- "Una biblioteca nascosta sotto il castello di Masyaf. Un santuario colmo di una saggezza inestimabile."
- ―Ezio Auditore in una lettera alla sorella nel 1511[src]
La biblioteca di Altaïr è stata una stanza situata sotto il castello di Masyaf fatta costruire dal Mentore degli Assassini Altaïr Ibn-La'Ahad. Si diceva che contenesse un'enorme quantità di libri scritti grazie al sapere della Mela dell'Eden e per questo fu cercata da Assassini e Templari nel Rinascimento.
Storia[]
La biblioteca fu costruita tra il 1247 e il 1257, dopo che Altaïr Ibn-La'Ahad era diventato nuovamente Mentore. Situata sotto ai giardini del castello di Masyaf, la biblioteca conteneva numerosi libri rari ed opere scritte da Altaïr in persona.[1]
Altaïr desiderava però che la fortezza, diventata inoltre un bersaglio dei Mongoli, fosse abbandonata. Nel 1257, Altaïr donò alcuni libri e le chiavi della biblioteca ai fratelli Niccolò e Maffeo Polo; gli altri vennero invece portati ad Alessandria d'Egitto da Darim Ibn-La'Ahad.[1]
Il 12 agosto dello stesso anno, Altaïr si chiuse nella sala, che sarebbe servita come cripta: dopo aver nascosto la Mela dell'Eden in suo possesso, si sedette e morì dopo aver impresso il suo ultimo ricordo su un Sigillo della memoria.[1]
Nel marzo 1511 l'Assassino Ezio Auditore da Firenze, dopo aver rinvenuto una lettera che padre Giovanni aveva inviato al fratello Mario nel 1458, viaggiò a Masyaf e trovò la porta della biblioteca, che i Templari stavano cercando di aprire. Tuttavia Ezio non era in possesso delle chiavi, che Altaïr aveva affidato ai fratelli Niccolò e Maffeo Polo.[1]
Ezio Auditore tornò a Masyaf nel 1512 dopo aver trovato tutte le chiavi. Riuscì ad entrare nella biblioteca, dove contrariamente alle sue aspettative trovò solo lo scheletro di Altaïr e la Mela, che decise di lasciare lì.[1]
Note[]