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|descrizione = Fai un rapido giro di Venezia con Alvise. |
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|precedente = [[Tutti A Bordo]] |
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|successivo = [[Resterà Il Segno]] |
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Versione delle 19:57, 24 giu 2012
Benvenuto è un ricordo di Assassin's Creed II.
Descrizione
Ezio e Leonardo arrivano a Venezia e vengono condotti alla nuova bottega di Leonardo da Alvise da Vilandino, che gli fa fare un rapido giro di Venezia.
Dialoghi
Ezio e Leonardo arrivati a Venezia vengono condotti alla bottega di Leonardo da Alvise.
- Alvise: Maestro Da Vinci?
- Leonardo: Si?
- Alvise: Ben arrivato. Mi chiamo Alvise. Il signor Dona mi ha chiesto di accompagnarvi alla bottega. Siete pronto?
Ezio e Leonardo fanno un rapido giro di Venezia con Alvise.
- Alvise: Ah, Venezia! Non v'è luogo altrettanto bello, altrettanto stabile e perfetto. Venite, vi mostrerò le sue meraviglie. La prima tappa, il Ponte di Rialto. Guardate l'eleganza con cui si staglia sul Canal Grande, simbolo di unità e orgoglio veneziano. Proseguiamo.
Alvise li conduce alla Chiesa di San Giacomo di Rialto.
- Alvise: Ecco qua. San Giacomo di Rialto, la chiesa più antica di Venezia, É splendida? Il suo orologio? Magnifico. Seguitemi, c'è altro da vedere.
Alvise li conduce a un mercato.
- Alvise: Nessun altra città può eguagliare i mercati Venezia, che si tratti di sete o di spezie, da terre lontane vicine, c'è...c'è...
Alvise vide delle guardie avvicinarsi a una bancarella.
- Guardia: Ti avevamo detto di stare a casa
- Mercante: Ma ho pagato il nolo, ho tutto il diritto di vendere qui.
- Guardia: Emilio non è d'accordo.
Le guardie distruggono la bancarella.
- Mercante: (urlando) No, fermi, fermi!
- Alvise: (preoccupato) Proseguiamo il nostro giro... altrove.
Leonardo e Ezio continuano a seguire Alvise, finché Leonardo si ferma per esaminare un oggetto.
- Leonardo: (prende in mano l'oggetto) Guarda, non è curiosa? Ti spiace comprarmela? Ho lasciato il denaro fra i bagagli.
Ezio viene spintonato per sbaglio da una ladra che corre insieme ad altri ladri.
- Ezio: Ehi! Sta un pò attento, coglione!
I tre arrivarono al Palazzo della Seta.
- Alvise: E questo è il Palazzo della Seta, dimora di Emilio Barbarigo. Normalmente vi inviterei a vederlo da più da vicino, ma vista la situazione...
- Ezio: Perché? Che è accaduto?
- Alvise: Sta cercando di unire i mercati sotto un'unica egida. C'è stata una certa resistenza, anche violenta.
- Ezio: Che tipo di resistenza?
- Alvise: Dicono di combattere per il popolo, per la libertà e altre sciocchezze del genere. Baggianate, a mio avviso.
Ezio osserva il mercante al quale è stata distrutta la bancarella parlare con le guardie all'ingresso del Palazzo.
- Mercante: M'hanno distrutto la bancarella. Esigo un risarcimento.
- Guardia: (colpisce con la lancia il mercante) Eccoti servito
- Mercante: Il Doge lo verrà a sapere, vi denuncierò al consiglio.
- Guardia: Tanti auguri, amico mio.
Le guardie prendono il mercante.
- Mercante: Che state facendo?
- Guardia: Sei in arresto per intralcio al commercio.
- Mercante: Cosa? Cosa vi inventate? Non c'è una legge simile.
- Guardia: (porta il mercante dentro al palazzo) Adesso c'è.
- Mercante: No, fermi!
Alvise, Leonardo ed Ezio arrivano alla nuova bottega di Leonardo.
- Alvise: Ed ora vi presento la vostra bottega, ser Da Vinci. Non abbiamo badato a spese per realizzarla. Vedrete, è perfetta. Non vi farà rimpiangere Firenze. Vi auguro ogni successo, e spero che apprezzerete Venezia quanto essa apprezza voi.
Alvise tende la mano per ricevere la mancia, ma Leonardo non lo vede ed Alvise va via scontento.
- Leonardo: Infine ci siamo. Emozionante vero? Ti và di entrare?
- Ezio: Magari più tardi, devo visitare il Palazzo della Seta e ottenere udienza da Emilio.
- Leonardo: Come vuoi. Ma se dovessi aver del tempo libero o un'altra pagina del Codice, vienimi a trovare. la mia porta è sempre aperta.
- 'Ezio: Grazie, amico mio.
Ezio e Leonardo di abbracciano.
- Leonardo: Di nulla
Risultato
Ezio e Leonardo arrivano a Venezia e Ezio vede Rosa per la prima volta.