
Architetto
Gli architetti sono le persone che pianificano, progettano e rivedono la costruzione di un edificio.
Durante il Rinascimento, essi ricevevano comunemente una commissione da parte dei cittadini o degli Assassini, con i quali collaboravano alla stesura dei progetti prima che venissero incaricati di sorvegliare i lavori di ristrutturazioni edili.
Rinascimento[]
Monteriggioni[]
Mario Auditore[]
- "I nostri architetti spiegano che l’abbassamento delle torri potrebbe effettivamente aiutare le nostre difese perché potremmo acquistare armamenti più potenti. Un impegno enorme, ma qualcosa che considererò in futuro."
- ―Mario Auditore mentre parlava con gli architetti della città[src]
Sotto il dominio di Mario Auditore, gli architetti di Monteriggioni lavorarono principalmente sul miglioramento e la riparazione delle difese della città, comprese le mura e le torri. Inoltre, nel 1454, gli architetti di Mario lo aiutarono nella ricerca di un misterioso artefatto che era custodito sotto la città.[1]
Ezio Auditore[]
- "Ser Mario mi ha assunto per riparare questo pasticcio. Ma erigo palazzi, non compio miracoli."
- ―L'architetto di villa Auditore, 1478[src]

Ezio parla con l'architetto della Villa.
All'arrivo di Ezio Auditore a Monteriggioni nel 1477, la città e villa Auditore erano ormai in rovina a causa sia delle diverse guerre affrontate negli anni e sia della mancanza di tempo e denaro per Mario per occuparsi della ristrutturazione degli edifici. Nel 1478, Ezio decise di non partire più per la Spagna con la sua famiglia e rimanere a Monteriggioni, Mario decise di assumere un architetto incaricato di ristrutturare il borgo.[2]
L'architetto si trovava nello studio della villa, la stessa in cui lavorava Claudia Auditore; vicino a lui vi era un grande tavolo su cui era stato appoggiato un modello in scala di Monteriggioni che permetteva ad Ezio di decidere quale edificio l'architetto doveva ristrutturare.[2]
Tutti gli edifici, le strutture e le associazioni che furono ricostruiti e ristrutturati a Monteriggioni generarono una maggiore entrata economica e aumentarono il numero di visitatori della città.[2]
Roma[]
- "Grazie ai miei associati sparsi per la città, potrete investire il vostro denaro nelle attività che desiderate. Avrete notato dei cartelli affissi per tutta Roma che consentono di acquistare edifici"
- ―L'architetto parla con Ezio, 1501[src]

Ezio mentre parla con un architetto nel covo dell'isola Tiberina.
Diversamente da Monteriggioni, dove l'architetto era uno solo, a Roma ve ne erano molti che erano disposti a lavorare su una varietà di commissioni, restaurando le botteghe, gli acquedotti, i monumenti e altre strutture presenti in città.[3]
A questo proposito, gli architetti avrebbero ricostruito le botteghe dei mercanti d'arte, dei fabbri, dei sarti, dei medici, le banche e le scuderie, nonché gli ingressi alle gallerie della città, le rovine degli acquedotti e gli edifici delle gilde.[3]
Durante la liberazione di Roma, nei primi anni del XVI secolo, anche se divenne noto come un misterioso benefattore della ristrutturazione della città, Ezio Auditore parlò direttamente con diversi architetti nella capitale dello Stato Pontificio riguardo alla ristrutturazione di La Volpe Addormentata, La Rosa in Fiore, la caserma di Bartolomeo d'Alviano e gli acquedotti. Inoltre, parlò anche con l'architetto presente nel covo degli Assassini sull'isola Tiberina, che gli spiegò in che modo funzionava la ristrutturazione delle botteghe ed edifici.[3]
Ezio interrogò anche gli architetti responsabili della costruzione delle macchine belliche progettati da Leonardo da Vinci su ordine di Cesare Borgia per apprendere la posizione dei progetti e delle rispettive macchine.[3]
Apparizioni[]
Fonti[]
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