Questo è l'articolo inerente al ricordo. Potresti aver cercato la battaglia da cui prende il nome. Battaglia di Bunker Hill è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ratonhnhaké:ton, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Dopo esser riuscito a far uscire allo scoperto il Templare John Pitcairn, Connor decide di sfruttare la confusione della battaglia per assassinarlo.
Dialoghi[]
Dopo aver distrutto le navi nemiche ed aver fatto cessare il bombardamento, Connor fa ritorno all'accampamento dell'Esercito Continentale, dove Israel Putnam sta tenendo un discorso ai suoi soldati.
- Putnam: Il nemico avanza e voi tremate. Sono molti di più, dite. Armi migliori. Meglio addestrati. Ma io non li temo. E neanche voi dovreste. Anche se sono meglio equipaggiati, non hanno motivazione e ardore. Ma noi sì. Abbiamo disciplina. Ordine. E soprattutto abbiamo passione. Abbiamo fede! Quindi state all'erta. Risparmiate le munizioni. Mirate con molta cura. E soprattutto, uomini... non sparate finché non vedete il bianco dei loro occhi!
Concluso il discorso, Connor si avvicina a Putnam.
- Putnam: Mi venisse un colpo, ce l'avete fatta!
- Connor: È stato un bel discorso.
- Putnam: Bugie, tutte quante, temo. Però quelle parole ci hanno portato fin qui...
- Connor: E quanto a Pitcairn?
- Putnam: Ha lasciato Boston come avevo previsto, si è accampato a Moulton Hill.
Putnam passa un cannocchiale a Connor, che lo utilizza per osservare l'accampamento inglese di Moulton Hill.
- Putnam: Non c'è modo di arrivare a lui, con quella marmaglia che sciama laggiù. Penso che potreste aggirarli, o aspettare che ne facciamo fuori un po'.
- Connor: Non c'è tempo. Devo rischiare un approccio diretto.
- Putnam: Oggi è la seconda volta che tentate l'impossibile!
- Connor: Non vedo altra scelta.
- Putnam: Voi siete matto come la lepre marzolina, amico.
- Connor: Mi aspetto delle scuse al mio ritorno.
Connor attraversa il campo di battaglia, riparandosi dietro a delle barricate naturali per non farsi colpire dal fuoco nemico. Superato il campo, Connor si appresta ad aggirare Moulton Hill, uccidendo alcuni soldati appostati lungo il percorso. L'Assassino riesce infine ad infiltrarsi nell'accampamento inglese, dov'è rifugiato John Pitcairn. Mentre Connor cerca un modo per assassinarlo, ascolta Pitcairn parlare ai propri soldati.
- Pitcairn: Sembra che a questo punto siamo in guerra... Un vero peccato. Perché è una guerra inutile. Che non volevamo. E perché volerla? Stiamo uccidendo i nostri fratelli qui, per cosa? Dovere? Onore? Libertà e giustizia, come dicono loro? No. (A due soldati) Clinton. Pigot. Con me. Dobbiamo pianificare l'offensiva.
Connor aggira l'accampamento e, senza farsi individuare, riesce ad assassinare in volo Pitcairn.
- Pitcairn: Perché... mi fate questo?
- Connor: Per proteggere Adams e Hancock, e la loro causa. Voi volevate ucciderli...
- Pitcairn: (Interrompendolo) Ucciderli? Siete pazzo! Volevo soltanto parlarci. C'era tanto da discutere. Da spiegare... Ma ora è tutto finito.
- Connor: Se dite il vero, riferirò loro le vostre parole.
- Pitcairn: Devono deporre le loro armi. Devono fermare la guerra!
- Connor: Perché loro e non le giubbe rosse?
- Pitcairn: Pensate che non avessi chiesto lo stesso agli inglesi? Ma ci voleva più tempo. Avrei avuto successo, se mi aveste lasciato agire.
- Connor: Come burattinaio.
- Pitcairn: Non è meglio se siamo noi a tirare i fili?
- Connor: No. I fili vanno tagliati. Per diventare tutti liberi.
- Pitcairn: E vivere felici e contenti nei nostri castelli in aria! Impugni la spada da uomo, ma parli come un bambino. E ora altri moriranno a causa tua...
Pitcairn esala l'ultimo respiro e muore tra le braccia di Connor.
- Connor: È meglio avere fede in qualcosa, che non averne affatto...
Prima di tornare da Putnam all'accampamento, Connor depreda il corpo senza vita di Pitcairn, recuperando una lettera. Appena sente i soldati avvicinarsi, l'Assassino fugge. Tornato all'accampamento, Connor si reca da Putnam, che nel frattempo sta ordinando la ritirata ai suoi uomini.
- Putnam: (Ad un soldato) Come osate tramare alle mie spalle! Perché non ve ne andate ad aiutare gli uomini a ritirarsi? Non dovete farlo mai più, è chiaro? Per la miseria!
Il patriota esegue il saluto militare, e corre via, mentre Connor raggiunge Putnam.
- Connor: Generale Putnam.
- Putnam: Siete vivo!
- Connor: Lo stesso non si può dire di Pitcairn.
- Putnam: Ben fatto, direi. Ma ora conta poco. Sto ordinando la ritirata. Abbiamo perso troppi uomini in cambio di nulla. Se gli inglesi vogliono questa collina, che se la prendano. È Boston il vero obiettivo.
- Connor: (Porgendogli la lettera recuperata) Abbiamo un problema peggiore.
- Putnam: Che volete dire?
Putnam prende la lettera e la legge.
- Putnam: Non può essere! Dice che vogliono uccidere Washington!
Risultato[]
Connor assassina Pitcairn e scopre un piano per assassinare George Washington.