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Antó (1670 - ?) è stato un Maestro Assassino a capo del covo della Confraternita a Kingston agli inizi del XVIII secolo.

Conobbe il pirata Edward Kenway prima dell'attacco al suo covo a Kingston, quest'ultimo chiese di tenere la chiave posseduta da Kenneth Abraham.

Biografia[]

Primi anni[]

Antó nacque da due maroon della tribù Ashanti, nella regione Akon dell'Africa occidentale nel 1670. In giovane età, fu venduto in schiavitù e inviato in Giamaica per lavorare in una piantagione di zucchero. Tuttavia, vi passò solo pochi mesi, dopo quali riuscì a fuggire a Kingston grazie all'aiuto di Cudjoe, uno dei liberatori di schiavi più famosi all'epoca.

Membro degli Assassini[]

Poco dopo fondò, una comunità Maroon e cominciò a coordinare le incursioni nelle piantagioni per liberare gli schiavi con l'intenzione di costituire un esercito. Nel 1698, divenne membro dell'Ordine degli Assassini, di cui scalò rapidamente i ranghi sino a diventare Maestro Assassino e leader del covo di Kingston.

Molti degli schiavi da lui salvati divennero le reclute. Nonostante la sua appartenenza all'Ordine, la prima priorità di Antó fu sempre quella di liberare gli schiavi dalla loro prigionia.

Incontro con Edward Kenway[]

Nel 1715, i Templari cominciarono ad attaccare il suo covo. L'anno seguente, Antó fu avvicinato dal pirata Edward Kenway, che ammise di aver venduto la posizione del suo covo ai Templari. Gli offrì poi il proprio aiuto, chiedendogli in cambio di tenere per sé la chiave in possesso del Templare che aveva avuto l'incarico di eliminare Antó.

Antó convinse Edward a liberare un certo numero di fuggiaschi prima di difendere il covo dall'attacco dei Templari. Successivamente, i due rintracciarono e uccisero il Templare Kenneth Abraham.

Ultimi anni[]

Nel 1721, Antó era ancora di stanza a Kingston quando Edward, ormai alleato degli Assassini, tornò al covo per assassinare Woodes Rogers. Antó consigliò ad Edward di assumere l'identità di un diplomatico italiano invitato ad una festa festa in onore di Rogers, Ruggiero Ferraro, anch'egli un bersaglio degli Assassini.

Quando tornò al covo dopo aver ferito Rogers e convinto di averlo ucciso, Edward chiese a Antó di inviare una lettera alla moglie Caroline in Inghilterra. Antò accettò spedendo la lettera alla moglie di Edward, come aveva chiesto quest'ultimo.

Tempo dopo, nel 1738 Antó inviò la lettera a François Mackandal, in cui chiese la pace con il confratello. Ciò venne rifiutato da quest'ultimo che negò la pace con Antò, in cui lo mise in guardia che se si fosse opposto a lui insieme ai suoi Assassini rischiavano di morire.

Caratteristiche e personalità[]

Antó era un persona che aveva a cuore la libertà degli schiavi, perché non voleva che gli altri Maroon avessero lo stesso destino o che continuassero a soffrire per colpa della schiavitù, per cui chiunque liberasse lo reclutava negli Assassini. All'inizio, quando incontrò Edward Kenway, rimase riluttante all'idea di accettare il suo aiuto solo per ottenere una chiave o gloria personale, anche solo per rimediare al suo errore, ma ben presto cambiò idea accettando l'aiuto che Edward gli offriva. Egli accettò le scuse di Edward, che gli dimostrò di avere onore, riconoscendo nel pirata un probabile membro della Confraternita. Per cui fu felice di inviare la lettera a sua moglie per ripagare dell'aiuto che Edward gli aveva offerto.

Galleria[]

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