La banchisa è un'area coperta principalmente dal ghiaccio e situata nelle parti pià settentrionali del mar Glaciale Artico. Nella zona vi è anche la presenza di una gogantesca grotta di ghiaccio.
Nel profondo nord, dove il ghiaccio ricopre il mare, gli intrepidi possono imbattersi tanto in preziosi tesori quanto in pericolose avventure.
Nel marzo 1717, Alonzo Batilla si recò in un insediamento Inuit della zona, ma scoprì che era soggetta ad un embargo ad opera di una flotta francese. Inoltre, l'insediamento veniva anche saccheggiata, cosa che provocò rabbia in Yakone, un membro Inuit dell'equipaggio di Alonzo. Quest'ultimo decise di avvicinarsi all'insediamento, superando l'embargo della flotta. Tuttavia, la sua rotta venne bloccata da un brigantino e un vascello della flotta francese.
Il capitano del vascello, e ammiraglio della flotta, furioso per l'interferenza del pirata ordinò alle navi sotto il suo comando di distruggerlo. Sfortunatamente per lui, Alonzo si dimostrò un'abile capitano e riuscì a sconfiggere e affondare la flotta francese. Quindi, l'ammiraglio decise di darsi alla fuga. Per sfuggire ad Alonzo, l'ammiraglio entrò all'interno di una gigantesca grotta di ghiaccio e lasciò dietro di sé delle mine. Inizialmente il piano riuscì, ma l'ammiraglio venne comunque scoperto dal pirata. Quest'ultimo si avvicinò all'ammiraglio per combatterlo, ma alle sue spalle giunse un altro vascello, capitanato da Alvaro, desideroso di vendetta per la sconfitta subìta alcuni mesi prima. Comunque, Alonzo si dimostrò un'altra volta più abile dei suoi avversari, facendoli affondare con le loro navi nonostante fosse in inferiorità numerica. Liberati gli Inuit dai francesi, Yakone ringraziò Alonzo.
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