Arend Schut-Cunningham è un ex campione di arti marziali miste e Assassino dei Paesi Bassi e marito di Harlan Cunningham.
Biografia[]
Gioventù[]
Arend crebbe nel quartiere di Osdorp ad Amsterdam, dove si allenò sotto la guida di un lottatore chiamato Ali.[1] Divenne così un campione di successo nelle arti marziali miste, ma la sua decisione di dichiararsi apertamente omosessuale ebbe un impatto fortemente negativo sulla sua carriera, a cui fu costretto a rinunciare. Qualche tempo dopo entrò in contatto con Harlan Cunningham, che aveva vissuto un'esperienza simile negli Stati Uniti. Tra i due nacque un legame amoroso, e Harlan introdusse Arend nella Confraternita degli Assassini come suo discepolo.[2]
Attività da Assassino[]
Nel febbraio 2014 Arend e Harlan pianificarono il furto di una scatola dei Precursori da una sede dell'Abstergo Industries a Rotterdam. Mentre Harlan fuggì con il manufatto, Arend compì un'azione diversiva, attaccando gli agenti Templari attraverso la città per distogliere le attenzioni dal suo Mentore. Venne così coinvolto in uno scontro a fuoco con la Squadra Sigma dell'Abstergo e prese Sorkin, uno dei loro membri, come ostaggio.[2]
Usando l'arma del suo prigioniero, Arend uccise molti dei suoi assalitori, per poi utilizzare una bomba fumogena per coprire la sua fuga. Andò poi alla ricerca di Harlan, salvandolo dal Maestro Templare Juhani Otso Berg, che aveva però recuperato la scatola dei Precursori. Nonostante Harlan fosse contrario a lasciare indietro il manufatto, la coppia decise di abbandonare l'obiettivo della missione e fuggire.[2]
Nel 2015 Arend e Harlan si sposarono, occasione in cui Arend prese anche il cognome di Harlan, e insieme decisero di visitare diverse nazioni europee nella loro luna di miele. Tuttavia, alla fine del 2015, il loro viaggio venne interrotto da Vescovo, che stava richiamando diversi Assassini in tutto il mondo per metterli alla ricerca del laboratorio segreto di Àlvaro Gramática, uno scienziato dell'Abstergo che aveva messo le mani su una Sindone dell'Eden.[3]
Recatisi inizialmente nel Regno Unito, Arend e Harlan osservarono le conseguenze della morte di Isabelle Ardant. Nonostante ci fossero molti membri delle squadre Sigma e Delta nella zona, non trovarono nessuna prova che portasse a un laboratorio segreto, finendo quindi per spostare le loro ricerche in Francia. Arend tuttavia non si aspettava di trovare lì il laboratorio, datosi che gli Assassini ne avevano distrutto uno simile a Parigi nell'anno precedente.[3]
I due Assassini notarono l'interesse dell'Abstergo nel polo scientifico Paris-Saclay, ma non seguirono questa traccia, convinti che non fosse collegata alla loro missione. Arend e Harlan contattarono i fratelli Ninidze in Georgia, ma si preoccuparono dopo non aver ottenuto risposte. Quando fecero poi rapporto a Vescovo, Arend le disse che sarebbero andati in Italia, nonostante i dubbi di Harlan sulla mossa. Arend chiese inoltre a Vescovo di lasciare un messaggio a Galina Voronina, riferendole di non lasciarsi abbattere dal non aver ucciso Otso Berg, dicendole che se ne sarebbe occupato lui per vendicare l'aver ferito Harlan.[3]
Nel 2016 Arend e Kiyoshi Takakura vennero inviati da Gavin Banks a salvare Galina Voronina e la sua squadra da una squadra d'assalto Templare che aveva colpito il nascondiglio di Erudito in Argentina. A bordo di un elicottero, i due Assassini salvarono la loro consorella Assassina e i loro alleati di Erudito, riuscendo anche ad uccidere il templare di alto rango Ortega Sanchez durante la loro fuga.[4]
Il Progetto Phoenix[]
Nel febbraio 2017 Kiyoshi e Arend si trovavano a Londra con Galina e la sua allieva My'shell Lemair. Nel corso di una sessione di addestramento, Galina ricevette una chiamata da Charlotte de la Cruz, che le fece rapporto sulla sua missione a Hong Kong. Charlotte informò i suoi compagni Assassini che l'ufficio dell'Abstergo in cui si erano addentrati alla ricerca di informazioni sul Progetto Phoenix fosse vuoto e che la squadra di Barindra Mitra fosse stata massacrata da un gruppo non identificato.[5]
Un mese dopo, fuori da un ufficio Abstergo a Berlino, Arend e Galina interrogarono Heinrich Hart, l'informatore che indicò a Kiyoshi l'ufficio di Hong Kong. Alla ricerca di risposte sulle loro perdite a Hong Kong, gli Assassini lo minacciarono in un vicolo. La loro talpa ammise che le informazioni non fossero così solide come aveva detto a Kiyoshi ma non era responsabile per quanto fosse accaduto. Dopo aver promesso di trovare informazioni utili, Arend e Galina se ne andarono con la promessa che se non avesse rispettato i patti sarebbero ritornati per ucciderlo.[5]
Tornati a Londra Arend e gli altri Assassini parlarono dell'enorme esplosione avvenuta a Berlino che dominava le notizie. Kiyoshi disse che uccidere centosettanta persone in pubblico non rientrasse nelle metodologie Templari e disse che potrebbe essere coinvolta un'altra fazione. My'shell disse di avere una lista di Frutti dell'Eden recuperata dal laboratorio Abstergo di Hong Kong e tirò fuori un'immagine del Koh-i-Noor. My'shell era convinta che fosse presente nella guerra civile spagnola, per cui Charlotte entrò all'interno dell'Animus.[5]
La macchina riscontrò tuttavia un malfunzionamento e Charlotte rimase pericolosamente intrappolata nella simulazione, incapace di risvegliarsi. Nel frattempo Guernica Moneo fece ritorno al nascondiglio, trovando la squadra intorno all'Animus. Shockato dalla scoperta che My'shell avesse riparato la macchina con dei componenti Abstergo non esaminati, ebbe paura che la macchina fosse ormai compromessa. La ragazza chiese scusa, mentre Guernica informò gli altri che avrebbero avuto bisogno dell'aiuto di Felix Oladele, un impiegato dell'Abstergo Entertainment di Montréal con simpatie per Erudito ed esperto in estrazioni dall'Animus.[5]
Arend e Kiyoshi volarono immediatamente verso il Canada, dove si paracadutarono sul tetto dell'Abstergo. Dopo aver eliminato le poche guardie presenti, raggiunsero l'ufficio di Oladele, trovandolo però decapitato da uno degli stessi assalitori di Hong Kong. A loro insaputa, l'identità del loro nemico era quella di Jasdip Dhami, un traditore degli Assassini. Jasdip riuscì a ferirli entrambi con dei pugnali da lancio e gettò Arend dalla finestra, che però riuscì ad aggrapparsi. Dopo alcuni colpi di pistola da Kiyoshi, Jasdip saltò giù dalla finestra.[5]
Arend e Kiyoshi riuscirono ad andarsene nonostante le ferite. I due conclusero che l'unico modo che aveva Jasdip per sapere in anticipo dove fossero diretti fosse una fuga di informazioni o dall'Animus o da qualcuno nella Confraternita. I due decisero di nascondersi in una casa sicura.[5]
Una volta tornati, Kiyoshi e Arend trovarono Guernica legato a una sedia da Galina, che spiegò loro di averlo colto nel tentativo di tagliare la gola a Charlotte. Galina credeva che lui avesse mandato entrambi a morire a Montreal, ma non era riuscita a ottenere nessuna informazione. Arend si rifiutò di partecipare alla tortura, mentre Kiyoshi espresse i suoi dubbi a riguardo. Poco tempo dopo, Charlotte si risvegliò dall'Animus e disse di essere stata attaccata da Giunone e che anche i Templari dovevano essere avvisati del pericolo causato dai suoi seguaci.[5]
Arend decise senza avvisare gli altri di telefonare al servizio clienti dell'Abstergo Entertainment per avvisarli degli Strumenti, che si erano infiltrati tra i loro ranghi. Arend e Kiyoshi iniziarono a litigare sulle sulle sue azioni, ma Charlotte pose fine alla discussione. Gli Assassini vennero poi sorpresi da My'shell, che era tornata dalla Svizzera insieme a Otso Berg. All'interno di un ristorante, Berg spiegò loro della sua missione a Ginevra, dove aveva conosciuto My'shell e aveva subito l'attacco degli Strumenti. Kiyoshi disse al gruppo che Guernica avrebbe potuto essere parte di loro, cosa a cui My'shell si rifiutò di credere, mentre Berg disse loro di conoscere Jasdip Dhami, l'uomo che aveva attaccato Arend e Kiyoshi a Montreal.[5]
Iniziata la collaborazione con Berg, Charlotte fece ritorno nell'Animus ma si desincronizzò poco dopo. Dopo la seconda desincronizzazione di Charlotte, più violenta della prima, Berg prese il suo posto nell'Animus per rivivere i ricordi di Albert Bolden, la Croce Nera, che era entrato in contatto con l'antenato di Charlotte. Il Koh-i-Noor era sempre più vicino, e dopo aver scoperto la sua presunta posizione Berg uscì dall'Animus e chiamò un suo alleato per fargli tenere sotto controllo il laboratorio di Gramatica. Arend gli aveva sequestrato il telefono, ma lui gliene aveva tenuto nascosto un secondo. Il gruppo viaggiò poi insieme alla volta di Barcellona, dove il Koh-i-Noor era stato sepolto, in una fossa comune a circa 100km in direzione sud.[5]
Tre giorni prima del Giorno della Resurrezione, Arend venne visto da Kiyoshi mentre stava registrando un messaggio per suo marito Harland. Il giapponese lo avvertì poi che né Charlotte né Berg stessero riconoscendo la posizione esatta del Koh-i-Noor. I due si sedettero insieme e chiaccherarono del loro passato, ma vennero interrotti dall'attacco di alcuni nomadi spagnoli. Arend e Kiyoshi riuscirono a respingerli prima di essere nuovamente interrotti da Jasdip Dhami, che li costrinse a cercare un nascondiglio. Tuttavia, gli uomini di Jasdip riuscirono a trovarli e catturarli. I nomadi spagnoli si rivelarono essere protettori del Koh-i-Noor e di essere stati addestrati da Bolden e Cardona. Jasdip iniziò a torturare i nomadi di fronte ai due Assassini strappando loro le unghie. Poco dopo, gli uomini di Jasdip lo avvertirono di aver trovato Berg e de la Cruz con il Koh-i-Noor, e li raggiunse insieme ai due ostaggi, mettendoli sotto tiro. Galina ricordò a Kiyoshi del filo tagliente equipaggiato ai suoi guanti, che utilizzò per disarmare i suoi aguzzini. Mentre iniziava lo scontro contro Jasdip però, esattamente allo scoccare della mezzanotte, Charlotte toccò il Koh-i-Noor, che scatenò un'esplosione di luce blu.[5]
Con soli due giorni rimanenti alla Resurrezione, Jasdip fermò Charlotte e riuscì a rapirla sfruttando la luce accecante. Jasdip fece attaccare gli Assassini con dei mortai costringendoli alla fuga, ma l'intervento dei protettori, intenzionati a salvare il Koh-i-Noor, riuscì a salvare Charlotte, mentre Jasdip fuggì con il Koh-i-Noor a bordo di un elicottero militare. La squadra seppellì poi i protettori prima dell'alba e prese un aereo diretto in Australia, verso il laboratorio segreto di Álvaro Gramática.[5]
A bordo dell'aereo Arend ignorò le richieste di Kiyoshi e andò da Berg per chiarire definitivamente che cosa sarebbe accaduto tra loro una volta compiuta la missione, ottenendo la sua parola che si sarebbero lasciati in tregua almeno fino al prossimo incontro. Arend e gli altri studiarono poi le planimetrie del laboratorio per elaborare una strategia di squadra. Una volta pronti, Charlotte si paracadutò per prima nel mezzo del deserto australiano alla ricerca di un condotto diretto al laboratorio. Il Giorno della Resurrezione era già iniziato e il tempo stava per scadere.[5]
Atterrati qualche minuto dopo Charlotte, il gruppo iniziò il suo attacco all'ingresso principale. Arend e Kiyoshi utilizzarono dei lanciarazzi per aprire un buco nella porta frontale, uccidendo nell'esplosione le guardie del laboratorio. Le forze degli Strumenti li attaccarono, ma un muro di energia creato da Charlotte con il Koh-i-Noor, tornato nelle sue mani, li protesse dai proiettili. Il muro luminoso aprì ad Arend e al resto della squadra un percorso diretto al cuore del laboratorio, dove lui e Kiyoshi vennero colpiti con un fascio di luce da Giunone, che li scaraventò a terra. Charlotte riuscì a rubare il Frutto dell'Eden a Giunone e, senza che quest'ultima se ne accorgesse, costruì un'illusione con cui distrarla. Arend e gli altri osservarono stupiti Giunone urlare a una tazzina di caffè. Mentre l'Isu rinata era distratta, Charlotte riuscì a pugnalarla e ucciderla. L'edificio iniziò a collassare su sé stesso, costringendo Arend e gli altri alla fuga, mentre Charlotte rimase intrappolata dietro di loro. Una volta fuori Berg fece detonare una bomba lasciata nell'edificio, coinvolgendo nell'esplosione anche Charlotte.[5]
La morte di Charlotte colpì duramente l'animo di Arend, che una volta tornato decise di prendersi una pausa mentre suo marito Harland si prendeva cura di lui. La sua collega e amica Layla Hassan aveva intenzione di chiedergli di partecipare a una missione in Canada con lei, ma rinunciò a chiederglielo una volta appreso cosa fosse accaduto.[6]
Equipaggiamento e abilità[]
Grazie al suo passato nelle arti marziali miste, Arend era molto abile nel combattimento a mani nude, che gli fece avere la meglio su Sorkin con grande facilità. Arend era inoltre abile con le armi da fuoco, cosa che gli permise di tenere testa contro la Squadra Sigma, uccidendo oltre la metà di loro. Tra il suo equipaggiamento, Arend poteva contare sulla sua Lama Celata, indossata sul braccio destro e su un tirapugni.[2]
Curiosità[]
- "Arend" è un nome olandese significante "aquila". Schut è un cognome che deriva dal mestiere di schutter, "tiratore".
- Secondo Melanie Lemay, Arend venne preso in considerazione per un prodotto virtuale dell'Abstergo Entertainment centrato sulle arti marziali miste.
- Secondo lo scrittore James Nadiger, i personaggi e la relazione tra Harlan e Arend sono stati ispirati dai personaggi fumettistici Midnighter e Apollo della DC Comics.
Apparizioni[]
- Assassin's Creed: Rogue (menzionato)
- Assassin's Creed: Syndicate – Jack lo Squartatore (menzionato)
- Assassin's Creed (Titan Comics)
- Assassin's Creed: Uprising
- Assassin's Creed: Odyssey (menzionato nelle email)
Note[]
- ↑ Assassin's Creed: Uprising - Volume 3
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Assassin's Creed: Rogue
- ↑ 3,0 3,1 3,2 Assassin's Creed: Syndicate – Jack lo Squartatore – Rete degli Assassini 2
- ↑ Assassin's Creed – Volume 3: Homecoming
- ↑ 5,00 5,01 5,02 5,03 5,04 5,05 5,06 5,07 5,08 5,09 5,10 5,11 5,12 Assassin's Creed: Uprising
- ↑ Assassin's Creed: Odyssey