Ezio esce dallo studio dello zio. Dopodiché va alla ricerca delle pagine del Codice nei pressi di Monteriggioni.