Arrivederci è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze, dopo aver fatto perdere le sue tracce alle guardie della città di Firenze, fa ritorno a La Rosa Colta, dove dà la notizia della morte del padre e dei fratelli alla madre Maria e alla sorella Claudia. Dopodiché, decide di lasciare la città con la madre e la sorella e di cercare rifugio presso lo zio Mario Auditore a Monteriggioni.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze fa ritorno a La Rosa Colta, dove la matrona Paola lo sta aspettando.
- Paola: Bentornato, Ezio. Ci sei riuscito?
- Ezio: Sì.
Paola, con un cenno delle mani, chiede alla sorella Annetta di far scendere Claudia e Maria Auditore.
Ezio vede la sorella e la madre scendere le scale.
- Ezio: Madre.
- Claudia: (Scendendo le scale di corsa) Ezio! Ma dove sei stato?!
Claudia, una volta scese le scale, abbraccia il fratello.
- Ezio: Non volevano lasciarci andare. E nostra madre... Oh! Non ha detto una sola parola da quando abbiamo lasciato casa.
Anche Maria raggiunge ed abbraccia Ezio.
- Claudia: Nostro padre dovrà sistemare tutto. Ma lui dov'è? E Federico? E... Petruccio? Hmmm?
- Ezio: È successa una... disgrazia.
- Claudia: Che cosa vuoi dire?
Ezio non risponde alla sorella, che capisce di cosa il fratello sta parlando dallo sguardo.
- Claudia: No. È impossibile.
- Ezio: Claudia...
- Claudia: No. No. No, no, no.
- Ezio: Ho fatto tutto il possibile, piccina...
Claudia inizia a piangere per la morte del padre e dei fratelli, mentre Ezio prova a consolarla stringendola a sé.
- Ezio: Ascolta, ciò che più conta adesso è andare tutti in un posto sicuro. Ma per fare questo, ho bisogno che tu resti lucida. Ci siamo capiti?
Claudia smette di piangere e annuisce con la testa ad Ezio.
- Ezio: Bene. Ti spiace badare a nostra madre?
Claudia scuote nuovamente la testa affermativamente e si dirige verso la madre per eseguire la richiesta di Ezio, che si volta nuovamente verso Paola.
- Ezio: Allora siamo pronti. Grazie di nuovo, di tutto.
Paola dà un bacio sulla guancia ad Ezio.
- Paola: Stai in guardia, Ezio. Sii cauto. La strada davanti a voi è molto lunga.
Ezio e la sua famiglia lasciano La Rosa Colta e si dirigono verso i cancelli della città, attenti a non farsi notare dalle guardie che li cercano ancora.
Una volta raggiunto uno dei cancelli della città, Ezio nota che le guardie hanno istituito un posto di blocco per impedirgli di lasciare Firenze. Così Ezio assolda un gruppo di cortigiane che riesce a distrarre le guardie quel tanto che basta ad Ezio e alla sua famiglia per lasciare la città.
Una volta fuori dalle mura di Firenze, il gruppo imbocca la strada per Monteriggioni.
- Claudia: Come è potuto accadere proprio a noi?
- Ezio: Non lo so.
- Claudia: Faremo mai ritorno?
- Ezio: Non lo so.
- Claudia: Che accadrà alla nostra casa?
- Ezio: (Con tono spazientito) Non lo so!
- Claudia: Hanno... Hanno avuto una degna sepoltura?
- Ezio: (Annuendo con la testa) Sì. L'hanno avuta...
Ezio, Claudia e Maria continuano a percorrere la strada che porta a Monteriggioni.
Risultato[]
Ezio, Claudia e loro madre Maria lasciano Firenze e si dirigono verso Monteriggioni, dove sperano di trovare rifugio presso loro zio, Mario Auditore.
Curiosità[]
- Ezio dice alla sorella che il padre i i fratelli hanno avuto una degna sepoltura. Questo è un chiaro riferimento al ricordo "Estrema Unzione" apparso in Assassin's Creed: Brotherhood.
- Quando Ezio ordina alla madre e alla sorella di fermarsi, egli può mescolarsi tra loro per non esser scoperto.
- Nella versione inglese del ricordo, il titolo è in italiano.