Brasida fu un generale spartano attivo nella guerra del Peloponneso.
Biografia[]
Primi anni[]
Da giovane Brasida strinse amicizia con Myrrine, figlia del compianto re Leonida I e moglie del generale Nicolao. Quando Myrrine lasciò Sparta in seguito alla condanna a morte di entrambi i figli molti pensarono che fosse morta anche lei, ma circolavano ancora voci riguardo al fatto che fosse ancora viva. Anni dopo fu molto sollevato quando scoprì che quelle voci fossero vere.
Prima dell'inizio della guerra del Peloponneso Brasida entrò nell'esercito spartano e fece la conoscenza di Lago, un agricoltore che riuscì a diventare arconte dell'Arcadia. Lago si distinse per la sua disponibilità a rifornire di cibo i soldati sotto il comando di Brasida quando erano affamati, lasciandogli un'ottima impressione.
Guerra del Peloponneso[]
Poco dopo l'inizio della guerra del Peloponneso Brasida venne inviato da re Archidamo in Corinzia, alleata di Sparta. Brasida si trovò a occuparsi del Mercante, un criminale appartenente alla Setta di Cosmos che era entrato in controllo della città. Lì fece anche la conoscenza della guida delle etere Anthousa, con cui condivideva la voglia di liberarsi del Mercante. Tuttavia i due erano in disaccordo su come ucciderlo: mentre Anthousa voleva farlo in pubblico Brasida e Sparta volevano una morte discreta.
Durante le sue attività Brasida si trovò ad aiutare la misthios Kassandra a distruggere un magazzino appartenente al Mercante. Dopo aver combattuto i criminali del Mercante spiegò a Kassandra le ragioni del suo piano per combattere il criminale. Poco dopo scoprì le origini spartane di Kassandra, figlia di Myrrine, con cui discusse del destino del suo patrigno Nicolao e quello di sua madre.
Attività in Arcadia[]
Due anni dopo, in seguito al ritorno di Kassandra e Myrrine in Laconia, Brasida si offrì di assisterle negli sforzi per recuperare la loro cittadinanza e la loro casa, scoprendo da loro che uno dei due re avesse tradito Sparta entrando nella Setta. Brasida spiegò loro la situazione e invitò Kassandra a mettersi in luce con i re soffocando una rivolta degli iloti, poi si occupò dunque di introdurle all'incontro tra loro e i due re di Sparta Archidamo e Pausania, arrivando anche a prendere le loro difese. In seguito all'incontro diede dei consigli a Kassandra per affrontare al meglio le missioni assegnatele dai re e partì per l'Arcadia con Myrrine, anche lei diretta lì per affrontare un altro membro della Setta.
In Arcadia Myrrine e Brasida scoprirono che il membro a cui puntavano fosse il vecchio amico di Brasida Lago. Per via della loro amicizia Brasida sospettò che l'arconte fosse vittima di un ricatto, evitando di prendere misure drastiche a dispetto della volontà di Myrrine. Quando i due vennero raggiunti da Kassandra, Brasida scoprì con lei che la Setta ricattasse Lago tenendo prigioniera la sua famiglia. Tuttavia, al momento di affrontarlo Myrrine scelse lo stesso di ucciderlo.
Ultime battaglie e morte[]
Nel 425 a.C. gli ateniesi invasero la regione della Messenia. Brasida venne incaricato di difendere Pilo dal nemico. Per l'occasione della battaglia venne assistito da Kassandra, desiderosa di affrontare suo fratello Deimos che combatteva tra le fila di Atene. Durante la battaglia Brasida si scontrò con Deimos, finendo però per avere la peggio restando ferito sul campo di battaglia, mentre Kassandra venne fatta prigioniera.
Nonostante le ferite Brasida riuscì a guarire e tornare in servizio. Nel 423 a.C. riuscì a conquistare la città di Anfipoli in Macedonia, e dopo aver scoperto che Kassandra fosse ancora viva inviò un messaggero ad Atene per chiederle assistenza nella battaglia contro Deimos e Cleone. Durante lo scontro Brasida si lanciò nuovamente contro Deimos, ma venne sopraffatto e ucciso con la sua stessa lancia.
Brasida venne seppellito ad Anfipoli e venne ricordato dai suoi abitanti come uno dei fondatori della città. In suo onore si tennero giochi celebrativi ogni anno, mentre a Sparta gli venne dedicato un cenotaffio vicino alla Tomba di Leonida.
Caratteristiche e personalità[]
Brasida era un fiero spartano di alto rango militare, ma a differenza di molti altri spartani prediligeva fare utilizzo della diplomazia e della strategia dove non vedeva la violenza come necessaria. Se costretto comunque non esitava a fare uso della forza bruta. Brasida dava grande valore all'amicizia con chi provava la propria lealtà nei suoi confronti e in quelli di Sparta, come Kassandra e Myrrine.
Equipaggiamento e abilità[]
Brasida era un combattente con abilità eccezionali e un bravo stratego militare. In combattimento usava insieme la sua lancia e il suo scudo, combinandoli al suo addestramento fisico rigoroso, che fece di lui un guerriero feroce. Da solo era in grado di affrontare anche diversi avversari in contemporanea.
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