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"La nobiltà è combattere a fianco dei tuoi uomini."
―Bartolomeo d'Alviano[src]

Bartolomeo d'Alviano (Alviano, 1455 - Ghedi, 7 ottobre 1515) è stato un condottiero italiano, membro della Confraternita italiana degli Assassini e il leader dei mercenari veneziani e romani.

Nel 2012 le Abstergo Industries estrassero le sue memorie genetiche da un suo discendente e incaricarono un loro impiegato di riviverle attraverso il Data Dump Scanner.

Biografia

Giovinezza

Bartolomeo nacque ad Alviano, figlio di Francesco d'Alviano e di Isabella degli Atti. Era il cugino di Fabio Orsini e Niccolò Orsini, meglio conosciuto come Niccolò di Pitigliano.[1]

Bartolomeo, in qualche modo, si unì all'Ordine degli Assassini, e stabilì la sua base nel sestiere di Castello a Venezia, da dove guidava i mercenari in città. Egli risiedeva nello stesso sestiere.[1]

Vita a Venezia

"Luridi codardi! Vi affronterò tutti quanti! Con un braccio legato, anzi, con tutti e due!"
―Bartolomeo alle guardie, durante la sua prigionia[src]

Nel 1486, il Templare Silvio Barbarigo prese il controllo del Sestiere di Castello, catturando Bartolomeo e la maggior parte dei suoi mercenari. Tuttavia, Ezio Auditore da Firenze, figlio del defunto Assassino Giovanni Auditore da Firenze, venne in soccorso di Bartolomeo, riuscendo a liberarlo dalla prigionia, e lottando assieme a lui per tornare al suo Quartier Generale.[2]

Una volta arrivati a destinazione, Ezio e Bartolomeo si diedero da fare uccidendo gli uomini di Silvio, riprendendo il controllo del Sestiere. Dopo aver ritrovato la sua fedele spada, chiamata "Bianca", Bartolomeo chiese ad Ezio di salvare i suoi uomini che erano stati catturati dalle guardie.[2][3]

Dopo aver salvato i mercenari catturati, Ezio tornò al quartier generale di Bartolomeo.[3] Arrivato, Bartolomeo gli diede l'incarico di posizionare i suoi mercenari in tutto il sestiere, al fine di creare dei tumulti per attirare l'attenzione di Silvio.[4]

Ezio eliminò delle guardie del Sestiere, in modo che i mercenari potessero prendere il loro posto.[4] Sistemato l'ultimo gruppo di mercenari, Ezio tornò da Bartolomeo, il quale gli diede un razzo di segnalazione dicendogli di scalare la torre più alta del Sestiere per poi lanciarlo, segnalando ai mercenari di dar inizio all'attacco.[5]

Due Piccioni Con Una Lama 1

Bartolomeo combatte contro Dante.

Dalla cima della torre, Ezio vide Bartolomeo combattere contro Dante Moro. Iniziò ad avviarsi in battaglia, con l'intenzione di aiutarlo. Arrivato, Ezio e Bartolomeo sconfissero molti uomini di Silvio, anche se Dante fuggì dalla battaglia, recandosi verso l'Arsenale. Bartolomeo disse ad Ezio di inseguire Dante, poiché quest'ultimo li avrebbe portati dritti da Silvio.[5]

Ezio lo raggiunse, ed ingaggiò un nuovo duello, mentre Silvio, dall'alto delle mura dell'Arsenale, cercava di distrarlo, insultando la sua famiglia più volte. Ezio, rabbioso, stava per sconfiggere Dante, fino a quando quest'ultimo fuggì, lasciando l'Assassino alle prese con le guardie. Silvio e Dante cercarono di raggiungere la nave, per salpare ed evitare così la morte. Tuttavia, furono entrambi catturati ed uccisi da Ezio. In seguito, Bartolomeo ringraziò e si congratulò con Ezio per la liberazione del Sestiere di Castello, e, poco dopo, i due si separarono.[5]

Acquisizione della Mela

"Fatevi sotto, codardi! Tutti insieme! La mia Bianca ha voglia di altri crani da spaccare!"
―Bartolomeo, durante la battaglia contro le guardie del Borgia[src]
Adattarsi 1

La cerimonia d'iniziazione di Ezio.

Due anni dopo, Bartolomeo si alleò con gli altri Assassini, al fine di ottenere la Mele dell'Eden da Rodrigo Borgia, il Gran Maestro dell'Ordine dei Templari. Tuttavia, quando Bartolomeo e i suoi alleati raggiunsero Rodrigo, trovarono Ezio già in combattimento.[6]

Bartolomeo combatté al fianco di Ezio, uccidendo tutte le guardie Templari, per poi rivelare ad Ezio che egli era un Assassino, come tutti gli altri suoi alleati, Antonio de Magianis, Paola, Teodora Contanto, La Volpe, e un'altro uomo a lui sconosciuto, Niccolò Machiavelli. Quella stessa notte, Ezio fu introdotto nell'Ordine attraverso una cerimonia d'iniziazione. Dopo la conclusione della cerimonia, tutti gli Assassini si esibirono in un Salto della fede.[6]

Guerra contro i Borgia

"Cesare ha convinto Re Luigi ad affidargli un intero esercito per sconfiggermi. La cosa mi lusinga."
―Bartolomeo, riguardo la battaglia contro i Francesi[src]

Nel 1496, Bartolomeo si alleò con gli Orsini per fronteggiare la Famiglia Borgia, che tentò di impadronirsi dei territori della Famiglia Orsini. Bartolomeo rimase solamente con tre roccaforti, dato fatto la potenza dei Borgia era superiore, ma, tuttavia, il suo spirito combattivo lo incoraggiò a continuare.[1]

Cesare Borgia tagliò i rifornimenti alle sue truppe, poiché pensò che la vittoria era vicina. Carlo Orsini arrivò giusto in tempo a sostenere Bartolomeo e, durante una battaglia, riuscì a ferire Cesare sul viso.[1]

Tra L'Incudine E Il Martello 1

Bartolomeo parla con Ezio.

Nel 1500, Bartolomeo si trasferì a Roma con sua moglie Pantasilea Baglioni, stabilendo la loro nuova base in una caserma. Alleato con gli Assassini, cercò con essi di eliminare la città dall'oppressione dei Borgia, e, nel frattempo, entrò in guerra con l'esercito Francese, comandato da Octavian de Valois.[7]

Bartolomeo si trovò presto attaccato su due fronti: i Borgia da una parte, e i Francesi dall'altra. Bartolomeo incontrò di nuovo Ezio, il quale aiutò l'amico a liberare la zona circostante dal controllo dei Borgia. In cambio, Ezio chiese a Bartolomeo di indagare e trovare il luogo in cui si nascondevano Cesare e Rodrigo Borgia.[8]

Dopo aver individuato il nascondiglio di Cesare e Rodrigo Borgia, Bartolomeo si incontrò con gli altri Assassini all'Isola Tiberina, per elaborare un piano.[9]

Tre anni più tardi, Ezio tornò a trovare Bartolomeo, il quale era ancora in guerra con i Francesi. Nel pieno della conversazione, furono interrotti da un mercenario che allertò Bartolomeo, poiché la caserma era sotto un attacco a sorpresa da parte delle truppe Francesi.[10]

Difensore 3

Bartolomeo insulta il Barone di Valois.

Combattendo al fianco dei suoi mercenari, e con l'aiuto di Ezio, Bartolomeo riuscì a difendere la caserma con successo. Dopo la vittoria, essi si riunirono al cancello principale, dove videro il Barone richiamare la loro attenzione. Octavian li chiamò per chiedere la resa di Bartolomeo, poiché egli aveva rapito la moglie di quest'ultimo. Infuriato, Bartolomeo iniziò a gridare pesanti insulti verso il Barone, che senza controbattere si ritirò, insieme alle sue truppe.[10]

Bartolomeo ed Ezio decisero di andare ad ispezionare il campo Francese, per trovare un modo di entrare, ma, al termine delle ricerche, conclusero che il campo per un attacco diretto era impenetrabile. Affranto, Bartolomeo disse ad Ezio che si sarebbe arreso, nella speranza che sia lui che la moglie potessero esser risparmiati.[10]

Tuttavia, Ezio propose un'alternativa, e avvertì Bartolomeo che avrebbe rivelato tutto alla caserma.[10] Tornato alla caserma, suggerì a Bartolomeo di camuffare i suoi mercenari da soldati Francesi, per poi entrare nel campo tranquillamente, fingendo la sua resa. Bartolomeo accettò con entusiasmo, congratulandosi con Ezio per la brillante idea.[11]

Dopo l'approvazione di Bartolomeo, Ezio recuperò alcune armature Francesi uccidendo diversi soldati furtivamente.[11] Tornato da Bartolomeo, Ezio si travestì da capitano Francese, guidando il battaglione di mercenari camuffati fino al campo Francese, in cui entrarono con facilità.[12]

Au Revoir 6

Bartolomeo abbraccia affettuosamente Pantasilea.

Al cospetto di Octavian, Bartolomeo iniziò ad offender pesantemente il Barone, chiedendo al fine di rilasciare Pantasilea. Tuttavia, il Barone disse: "Voi selvaggi non imparate mai" puntando la sua pistola verso Pantasilea. Rapidamente, Ezio sparò con la sua Pistola Celata, avvertendo l'inizio dell'attacco ai mercenari, che ruppero la loro copertura, causando confusione tra i soldati Francesi.[12] Nella confusione, Octavian riuscì a fuggire con Pantasilea, tenendola ancora in ostaggio. Ezio lo inseguì e lo uccise, liberando la moglie di Bartolomeo.[13]

Nello stesso anno, Bartolomeo incontrò ripetutamente gli altri Assassini con l'intenzione di combattere tutti i seguaci di Cesare Borgia. Dopo aver ucciso gli ultimi sostenitori di quest'ultimo, gli Assassini assistettero all'arresto di Cesare da parte del cugino di Bartolomeo, Fabio Orsini, per poi tornare alle rispettive basi.[14]

Ultime battaglie

Nel 1503, Bartolomeo venne ingaggiato da Ferdinando II di Spagna, divenendo determinante nella vittoria della Battaglia di Garigliano contro l'esercito francese. Dopo lo scontro, seguì l'inizio della dominazione spagnola del Sud Italia.[15]

Nel 1507, insieme a Niccolò Orsini, Bartolomeo fu ingaggiato dalla Serenissima Repubblica di Venezia. L'anno seguente, sconfisse l'esercito di Massimiliano I del Sacro Romano Impero nella Valle di Cadore, sul Passo della Mauria e a Pontebba, conquistando Cadore, Gorizia e Trieste. Nello stesso anno, conquistò anche Pordenone, e la Serenissima assegnò la Signoria a Bartolomeo.[15]

Battaglia di Agnadello

Bartolomeo nella Battaglia di Agnadello.

Nel 1509, Bartolomeo combatté nella battaglia di Agnadello, cercando di proteggere la Sindone, uno dei Frutti dell'Eden, nascosta ad Agnadello. Bartolomeo attaccò il nemico senza l'autorizzazione degli Orsini, i comandanti in capo. Rimase ferito, ma riuscì ugualmente a recuperare e a radunare le sue truppe. Bartolomeo conquistò la fiducia dei cittadini di Agnadello, che contribuirono mandando rifornimenti alle truppe.[16]

Morte

Nel 1510, Ezio incontrò Bartolomeo ad Ostia, a cui chiese assistenza per il suo viaggio verso Masyaf, in Siria, per cercare di trovare la biblioteca di Altaïr Ibn-La'Ahad. Bartolomeo, felice di vedere il suo vecchio amico di nuovo all'azione, accettò volentieri, accompagnando Ezio fino a Bari. Arrivati, i due si salutarono, e si divisero di nuovo.[17]

Nel 1513, dopo l'alleanza tra la Francia e la Repubblica di Venezia contro il duca di Milano, Bartolomeo combatté al fianco del comandante Francese Louis de la Trémoille. Egli fu sconfitto a Vicenza dal vicerè di Napoli, Ramón de Cardona.[16]

Più tardi, Bartolomeo conquistò e saccheggiò Pordenone, che nel frattempo era caduta di nuovo sotto il Sacro Romano Impero. Successivamente fu protagonista della vittoria francese a Marignano, nel settembre 1515, dove attaccò i mercenari svizzeri con solo 300 cavalieri.[15]

Più tardi, riuscì a conquistare anche Bergamo, ma morì nel mese di ottobre dello stesso anno, mentre assediava Ghedi. Venezia accolse con favore la salma di Bartolomeo, che, dopo una grande cerimonia, fu sepolta nella Chiesa di Santo Stefano.[15] Bartolomeo ebbe quattro figli con la sua seconda moglie Pantasilea, tre maschi ed una femmina.[17]

Caratteristiche e personalità

Octavian: La discussione è alquanto divertente, ma arriviamo al punto. Vorrei la vostra resa incondizionata entro l'alba.
Bartolomeo: Ah! Venite qui. Bianca vuole sussurrarvela... personalmente.
―Bartolomeo ad Octavian, dopo l'attacco Francese[src]
Difensore

Bartolomeo nella sua caserma.

Bartolomeo era molto aggressivo, e spesso trascurava le tecniche strategiche a favore della forza bruta. Questo comportamento si può chiaramente notare quando Ezio lo liberò dalla prigionia a Venezia, poiché Bartolomeo avrebbe accettato uno scontro diretto, anche essendo in "due contro duecento" come disse Ezio, che preferì una strategia migliore.

Anche lui, come Mario Auditore, preferiva un combattimento corpo a corpo, anziché la solita tattica degli Assassini dell'uccisione furtiva. Inoltre, era un uomo orgoglioso, come quando disse ad Ezio che la guerra contro i Francesi andava bene, mentre in realtà combatteva una battaglia persa.

Egli era molto leale. Un esempio fu quando Ezio ideò una strategia contro il Barone di Valois, che consisteva nel camuffarsi ed entrare liberamente nel campo Francese, in modo da attaccare dall'interno. Bartolomeo espresse chiaramente che l'idea non gli piaceva, ance se era l'unica. Anche se era un abile guerriero, e un ottimo generale, non aveva un'istruzione adeguata. Teneva in alta considerazione l'onore, e rimase molto turbato quando il Barone prese in ostaggio sua moglie per vincere la guerra, vedendo la sua mossa come un segno di disonore e vigliaccheria.

Non Si Lascia Nessuno Indietro 1

Bartolomeo "presenta" Ezio a Bianca.

Bartolomeo era un combattente versatile, in grado di maneggiare sia una spada che un'arma pesante, anche se preferiva quest'ultime in combattimento. Quando Ezio corse in suo aiuto nella zona del Sestiere di Castello, Bartolomeo dimostrò la sua capacità di adattamento, utilizzando qualsiasi arma riusciva a trovare.

La sua arma preferita era una pesante spada che egli chiamò affettuosamente Bianca. Bartolomeo era molto legato alla sua arma, poiché fu la prima cosa che cercò dopo esser ritornato al suo quartier generale.

Curiosità

  • In Assassin's Creed: Brotherhood, la spada di Bartolomeo cambia leggermente aspetto.
  • I ricordi di Bartolomeo, delle sue esperienze durante la Battaglia di Agnadello, possono essere visti nel Capitolo 1 della sequenza "Guerre d'Italia" di Project Legacy.
  • È stato affermato in un'intervista che si può acquisire la sua spada, completando le sfide della gilda dei mercenari in Brotherhood. Questa informazione è errata, visto che si otterrà l'Ascia di Bartolomeo. La spada, Bianca, non è altro che una spada lunga, acquistabile dai fabbri o ottenibile dai bruti.
  • Nella battaglia, dove combatte al fianco di Ezio, Claudia, Niccolò Machiavelli e La Volpe contro i soldati di Cesare, Bartolomeo può essere "ucciso", ma si lamenterà a terra, come se avesse perso un normale duello a mani nude.

Apparizioni

Fonti

  1. 1,0 1,1 1,2 1,3 Assassin's Creed II
  2. 2,0 2,1 Combattente in gabbia - Assassin's Creed II
  3. 3,0 3,1 Non si lascia nessuno indietro - Assassin's Creed II
  4. 4,0 4,1 In posizione - Assassin's Creed II
  5. 5,0 5,1 5,2 Due piccioni con una lama - Assassin's Creed II
  6. 6,0 6,1 Adattarsi - Assassin's Creed II
  7. Assassin's Creed: Brotherhood
  8. Tra l'incudine e il martello - Assassin's Creed: Brotherhood
  9. Intelligenza collettiva - Assassin's Creed: Brotherhood
  10. 10,0 10,1 10,2 10,3 Difensore - Assassin's Creed: Brotherhood
  11. 11,0 11,1 Bacio alla francese - Assassin's Creed: Brotherhood
  12. 12,0 12,1 Cavallo di Troia - Assassin's Creed: Brotherhood
  13. Au revoir - Assassin's Creed: Brotherhood
  14. Tutte le strade portano a... - Assassin's Creed: Brotherhood
  15. 15,0 15,1 15,2 15,3 Bartolomeo d'Alviano su Wikipedia
  16. 16,0 16,1 Guerre d'Italia: Capitolo 1 - Bartolomeo d'Alviano - Assassin's Creed: Project Legacy
  17. 17,0 17,1 Assassin's Creed: Revelations (romanzo)

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