Armand Bouchart (? - 1193) è stato il Gran Maestro dell'Ordine dei Templari, succedendo a Roberto di Sable, dopo che morì nel 1191. Egli acquistò l'isola di Cipro, portandola sotto il controllo dei Templari.
Biografia[]
Vita a Cipro[]
Armand Bouchart comprò l'isola di Cipro da Riccardo Cuor di Leone dopo averla conquistata e deposto l'imperatore Isacco Comneno. Quindi, fece imprigionare Isacco Comneno e lo uccise poiché aveva messo in pericolo la segretezza dell'archivio Templare.[1]
Arrivato a Cipro Armand stabilì il suo dominio anche grazie ai suoi luogotenenti: il fanatico religioso Moloch, i fratelli gemelli Shalim e Shahar, e Federico il Rosso. Sebbene il loro intento originale fosse quello di proteggere e di mantenere attivo l'archivio Templare, l'improvvisa interferenza di Altaïr Ibn-La'Ahad, Mentore della Confraternita levantina degli Assassini, li costrinse a trasferire tutti i manufatti contenuti al suo interno.[1]
Dopo la morte di Federico, Armand pronunciò pubblicamente un discorso sulla morte del suo sottoposto nella piazza della cattedrale di Limassol e chiese ai cittadini se qualcuno lo aiutasse a trovare il responsabile, ma non ottenendo la loro collaborazione si vide costretto a stringere ancor di più la sicurezza finché l'indagine non fosse conclusa. Osman, un capitano dei Templari, lo sconsigliò di prendere questa decisione in quanto i cittadini erano già provati dal loro dominio oppressivo, ma Bouchart lo uccise come monito per chiunque avrebbe discusso i suoi ordini. Nel mentre, Maria Thorpe raggiunse la piazza e informò Armand della presenza di un Assassino e che era riuscita a fuggire dalla cattura, anche se quest'ultimo affermò che era già la seconda volta che fuggiva dagli Assassini accusandola implicitamente di aver tradito l'Ordine e di cospirare contro di esso, facendola portare via. Preoccupato della presenza dell'Assassino, Armand decise di distogliere l'attenzione del suo nemico dall'archivio, situato sotto il castello di Limassol, e decise di farsi inseguire a Kyrenia, mentre i suoi uomini avrebbero cominciato a portare via da Cipro il contenuto dell'archivio.[1]
Nel mentre, Altaïr salvò Maria e la portò con sé a Kyrenia per inseguire Bouchart. Dopo aver affidato Maria a Marko, un soldato della resistenza cipriota, Altaïr si incontrò con Barnaba, leader locale della resistenza, ma, in realtà, si incontrò con un agente Templare che si spacciava per esso. L'impostore rivelò ad Altaïr che Bouchart si stava occupando dei prigionieri a Buffavento e che lo avrebbe aiutato ad infiltrarsi nel castello a patto che lo avrebbe aiutato con una certa questione. In realtà, serviva soltanto per diffamare la reputazione dell'Assassino agli occhi del popolo di Cipro e tenerlo lontano da Bouchart. Tuttavia, Altaïr si insospettì dal falso Barnaba e collaborò con Marko per assassinare Moloch e l'Oracolo Oscuro. Per quest'ultima, si infiltrò nel castello di Buffavento, dove assistette ad incontro tra Bouchart e Shalim. Lì, Bouchart criticò Shalim per aver abbassato la guardia e lasciato che Maria fuggisse, a causa del suo debole per le donne. Prima di lasciarlo andare, Bouchart gli consegnò un sacco di iuta, contenente la testa mozzata del vero Barnaba, da inviare ad Alessandro di Limassol, ovviamente Altaïr sentendo il nome del suo alleato e memore dell'esperienza con Barnaba iniziò a nutrire dei dubbi.[1]
Morte[]
Mentre Altaïr si impegnava a porre fine al controllo dei Templari su Kyrenia assassinando Shalim e Shahar, Bouchart ritornò a Limassol per supervisionare la fase finale del trasferimento del contenuto dell'archivio. Quando Maria, alla fine, decise di aiutare l'Assassino rivelandogli l'entrata dell'archivio, Bouchart si preparò ad accoglierli e li affrontò in combattimento. Mentre Altaïr era impegnato a combattere contro le guardie, Bouchart sconfisse in combattimento Maria, facendole perdere i sensi. Quando arrivò Altaïr, Bouchart, sicuro di ucciderlo, spiegò ad Altaïr ciò che era stato costretto a fare a causa della stupidità di Isacco Comneno e della sua interferenza. Alla fine, Bouchart affrontò Altaïr, ma la sua abilità nel combattimento corpo a corpo si rivelò inferiore a quella dell'Assassino e venne ucciso. Poco dopo, i suoi uomini bombardarono l'archivio, facendolo crollare.[1]
Caratteristiche e personalità[]
Armand Bouchart era un uomo fiducioso e devoto ai principi fondanti del suo Ordine al limite del fanatismo. Ciò viene dimostato quando Bouchart citò uno dei versi della regola latina, che vietava unirsi a donne, in quanto serve del diavolo, per respingere Maria Thorpe da lui ritenuta una traditrice e complice degli Assassini.[1]
Bouchart affermò che Roberto di Sable "un debole e un miserabile" per essersi fidato di Maria prendendola sotto la sua ala protettrice e che lui non avrebbe ripetuto un tale errore. Tuttavia, Bouchart diede ascolto all'avvertimento di Maria sulla presenza di un Assassino sull'isola e prese provvedimenti per proteggere l'archivio dei Templari. Inoltre si dimostrò più volte un uomo spietato, come quando uccise Osman sul posto, con la colpa di aver discusso il suo ordine di dare immunità ai soldati per scoprire l'assassino di Federico il Rosso.[1]
Armand era un uomo statuario, distinto da una caratteristica all'occhio destro, il quale era completamente cieco, probabilmente diventato così a causa di una battaglia. Era solito indossare un'armatura pesante con un motivo a croce, simbolo del suo Ordine, e portare una grossa spada a due mani. Egli fu un pericoloso spadaccino e riuscì a sconfiggere Maria. Risultò anche essere l'avversario più forte incontrato da Altaïr a Cipro, tendendogli testa nel combattimento, ma venne comunque sconfitto. Inoltre era armato di un tipo di granata incendiaria che avrebbe lanciato contro i suoi nemici.[1]
Ultime parole[]
Altaïr trafigge Armand con la spada, facendolo cadere.
- Armand: Ah! Tu sei... sei fedele al tuo credo, Altaïr.
Nel mentre Altaïr si para davanti ad Armand.
- Altaïr: Mentre tu hai rinnegato il tuo.
- Armand: Non l'ho rinnegato. L'ho rinnovato. Il mondo è più complesso di quanto molti osino ammettere. Se tu, Assassino... se tu conoscessi altro, oltre all'arte di uccidere, forse potresti capire.
- Altaïr: Tieniti per te questa lezione sulla virtù. E muori consapevole del fatto che la Mela dell'Eden non cadrà in mani diverse dalle mie.
- Armand: Tienitela stretta, Altaïr. Giungerai alle mie stesse conclusioni... al momento giusto...
Curiosità[]
- Storicamente, Armand Bouchart non fu mai Gran Maestro dei Templari e servì il Gran Maestro Roberto di Sable come comandante. Inoltre, fu sempre Roberto, e non Armand, ad acquistare l'isola di Cipro da Re Riccardo I.
- Storicamente, la guarnigione dei Templari a Cipro consisteva solamente di 20 cavalieri e l'Ordine fu infine costretto a venderla poiché non fu in grado di presidiare efficacemente l'isola.
- Armand Bouchart, insieme a Roberto di Sable e a Jacques de Molay, è uno degli unici tre personaggi dei giochi ad essere stato effettivamente un Templare.
Galleria[]
Apparizioni[]
Fonti[]
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