Anthousa fu un'etera residente a Corinto, in Grecia, vissuta durante il V secolo a.C.
Socia del politico ateniese Alcibiade, Anthousa aiutò la misthios Kassandra a trovare sua madre Myrrine dopo averla assunta per combattere il Mercante, un membro della Setta di Cosmos che stava terrorizzando Corinto.
Biografia[]
Capo delle etere[]
Durante la seconda metà del V secolo a.C. Anthousa arrivò al comando delle etere di Corinto. Un giorno Anthousa fece la conoscenza di una donna chiamata Myrrine, figlia di re Leonida I di Sparta, che aveva lasciato la sua casa in esilio volontario. Non volendola abbandonare per strada nel corso di un forte temporale, Anthousa si offrì di accoglierla. In quel periodo Myrrine rimase molto riservata, nonostante i tentativi di Anthousa di farla parlare del suo passato. Successivamente, la donna spartana lasciò Corinto dopo aver vinto ai dadi una nave, chiamata Canto della Sirena.
Nel corso degli anni Anthousa fece la conoscenza di molte importanti personalità, tra cui il nobile ateniese Alcibiade e Aspasia, l'amante dello stratego ateniese Pericle.
Conflitto col Mercante[]
Le attività di Anthousa entrarono in conflitto con quelle del Mercante, un criminale parte della Setta di Cosmos. Con l'aiuto della Setta il Mercante fu in grado di entrare in controllo della città, importunando le etere di Anthousa sull'Acrocorinto.
Sparta, alleata di Corinto, inviò il generale Brasida in aiuto della città e di Anthousa per combattere il Mercante. Tuttavia, i due non riuscirono a concordare un metodo condiviso su come occuparsi del loro nemico comune: mentre Anthousa voleva vederlo morire in pubblico, Brasida e Sparta volevano occuparsene con discrezione.
Intorno al 430 a.C. Anthousa venne avvertita dell'arrivo della misthios Kassandra da Febe, una giovane ragazza che lavorava per Aspasia. Dopo aver notato gli sforzi di Kassandra per salvare i fedeli dai criminali del Mercante al Tempio di Afrodite, Anthousa si presentò alla misthios alla Fontana di Pirene. In cambio di informazioni su Myrrine, Kassandra accettò di aiutare Anthousa assistendo le sue etere Damalis ed Erinna.
Tempo dopo il Mercante venne finalmente ucciso da Kassandra all'interno del suo covo, mentre il suo cadavere venne esposto pubblicamente contro la volontà di Brasida. Anthousa ricompensò poi Kassandra raccontandole tutto ciò che sapeva su Myrrine fino alla sua partenza a bordo del Canto della Sirena anni prima. Le due si salutarono e Anthousa le augurò buona fortuna per la sua ricerca.
Curiosità[]
- Il suo nome deriva dal greco ανθος (anthos), "fiore".
Galleria[]
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