Bonacolto Contarini (? - 1493) è stato uno schiavista veneziano e un membro del rito italiano dell'Ordine dei Templari.
Biografia[]
Nato nella famiglia Contarini, una nobile casata veneziana ascritta al patriziato tra le famiglie apostoliche, Bonacolto si unì ad un certo punto della sua vita all'Ordine dei Templari.[1]Dopo che i Templari, in particolar modo la famiglia Pazzi, furono cacciati via da Firenze grazie agli sforzi dell'Assassino Ezio Auditore da Firenze,[2]decisero di inviare Bonacolto per ristabilire la loro influenza in città.[3]
Nel 1493, Bonacolto usò l'influenza della sua famiglia in Italia per farsi strada a Firenze e architettò quest'operazione da solo. Usò la ricchezza per corrompere o reclutarli alla sua causa i mercanti e i funzionari della città, mentre iniziò a rapire i cittadini che rifiutavano la sua causa e li tenne prigionieri in una vecchia cantina vicina alla vecchia magione di proprietà della sua famiglia prima di venderli come schiavi a mercanti stranieri.[4] Inoltre, ordinò alle sue guardie di pattugliare le strade di Firenze per vigilare su eventuali Assassini che avrebbero interferito con i suoi piani.[5]
Le sue preoccupazioni si rivelarono veritiere in quanto, il Maestro Assassino Ezio Auditore da Firenze, saputo che i Templari stavano tornando a Firenze, chiese l'aiuto della sua Confraternita e anche di quelle europee.[5] Quella italiana, rispose con l'invio di due Assassini, Corvo Antonelli e Perina di Bastian,[4] mentre di quelle europee, rispose la Confraternita spagnola che inviò una squadra di Assassini per aiutarlo. A causa di ciò, Bonacolto perse ben presto le guardie che pattugliavano le strade eliminate dagli spagnoli.[5] Tuttavia, tempo dopo riuscì a catturare l'Assassino Corvo, il quale si era buttato a capofitto contro un gruppo di Templari senza accorgersi di esser stato messo alle strette. Nel mentre, gli Assassini spagnoli controllarono una vecchia magione della sua famiglia, dove incontrarono Perina e seppero dell'esistenza della vecchia cantina. Grazie a queste informazioni, gli Assassini spagnoli riuscirono a liberare i fiorentini rapiti e anche Corvo.[4]
Bonacolto, invece, mentre dirigeva le sue operazioni si era nascosto in una fortezza nelle campagne lì vicino, ma l'intervento degli Assassini lo costrinsero ad attendere lì di ricevere rinforzi.[6] Tuttavia, gli Assassini spagnoli riuscirono a scoprire dove si nascondeva dopo aver ucciso i suoi tirapiedi, grazie alle informazioni ricevute da Corvo.[7] Alla fine, gli Assassini spagnoli, con l'aiuto di quelli italiani, presero d'assalto la fortezza di Bonacolto. Mentre Perina si mise alla ricerca di Bonacolto e Corvo distraeva il più possibile i Templari, gli Assassini spagnoli si sarebbero impegnati ad uccidere i Templari rimasti. Bonacolto non si accorse dell'assalto degli Assassini e fu sorpreso nel vederseli di fronte. Tuttavia, non si perse d'animo e li affrontò, ma venne comunque sconfitto. Prima di morire, Bonacolto affrontò gli Assassini a parole e affermò che da lì a un anno Firenze sarebbe ritornata ai Templari e che la sua morte non sarebbe cambiata nulla. Dopo di ciò, Bonacolto esalò il suo ultimo respiro.[6]
Curiosità[]
- Il modello di Contarini ricicla il medesimo di Diego de Alvarado, un Assassino apparso sempre in Assassin's Creed: Rebellion, in cui le uniche differenze sono i differenti colori nell'abbigliamento e l'aggiunta di una cicatrice nell'occhio destro.
Apparizioni[]
Fonti[]
- ↑ Assassin's Creed: Rebellion
- ↑ Assassin's Creed II
- ↑ Assassin's Creed: Rebellion - Una guerra nell'ombra
- ↑ 4,0 4,1 4,2 Assassin's Creed: Rebellion - Una guerra nell'ombra - La cantina
- ↑ 5,0 5,1 5,2 Assassin's Creed: Rebellion - Una guerra nell'ombra - Caccia ai topi
- ↑ 6,0 6,1 Assassin's Creed: Rebellion - Una guerra nell'ombra - La fine dello schiavista
- ↑ Assassin's Creed: Rebellion - Una guerra nell'ombra - Le teste dell'Idra